LUNI
Arturo SOLARI
Ubaldo FORIMENTINI
. Luni (demotico Lunenses) sulla sinistra della Magra, con uno scalo, forse, alla stessa foce fluviale, e con un porto magnifico vicino a La Spezia odierna, [...] di Luni, col suo territorio, appare unita al ducato di Lucca, non senza un vivo antagonismo verso la capitale longobarda della Tuscia: ricordi di lotte rivali tra le due città, nel sec. VIII, sono avvolti nei racconti leggendarî della traslazione del ...
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. Famiglia romana, avente la sua base, come altre, sui confini dello Stato della Chiesa e del regno di Napoli. Essa s'affaccia alla storia quando scompare la potente famiglia dei conti Tuscolani, e sembra [...] Lazio, esso non solo scende verso la Marittima, a Sermoneta e Bassiano, ma traversa il Tevere e si spinge nella Tuscia Romana, dove risulta che Campagnano giurava fedeltà e vassallaggio proprio al nominato card. Riccardo. In Roma stessa, gli A. erano ...
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PASQUALE III, antipapa
Andrea Antonio Verardi
PASQUALE III, antipapa. – Al secolo Guido da Crema, città nelle cui vicinanze forse nacque sul finire dell’XI secolo o nei primi del XII, Pasquale non è [...] creati da Vittore IV – con il nome di Pasquale III, alla presenza di numerosi vescovi e chierici della Lombardia e della Tuscia, del prefetto della città di Roma, di molti nobili romani e del cancelliere imperiale e vescovo di Colonia, Rainaldo di ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] solo molto tardi [...], si possono riconoscere immediatamente almeno tre nette ripartizioni dialettali, una di nord-ovest (la ‘Tuscia’ viterbese), una gravitante intorno a Roma (e che si prolunga oggi verso sud parallelamente alla costa fino circa ...
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FEDERICO d'Antiochia
Ernst Voltmer
Era figlio naturale dell'imperatore Federico II e di Maria (Matilde) d'Antiochia, appartenente a una nobile famiglia del Regno di Sicilia e figlia, forse, di Roberto [...] 1246 e fino al novembre 1248 è ricordato come vicario generale in Toscana e nel Patrimonio di S. Pietro in Tuscia ("in Tuscia et ab Amelia usque Cornetum et per totam Maritiman"). In seguito, fino alla fine del 1250, il suo vicariato comprendeva ...
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Basilicata
CCosimo Damiano Fonseca
Difficile da definire nella sua consistenza geografica per la fluidità dei suoi confini specialmente per quanto riguarda l'area occidentale dell'antica Lucania, la [...] in quei mesi nella sua cancelleria venivano redatti sette documenti destinati al monastero del Ss. Salvatore di Monte Amiata, ai comuni della Tuscia, a Venceslao re di Boemia, a Gerardo vescovo di Brema, a Sergio abate del monastero di S. Maria e dei ...
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Constitutio in basilica beati Petri
Filippo Liotta
L'incoronazione imperiale di Federico II, a lungo da questi cercata, poté avere luogo il 22 novembre 1220 per mano del pontefice Onorio III nella romana [...] degli uffici della cancelleria papale, giacché il pontefice stesso raccomanda al suo legato per la trattativa, Nicolò di Tuscia, di adoperarsi efficaciter affinché "i capitali che vi inviamo, redatti adeguatamente, ma salvo il significato, siano ...
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PANDOLFO da Lucca
Mauro Ronzani
PANDOLFO da Lucca. – A questo ecclesiastico lucchese, creato cardinale prete della Basilica dei XII Apostoli da papa Lucio III nel dicembre 1182, è spesso attribuito, [...] di Celestino III in lui non venne meno, sì che nel marzo 1197 il papa lo inviò come Legato apostolico in Tuscia.
In tale veste, Pandolfo era abilitato ad occuparsi anche di questioni ecclesiastiche. Così, il 29 aprile 1197, nel palazzo vescovile ...
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PIETRO, da Todi (Pietro <apost>de Sapitis<apost>).– Nacque in una data imprecisata (comunque entro il 1280)
Raffaella Citeroni
a Todi.
In due atti del 1317 egli si qualifica anche con il [...] vivaci). Tale politica portò, entro il 1344, al raddoppio del numero dei conventi e dei frati nelle sei province italiane (Tuscia, Patrimonio di San Pietro, Romagna, Lombardia e, dal 1325, Venezia) e in quella di Germania, arrivando a circa 600 frati ...
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FARNESE, Gabriele Francesco
Andrea Zorzi
Figlio primogenito di Ranuccio di Pietro e di Agnese Monaldeschi, nacque probabilmente tra il secondo e il terzo decennio del XV secolo. In gioventù fu testimone [...] 1985, pp. 374 ss.; B. M. Apollonj Ghetti, Considerazioni introduttive allo studio delle sopravvivenze farnesiane nella Tuscia, in IFarnese dalla Tuscia romana alle corti d'Europa, Viterbo 1985, p. 18; B. Barbini, IFarnese a Viterbo: contributo per ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...