VIABILITÀ, REGNO D'ITALIA E REGNO DI GERMANIA
TThomas Szabó
Federico II aveva ereditato un Impero che si estendeva dal Mare del Nord fino alla Sicilia e dalla contea di Borgogna e dalla Provenza fino [...] nr. 2691); Federico la adottò inoltre nel febbraio 1246 nella nomina di suo figlio, Federico d'Antiochia, a vicario generale della Tuscia (ibid., nr. 3538); la si incontra di nuovo nel novembre 1248 all'atto della nomina del conte Tommaso di Savoia a ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] longobardo nella sua configurazione territoriale: esso comprendeva l’Italia del nord (eccetto la fascia costiera veneta e la Liguria), la Tuscia, il cuore dell’Umbria e delle Marche e vaste regioni del sud. Già in quest’epoca fu chiaro però che l ...
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DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] le località appartenenti all'Impero confinanti con lo Stato fiorentino. Voleva anche che si facesse sapere a quei Comuni della Tuscia (e anche a tutti quelli che si trovavano sulla strada da Roma a Pisa) che imponevano pedaggi ai mercanti fiorentini ...
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MERTEL, Teodolfo.
Carlo Fantappiè
– Nacque da Isidoro e da Maria Francesca Lunadei nella località di Allumiere, allora parte della Comunità di Tolfa, presso Civitavecchia, il 9 febbr. 1806.
Il padre, [...] di religione cattolica sulle relazioni tra Chiesa e Stato del 2 maggio 1867 e una raccolta di Memorie storiche sulla Tuscia Romana.
Fonti e Bibl.: Le carte Mertel, conservate presso l’Archivio segreto Vaticano, formano 55 buste e raccolgono le ...
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URBANO V, beato
Michel Hayez
Guillaume Grimoard nacque a Grizac (Francia, Lozère) intorno al 1310 da Guillaume, signore locale - il papa accolse il padre ad Avignone, dove morì quasi centenario il 13 [...] , a partire dalla fine del 1368, fu durevolmente vicario generale del Ducato di Spoleto e del Patrimonio nella Tuscia, quest'ultimo affidato sotto l'autorità di Anglic Grimoard, vicario generale anche di questa provincia e della Marca Anconetana ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO DI SICILIA: L'EREDITÀ DI FEDERICO II
EEnnio Cortese
Nell'età angioina, apertasi poco dopo l'ingresso di Carlo I a Napoli con la 'rifondazione' dello Studio nell'ottobre del [...] ordinare quelle a stampa (nel Grammatico e nel Liber Augustalis), se ne costruirebbe un considerevole apparato. Il secondo è Lallo di Tuscia (v.), autore d'una sorta di lectura poi edita autonomamente. Tra gli altri grandi del tempo, Luca da Penne ci ...
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Benedetto Caetani discendeva per parte del padre Roffredo I da una delle più cospicue famiglie di Anagni, per parte della madre Emilia dalla nobile casa dei Patrasso di Alatri, imparentata con Alessandro [...] costituzioni Romana mater del 26 settembre 1295 per la Campagna e Marittima, la Licet merum del 1299 per il patrimonio in Tuscia, la Caelestis Patris del 1303 per la Marca d'Ancona; intese tutte a difendere le autonomie comunali contro gli abusi dei ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] , o minori libertà: a parte le città di Ancona e di Macerata, M. attuò nella Marca, nel Patrimonio e nella Tuscia la tendenza ad assoggettare il contado alle città maggiori, nonché a favorire famiglie o fazioni dominanti; per quanto riguarda invece l ...
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Epistole
Manlio Pastore Stocchi
La silloge delle E. dantesche, nella estensione e nella disposizione fissate da E. Pistelli nella sua edizione del 1921 per la Società Dantesca Italiana e tuttora accolte [...] minore. Serbate nella silloge di V come fattura di D., sono indirizzate in nome di G. de Batifolle... comitissa in Tuscia palatina a Margherita di Brabante (v.), l'imperatrice " santa e buona " (Villani) che, come risulta da altri documenti coevi ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] si duole con Oberto e Guido conti di Romena della morte di loro zio A (lessandro?) romanae aulae palatinus in Tuscia. Nobilissima la lettera a un religioso (Amico florentino), con la quale respinge la possibilità di ritornare in patria mediante l ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...