Architetto greco (sec. 6º a. C.), figlio di Naustrofo, forse di Megara. Costruì a Samo un grandioso acquedotto (i cui resti furono rinvenuti nel 1882), che correva in una galleria scavata nel fianco di [...] una collina per una lunghezza di sette stadî (circa 1300 m) e distribuiva con un sistema di tubi l'acqua nella città. ...
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HARTIG, Theodor
Enrico Carano
Botanico, nato a Dillenburg nel 1801, morto a Brunswick il 26 marzo 1880; professore di botanica forestale, poi consigliere superiore delle foreste del ducato di Brunswick. [...] Si occupò specialmente di anatomia e di fisiologia, e per il primo descrisse i granuli di aleurone e i tubi cribrosi. Scrisse due trattati, uno dei quali (Anatomie u. Physiologie der Holzflanzen, Berlino 1878) molto originale. Fra le altre sue opere ...
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Strumento popolare a fiato ad ancia, noto nella forma attuale fin dal Medioevo. È costituita da una sacca di pelle di pecora alla quale sono collegati una canna corta o un soffietto per l’insufflazione [...] dell’aria e una o più canne sonore, ad ancia semplice o doppia. Uno dei tubi è munito di fori digitali e serve per eseguire la melodia; gli altri sono a intonazione fissa e fungono da accompagnamento, o bordone. È diffusa tuttora in molte regioni d’ ...
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Tubo termoelettronico ideato dai fratelli R. e S. Varian (1939) e largamente usato come amplificatore e generatore nel campo da circa 200 MHz a circa 100 GHz, cioè nel campo delle onde ultracorte e delle [...] 100 GHz, molto minore del periodo dell’onda di lavoro: è molto difficile soddisfare una condizione di tal genere con tubi di concezione classica.
L’energia ottenibile nella seconda cavità di un k. è quella ceduta dagli elettroni di ogni pacchetto ...
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Costruttore francese (Saint-Quentin-la-Poterie 1832 - Parigi 1906). Proprietario di vivai di fiori, pensò di aumentare la robustezza delle cassettine di calcestruzzo per le piante annegando nel getto una [...] . Dal buon risultato, benché non avesse cultura tecnica, intuì le possibilità del sistema che applicò a varie strutture, tubi, serbatoi, scale e perfino ponticelli, che furono le prime strutture realizzate in cemento armato, del quale è generalmente ...
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ZOOGLEA (da ζῷον "animale" e γλοιός "sostanza viscosa")
Luigi Montemartini
Con questo nome s'indica una piccola massa di bacterî tenuti insieme da una sostanza viscosa, ialina, omogenea, derivata da [...] gelatinificazione delle loro membrane. A seconda che questa massa ha forma globosa più o meno irregolare, oppure di grappoli, oppure di tubi, la zooglea si dice globulare, racemosa o tubolosa. ...
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placca
placca [Der. del fr. plaque "pezzo largo e piatto"] [ELT] Lo stesso che anodo di un tubo elettronico; corrente di p., tensione di p., ecc. valgono quindi corrente anodica, tensione anodica, ecc. [...] ◆ [EMG] Elettrodo di un accumulatore, lo stesso che piastra. ◆ [ELT] P., o placchette, di deflessione: nei tubi a raggi catodici, la coppia di elettrodi piani paralleli ai quali si applica una tensione elettrica da cui deriva il campo elettrico che ...
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Perl, Martin Lewis
Marco Rossi
Fisico statunitense, nato a New York il 24 giugno 1927. Dopo aver conseguito il bachelor in ingegneria chimica (1948) presso il Polytechnic Institute of Brooklyn, trovò [...] impiego presso la General Electrics (1948-50), dove si occupò di ottimizzazione delle tecniche di produzione dei tubi catodici per uso televisivo; a tale scopo seguì alcuni corsi di fisica atomica e calcolo avanzato presso l'Union College. Si dimise, ...
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L'Ottocento: chimica. Analisi chimica
William A. Campbell
Peter Morris
Analisi chimica
Il laboratorio chimico, così come lo si conosce oggi, è nato nel XIX sec., quando furono costruite le strutture [...] XIX sec., l'acqua doveva essere versata da una cisterna in un imbuto. Nel 1836 Mohr sigillò le porzioni terminali dei tubi esterni con tappi di sughero mentre Liebig rese popolare quello che dal 1852 è appunto noto come 'condensatore di Liebig'. Fino ...
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intensificatore
intensificatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. di intensificare, da intenso con il suff. tratto dal lat. facere "fare" e quindi "che rende intenso"] [ELT] Qualifica o denomin. di elettrodi, [...] che rendono più intenso o semplic. concentrano un fascio di elettroni o di altre particelle; in partic., altro nome della griglia controllo dei tubi a raggi catodici, in quanto dal potenziale di essa dipende l'intensità del fascio di elettroni (v ...
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tubo
s. m. [dal lat. tubus, di oscura origine]. – 1. Elemento cilindrico, meno spesso prismatico, cavo, di lunghezza variabile, usato essenzialmente per il trasporto di fluidi, e inoltre nelle costruzioni meccaniche, nella tecnica mineraria,...