tropo In linguistica, figura semantica o di significato per cui una espressione dal suo contenuto originario viene ‘diretta’ o ‘deviata’ a rivestire un altro contenuto. Tra i t. (generalmente distinti [...] dalle figure di parola e di pensiero: ➔ figura) vengono classificati fenomeni come la metafora, la metonimia, la sineddoche e altri su cui i trattatisti non sono unanimi: ironia, litote, iperbole, antonomasia ...
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Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] Pierre Fontanier, nelle sue Figures du discours la definisce tropo «di connessione», tale che, formandosi un insieme del che procede dal meno al più. Il primo tipo indica il tropo che si esercita su un concetto più generale come simbolo del concetto ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] ’ – semema – al posto di un altro capaci di modificare il grado ‘zero’ o basico delle parole come avviene con i tropi) e metalogismi (figure di pensiero che modificano il valore logico del segmento discorsivo).
In questa prospettiva, la metafora è un ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] , ma li limita all’inferenza delle cose trovate col nome dell’inventore e delle cose possedute con il nome del possessore: «questo tropo indica le cose trovate con il nome dell’inventore e quelle possedute con il nome di chi le possiede, come Cerere ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] e a collocarla accanto alla ➔ metafora, alla ➔ metonimia e alla ➔ sineddoche. Nasce così la tradizione dell’iperbole come tropo composto, che ottiene il suo effetto a partire da altre figure retoriche (con esempi come un oceano di sangue scorreva ...
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L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] , che l’antifrasi riguarda solo la singola parola (unius verbi ironia) e, in questo senso, distingue la figura dal tropo. Il medioevo più tardo fisserà questa concezione, ad esempio con Matteo di Vendôme e Gervasio di Melkley, portando l’esempio ...
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Il rebus è un gioco enigmistico (➔ enigmistica) che propone un insieme di lettere e figure in una successione ordinata oppure nel contesto di un’illustrazione. Se sono correttamente combinate e interpretate [...] prua e di poppa»: n-ave-m)
costruisce una sorta di rebus tutto linguistico, in cui il lato figurativo è lasciato all’evocazione del tropo analogico (la prima e l’ultima lettera di navem come la prua e la poppa di una nave).
L’aspetto linguistico e l ...
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Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] analoghe (Princìpi di scienza nuova: 221)
In breve, l’antonomasia precisa nel corso dei secoli la sua natura di tropo che collega più artifici retorici. In particolare, essa viene definita come sineddoche ad individuum, nel senso che seleziona un ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] pronuncia aperta di /e/ finale accentata: [mɛ, trɛ, perˈkɛ], fino circa a Fano;
(c) la riduzione delle doppie, fino ad Ancona ([ˈtrɔpo] «troppo»).
Nel centro, da Jesi in giù, molti i fenomeni in comune con l’Umbria sud-orientale (§ 4.1), ma si notano ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] anche per /r/: lagazze «ragazze», tle «tre»;
(e) lo scempiamento di consonanti doppie presso molti apprendenti: diferenza «differenza», tropo «molto»;
(f) presso arabofoni la resa intermedia /ɪ/ per /i/, /e/, cfr. [βɪˈnɪsja] «Venezia», [ˈʃɪta] «città ...
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tropo-
tròpo- [dal tema gr. τροπο-, affine a τρέπω «volgere» (cfr. τροπή «rivolgimento, mutazione»)]. – Primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, di formazione moderna, nelle quali significa genericamente «il volgersi»...
-tropo
[dal gr. -τροπος di parole come παλίντροπος «che si volge indietro o altrove», der. di tema affine a τρέπω «volgere»]. – Secondo elemento, atono, di parole composte (agg. o sost.) della terminologia scientifica, formate modernamente,...