ANGUILLARA, Pandolfo
Ludovico Gatto
Nacque nella seconda metà del XII secolo, e nel giugno del 1186, insieme con altri nobili romani e con Leone "de Monumento" console di Roma, ricevette ad Orvieto [...] . Parecchi anni più tardi, e precisamente dopo il 1240, l'A. era uno dei principali partigiani di Federico II nella Tuscia romana. Come tale nel 1243 si trovò a capo di una aliquota delle truppe imperiali che stringevano d'assedio Viterbo; ritiratosi ...
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Figlio (sec. 12º) di Pietro I, ricevette la prefettura (1167) da Federico Barbarossa, in compenso dell'aiuto dato a questo dal padre. Cercò inutilmente di ottenere la signoria di Tuscolo e di allargare [...] il suo dominio sulla Tuscia. Dopo la pace stipulata tra Federico e papa Alessandro III, si ritirò in Viterbo con l'antipapa Callisto III, finché, accortosi dell'inutilità della ribellione, si sottomise ottenendo dal papa l'investitura dei suoi beni. ...
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Guidi, Gherardesca, contessa di Battifolle
, Gherardesca di Donoratico, figlia del conte Ugolino e Margherita Pannocchieschi, moglie di Guido G., conte di Battifolle, è stata identificata dalla maggior [...] parte dei dantisti quale la G. de Batifolle... comitissa in Tuscia palatina, mittente di tre epistole all'imperatrice Margherita di Brabante (Ep VIII, IX, X).
Per l'attribuzione di tali lettere a D., per il loro contenuto e datazione, si veda la voce ...
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PERUGIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Carlo PIETRANGELI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Giovanni F. CECCHINI
Tammaro DE MARINIS
Città dell'Umbria, [...] e da questo deriverebbe il nome di Colonia Vibia Augusta Perusia che si legge sulla Porta Marzia. Fu ascritta alla provincia Tuscia. Incerte sono le origini del cristianesimo nella città e la serie dei suoi primi vescovi.
Medioevo ed età moderna ...
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(o Francisca), Via La più battuta delle vie romee medievali; entrava in Val Padana per la Valle d’Aosta, raggiungeva Pavia; per il valico della Cisa superava gli Appennini, toccava Lucca; raggiungeva [...] Siena per la Val d’Elsa e, attraverso la Tuscia, giungeva a Roma. ...
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Craveri, Benedetta. – Francesista, critica letteraria e scrittrice italiana (n. Roma 1942). Nipote di B. Croce e allieva di G. Macchia, è considerata una delle massime studiose italiane di Lingua e letteratura [...] francese, materia che ha insegnato presso l’Università della Tuscia e attualmente insegna presso l' Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Nel 2007 ha collaborato come docente invitata con l’Università della Sorbona. Dal 1976 al 1986 ha ...
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Ecclesiastico (n. Roma 1230 circa - m. Perugia 1305), figlio di Gentile e di una Costanza; dopo gli studî a Parigi, fu (1262) nominato cardinale diacono di S. Maria in Portico da Urbano IV e, due anni [...] dopo, rettore del Patrimonio della Chiesa in Tuscia. Durante il pontificato del suo parente Niccolò III, fu personaggio molto influente nel Sacro Collegio e tentò di opporsi nel conclave di Viterbo all'elezione di un papa favorevole ai Francesi. Fu ...
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UMBRIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Umberto CALZONI
Pietro ROMANELLI
Giorgio CANDELORO
Giulio BERTONI
Giovanni F. CECCHINI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Compartimento [...] esaudire i voti degli Umbri, che mal si adattavano a questa dipendenza, sia pure soltanto amministrativa, dagli abitanti della Tuscia, Costantino nel 330 permise che si alzasse a Spello un tempio della Gens Flavia, dove i rappresentanti delle città ...
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Marca Trevigiana (Marchia Trivisiana)
Girolamo Arnaldi
Pier Vincenzo Mengaldo
Riferito a un territorio corrispondente press'a poco al Veneto attuale, esclusa Venezia, il nome di M.T. appare nel sec. [...] , ai quali viene spesso associato. Nicolò da Prato, destinatario dell'epistola prima di D., era legato in Tuscia Romaniola et Marchia Tervisina (Ep I 1).
A differenza della Marca Anconetana, la M.T. non fu mai una circoscrizione feudale o politico ...
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Burgundo (sec. 10º); venuto in Italia, uccise (939), per istigazione di Ugo di Provenza, Anscario II, marchese di Spoleto e Camerino, occupandone il dominio; ma due anni dopo fu allontanato dallo stesso [...] Ugo, che gli concesse la giurisdizione su Farfa e i monasteri regi ai confini della Tuscia e della marca di Fermo. ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...