PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] principale città della Tuscia.
Secoli 6°-12°
La struttura urbanistica della P. etrusca e romana giunse sostanzialmente integra ai primi secoli del Medioevo, racchiusa entro la cinta muraria di epoca etrusca, in grandi blocchi di travertino e con uno ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] del Ternano, come mostrano i portali della chiesa di S. Maria in Pensole a Narni (1175), sia in direzione della Tuscia meridionale. Il portale spoletino evidenzia una tale affinità con il modello del S. Salvatore da essere stato spesso inteso come a ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] da parte di famiglie aristocratiche, soprattutto di quelle che esercitano funzioni pubbliche nelle marche confinarie, del Friuli, di Tuscia, di Ivrea e di Spoleto.
Approfittando anche delle divisioni e delle continue lotte dei potentati longobardi, i ...
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EREMITI DI S. AGOSTINO
P.F. Pistilli
L'Ordine mendicante degli E. di s. Agostino, detti anche Eremitani o Agostiniani, non esente ai primordi da accenti ascetici, nacque dalla volontà di raggruppamento [...] presenti sul territorio italiano e spesso accomunate dall'adesione alla Regola di s. Agostino: Giamboniti, Brettinesi, Eremiti della Tuscia ed Eremiti del Montefavale. Il Capitolo di fondazione, indetto da Innocenzo IV (1243-1254), venne celebrato a ...
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Comune del Lazio settentrionale (406,23 km2 con 65.911 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 326 m s.l.m., su un piano ondulato dove vengono a contatto i prodotti vulcanici dei Monti [...] i Gatti e i Prefetti di Vico. Verso la metà del secolo Giovanni di Vico estese la sua signoria a quasi tutta la Tuscia romana, ma nel 1354 fu spodestato dal cardinale Albornoz. I Vico signoreggiarono ancora sulla città con Francesco (1375-87) e con ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] , pp. 302-23; L. Ricciardi, in Boll. d'Arte, 58 (1989), pp. 27-52. Tuscania, Ara del Tufo: A.M. Sgubini Moretti, in Arch. Tuscia, i, 1982, pp. 133-48; Pian di Mola, Id., in Boll. d'Archeol., 7 (1991), pp. 23-38. Veio: per la topografia, M. Guaitoli ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] di cui si è sempre fin nel nome proclamata erede, la T. medievale ha via via perduto i territori meridionali della Tuscia romana, a più riprese assoggettati, politicamente e culturalmente, al dominio pontificio, come pure l'Umbria a O del Tevere, con ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] longobardo nella sua configurazione territoriale: esso comprendeva l’Italia del nord (eccetto la fascia costiera veneta e la Liguria), la Tuscia, il cuore dell’Umbria e delle Marche e vaste regioni del sud. Già in quest’epoca fu chiaro però che l ...
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EMILIA-ROMAGNA
G. Zanichelli
Regione dell'Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell'Emilia a O e della Romagna a E. La denominazione della parte occidentale deriva dalla via Emilia, [...] orientale fu aggregata alla Flaminia et Umbria, mentre in seguito la parte occidentale venne unita alla Liguria e alla Tuscia.I Romani avevano bonificato la bassa pianura e avevano strutturato il sistema delle comunicazioni, sia quello fluviale, sia ...
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Vedi TUSCANIA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TUSCANIA (Tuscana - Tuscania)
M. Torelli
Città etrusca sulla riva destra del fiume Marta, sorta al punto di incontro tra le strade che fin dall'epoca etrusca [...] tribù Stellatina come Tarquinia; sede vescovile, nel corso dell'Alto Medioevo divenne una delle più fiorenti città della Tuscia romana.
La città antica sorgeva sul luogo oggi occupato dalla moderna T., nella posizione tipica degli insediamenti dell ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...