VITELLESCHI, Giovanni
Giovanni Battista Picotti
Cardinale. Nato da insigne famiglia di Corneto (Tarquinia), negli ultimi decennî del sec. XIV, servì da prima il condottiero Tartaglia, poi entrò ai servigi [...] di Recanati e Macerata (1431), commissario dell'esercito della Chiesa nella Campagna e del Patrimonio di San Pietro in Tuscia. Combatté con grande energia i tirannelli, fece decapitare Giovanni da Vico, prefetto di Roma (1435), domò una rivolta di ...
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RANIERI di Manente, conte di Sarteano
Mario Marrocchi
RANIERI di Manente, conte di Sarteano. – Nacque presumibilmente verso gli anni Settanta/Ottanta del XII secolo (e il suo nome compare nelle fonti [...] da fonti svariate: cronache, lettere, carte d’archivio. Egli compare per la prima volta nel seguito di Filippo di Svevia, duca di Tuscia e ultimogenito del Barbarossa, a Polirone nel luglio del 1195 e poi, poco più di un anno dopo, in quello del ...
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Città della Toscana (236,1 km2 con 90.908 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Si trova al limite settentrionale della pianura dell’Ombrone pistoiese, compresa fra l’Arno a S, il Monte Albano a O e le [...] e amministrativo sul confine con l’Italia bizantina. Sede di gastaldato e centro di contea, entrò a far parte della Marca di Tuscia. Il suo comune, sorto nell’11° sec., lottò con successo contro i comuni vicini, finché Lucca e Firenze, con l’aiuto ...
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FARNESE, Pietro (Petruccio)
Andrea Zorzi
Nato intorno all'inizio dei XIV secolo., probabilmente figlio primogenito di Nicola (Cola) di Ranuccio, crebbe negli anni in cui i diversi rami della famiglia [...] 50; P. Fabre, Un registre caméral du cardinal Albornoz en 1364. Documents pour servir à l'histoire du Patrimonium B. Petri in Tuscia au quatorzième siècle, in Mélanges d'arch. et d'histoire de l'École française de Rome, VII (1887), pp. 135, 141, 157 ...
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GIOVANNI (Giovanni Bono, Giovanni il Buono), santo
Vasco La Salvia
L'unica notizia storicamente accertata riguardante questo vescovo di Milano è relativa alla sua sottoscrizione degli atti del concilio [...] , convocato da papa Martino I e articolatosi in cinque sessioni nell'ottobre 649, vide la partecipazione dei vescovi della Tuscia longobarda, di 37 monaci e abati greci, in rappresentanza della Chiesa orientale, pur se residenti in Roma, e del ...
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MATILDE di Canossa
Antonio Falce
Figlia del marchese Bonifacio di Canossa e della lotaringica contessa Beatrice, nacque nel 1046; professò legge longobarda per nascita, e legge salica per le sue prime [...] , 2ª ed., Reggio Emilia 1925 (Collez. Canossa, I); N. Grimaldi, La contessa Matilde e la sua stirpe feudale, Firenze 1928 (lavoro alquanto apologetico); A. Falce, Documenti inediti dei duchi e marchesi di Tuscia, in Archivio storico italiano, 1928. ...
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PELAGONIO (Pelagonius)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Scrittore latino di veterinaria, fiorì verso la seconda metà del sec. IV d. C. Ispirandosi a un esempio greco, egli aveva trattato delle malattie [...] a persone varie. Il successo di queste lettere lo indusse a raccoglierle in un libro che dedicò ad Arzigio, consolare della Tuscia e dell'Umbria dopo l'anno 366.
Che Pelagonio non abbia avuto velleità letterarie, s'inferisce dal fatto che egli s ...
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COSTANTINO, antipapa
RRedaz.
Di influente famiglia originaria di Nepi (Viterbo), appare per la prima volta citato, nel 767, insieme con i fratelli Totone, Passivo e Pasquale tra gli esponenti più in [...] il 27 e il 28 giugno 767, fatte affluire a Roma le truppe dei presidi di Nepi e delle altre fortezze della Tuscia, nonché formazioni di "rustici" armati, si impadronirono dei punti strategici della città. Senza dubbio essi avevano dalla loro il ceto ...
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FLORIO da Vicenza
Gabriele Zanella
Frate predicatore, lo si trova menzionato per la prima volta nell'ottobre del 1278 a Ferrara, quando con ogni probabilità era già succeduto ad Aldobrandino, un suo [...] in quella città. Il 16 febbraio ed il 25 agosto dell'anno successivo ricevette dal cardinal legato di Romagna e Tuscia Latino Orsini inviti a intervenire sia contro gli ebrei ferraresi, che perseguitavano un ebreo convertitosi al cristianesimo, sia ...
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UCPOLDINGI (Hucpoldingi)
Edoardo Manarini
Parentela dell’aristocrazia franca, attiva in Italia a partire dalla metà del secolo IX e attestata su nove generazioni dall’847 al principio del secolo XII. [...] e ottenne così per sé e per il figlio Tebaldo il Ducato di Spoleto e fece sposare la figlia Willa con Uberto, marchese di Tuscia e figlio ribelle di re Ugo. È nota anche una sorella di Bonifacio I, Berta II, che dall’893 fu destinata a sostituire la ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...