Anatomopatologo danese (Silkeborg 1867 - Copenaghen 1928); prof. di anatomia patologica a Copenaghen dal 1900; premio Nobel per la medicina nel 1926. I suoi studî più noti furono dedicati alla tubercolosi, [...] alla difterite e all'eziologia dei tumori maligni, secondo il F. attribuibile a un particolare agente patogeno, Spiroptera neoplastica. ...
Leggi Tutto
Radiologo (Milano 1901 - ivi 1984); prof. univ. dal 1950, ha insegnato radiologia all'univ. di Pavia e all'univ. di Milano (dal 1956). Si è specificamente interessato alla diagnosi e terapia dei tumori; [...] è autore inoltre di un trattato di Radiologia medica (1940; 6a ed. 1971) ...
Leggi Tutto
Dulbecco, Renato
Antonio Fantoni
Una vita per il DNA
Renato Dulbecco, nato nel 1914, ha lavorato fino a tarda età giungendo ad alcune delle più grandi scoperte nella biologia dei virus, dei tumori e, [...] cromosomi e lì rimanere 'addormentati' per un certo tempo, per poi 'risvegliarsi' provocando gravi malattie, fra cui i tumori.
A partire dalla fine degli anni Ottanta, ormai settantenne, ha ritenuto di dedicare la sua grande esperienza di scienziato ...
Leggi Tutto
quadrantopsia
Emianopsia a quadrante, nella quale cioè il difetto del campo visivo nei due occhi è compreso tra un meridiano orizzontale e un meridiano verticale. Sono causate da lesioni (ad es., tumori) [...] del tratto ottico, cioè delle benderelle ner-vose che rappresentano la prosecuzione del ner-vo ottico oltre il chiasma, generalmente in prossimi-tà della loro proiezione sulla corteccia cerebrale occipitale ...
Leggi Tutto
di Rita Levi-Montalcini (da Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, vol. II, 2007, pp. 177-188)
Non è azzardato affermare che la scoperta del Nerve growth factor (NGF), presto seguita dall'identificazione [...] di NGF Cohen isolò parzialmente il fattore NGF, che risultò presente in misura di gran lunga maggiore che nell'estratto dei due tumori di topo.
Iniezioni di NGF, estratto dal veleno di serpenti, in embrioni di pollo tra il quarto e l'ottavo giorno di ...
Leggi Tutto
Consta d'un complesso d'organi destinati alle funzioni di nutrizione dell'individuo; a sottoporre gli alimenti a modificazioni chimiche e fisiche tali, che una parte di essi possa essere assorbita e utilizzata [...] tubo digerente e la sua estensione, non riescono quasi mai a stabilirne la vera natura: dimostrano, per esempio, che esiste un tumore gastrico, ma non sono in grado di dirci se benigno o maligno, perché qualunque massa interna può produrre lo stesso ...
Leggi Tutto
OTORINOLARINGOLOGIA (XXV, p. 765)
Rodolfo BORMIOLI
I recenti numerosi progressi nel campo otorinolaringoiatrico sono stati in gran parte facilitati dalla penicillina, che ha ridotto al minimo le complicanze [...] 'VIII nervo nella terapia delle vertigini e dei rumori nelle forme di Ménière, nelle aracnoiditi cistiche e adesive e nei tumori dell'acustico. La pmgnosi delle otospongiosi è ora cambiata mediante le nuove conquiste chirurgiche. I primi tentativi di ...
Leggi Tutto
Luigi Belloni
Discendente da famiglia piemontese (originaria di Premosello - ora Premosello-Chiovenda - in Vai d'Ossola), nacque a Roma il 14 febbraio del 1905 da Emilio, botanico, e da Matilde Lanza. [...] universitari a Firenze e a Milano, dove si laureò con la lode in medicina e chirurgia nel 1929 discutendo una tesi sui tumori intracranici. Nel 1927 aveva sposato Luigia Matricardi, nata a Genova nel 1901, da cui non ebbe prole, e che gli premorirà ...
Leggi Tutto
metrorragia
Perdita ematica abbondante, di origine uterina, indipendente e al di fuori del flusso mestruale. Può essere dovuta a cause organiche d’ordine ostetrico (aborto ovulare incompleto, gravidanza [...] extrauterina) o ginecologico (tumori benigni e maligni dell’utero e degli annessi, ➔ menorragia) e a cause di natura funzionale, legate cioè ad alterazioni primitive o secondarie dell’attività ovarica. La terapia tende alla rimozione della causa dell ...
Leggi Tutto
Patologo italiano (S. Miniato 1882 - Milano 1956); prof. univ. dal 1920, insegnò batteriologia a Firenze, patologia generale a Sassari, Napoli e Milano dove diresse anche l'Istituto Vittorio Emanuele III [...] per i tumori. Accademico d'Italia (1934), socio nazionale dei Lincei (1935), accademico pontificio (dal 1936). Le sue ricerche più significative riguardano la patogenesi della pellagra (di cui sostenne tra i primi la natura avitaminosica), l' ...
Leggi Tutto
tumore
tumóre s. m. [dal lat. tumor -oris, der. di tumere «esser gonfio»]. – 1. ant. a. Gonfiore, gonfiezza. b. fig., poet. Alterigia, superbia; atteggiamento dell’animo gonfio di superbia: tuo vero dir m’incora Bona umiltà, e gran tumor m’appiani...
tumoroso
tumoróso agg. [der. di tumore], letter. ant. – Gonfio, tumido, o anche grasso: Le guance sue non eran tumorose Né magre fuor di debita misura (Boccaccio).