L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] hanno netta prevalenza: il tipo SOV (attestato ad es. in turco, in basco, in parte delle lingue ugro-finniche, in coreano prima di andare in chiesa (Antonio Fogazzaro, Piccolo mondo antico)
c. Una ragazza come Teresa, appena uscita di collegio ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] editi e inediti, p. 974), imam (< ar. imām, un prestito assai antico in italiano; Mancini 1992b: 117), ulema (la voce è giunta nell’italiano cinquecentesco attraverso il turco; Mancini 1992b: 117, cfr. ar. ‛ulamā’, plur. fratto di ‛alīm «dottore ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] passati per via scritta, soprattutto se sono meno antichi e già soggetti a qualche standardizzazione ortografica, sempre Balcani), polacco, dialetti tedeschi tirolesi e carinziani e infine dal turco. Non menziona il maltese, la lingua più intrisa di ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] manuale. Come avrei potuto averla quando continuavo a fumare come un turco? (Italo Svevo, La coscienza di Zeno, in Id., Romanzi Parma, Guanda, 1999, vol. I, p. 4)
Alcune antiche forme del nesso causale hanno perso terreno nel corso dei secoli, ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] dei fenomeni di ➔ epitesi (o paragoge), attestati nell’➔italiano antico e ancora osservabili in varietà dialettali, che consistono nell’aggiunta evidente è quello dell’armonia vocalica osservabile in turco, un fenomeno di assimilazione in cui una ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] . s., X [1859], pp. 51-66) il testo turco e la traduzione di una lettera di Solimano il Grande a morali storiche e filol., s. 5, XVI (1907), pp. 31-44 (v. Rimpianti antichi e moderni, in Opere complete di F. D'Ovidio, XIV, Caserta 1930, pp. 293 ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] anagramma divenne definitivamente il nome di tale fenomeno.
In tutta l’antichità non vi è (o non si conosce) un solo caso in Truman Capote
O Captan Trume
Captane Mortu.
Tru cop amante?
Turco tam pena?
Còpate, Truman
Umberto Eco pubblicò nel 1975 una ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] con maggiore probabilità) l’inizio del XII secolo (➔ italiano antico), conservato da una pergamena poi usata come carta di (tramontána «tramontana», póusolon «bussola», pôuntos «ponte») e il turco (busola / pusola < bussola, kadina / kadena < ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] letteraria, come dimostrano le numerose citazioni d’autore, antiche e moderne, che seguono. Naturalmente la circolazione delle sangue di Dio, sangue d’un cane, sangue d’un turco.
Assai labile può risultare il confine tra imprecazione e bestemmia, ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] », coniata da Horace Walpole nel 1754 da Serendip, antico nome dello Sri Lanka, con riferimento a una fiaba de Busbecq, ambasciatore delle Fiandre in Turchia, che vi introdusse anche il nome attribuendolo al turco, anche se l’aveva scambiato, ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico; nei...
selamlik
selāmlik s. turco [propr. «luogo destinato al saluto», comp. dell’arabo salām «saluto» e del suff. turco -lik], usato in ital. al masch. – Nell’antico regime turco, la parte della casa in cui si ospitavano amici o stranieri di sesso...