Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] descrizione dei diversi organi nei vari gruppi sistematici. Nel 19° sec., a opera di R. Brown, A.-P. De Candolle, A. Braun, W. Hofmeister, A.W suffisso tematico u, comune a tutti i nomi della seconda declinazione, e nella desinenza -s, caratteristica ...
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Gruppo linguistico indoeuropeo che comprende la lingua degli antichi Umbri, la lingua osca delle genti di stirpe sannitica (Sanniti, Campani, Lucani, Bruzi), i dialetti di Sabini, Equi, Ernici, Volsci, [...] tonico o in un suono rappresentato rispettivamente con ù e o oppure in u; la tendenza al dileguo delle vocali postoniche; s-t «porterà»); la desinenza secondaria in -ns della 3ª persona plurale (o. deicans = lat. dicant); la desinenza di passivo in -r ...
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Analisi delle forme e delle strutture della narrazione. Il termine, introdotto da T. Todorov nel 1969, è usato per designare un indirizzo di studi critico-letterari di derivazione strutturalista. Come [...] , che hanno conosciuto il massimo sviluppo in Francia negli anni 1960 (R. Barthes, A.J. Greimas, C. Bremond, T. Todorov). .M. Forster, P. Lubbock, W. Booth). Di particolare rilievo sono in Italia gli studi di C. Segre, M. Corti, D’A.S. Avalle, U. Eco. ...
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saṃprasāraṇa Nella terminologia dei grammatici indiani, l’emergenza di una vocale omorganica al posto di una consonante (y, v, n, m, r) quando per ragioni morfologiche è soppressa la vocale immediatamente [...] contigua. Le vocali originate per s. sono le cosiddette sonanti (i, u, *n̥, *m̥, r̥). Un caso è per es. il participio passato supta- rispetto al presente indicativo svapiti. Il termine oggi è usato anche per indicare fenomeni analoghi di altre lingue ...
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STRUTTURALISMO
Rita D'AVINO
. Si suol dare il nome di "strutturalismo" ad un vasto orientamento dell'indagine linguistica contemporanea, che, nonostante la molteplicità delle scuole, caratterizzate [...] " di Praga, rappresentata principalmente da N. S. Troubetzkoy e R. Jakobson; quello della "glossematica" danese, fondata proporzionalità (p : b = t : d), di simmetria (vocali posteriori u-î-ï-; vocali anteriori i-è-é), essenziali per una presa di ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] pinziòni "la pensione" invece di u sord'i rritiru), rapporti di Santarcangelo di Romagna (T. Guerra, R. Baldini, N. Pedretti e altri Gli italiani regionali contemporanei, vol. 3°, pp. 597-626.
S. Morgana, L'influsso francese, vol. 3°, pp. 671-719 ...
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MINORANZE NAZIONALI
Guido Barbina
Ester Capuzzo
(v. minoranza, XXIII, p. 404; minoranze nazionali, App. II, II, p. 327; III, II, p. 127)
Il problema dell'esatta definizione delle m.n. ha raggiunto [...] alcune materie in quella lingua (art. 39). Il d.P.R. 31 agosto 1975 n. 861 ha inoltre dettato nuove norme Torino 1983, pp. 976-88; S. Bartole, Minoranze nazionali, ibid., v, Torino 1984, pp. 44-53; U. Corsini, La tutela delle minoranze linguistiche ...
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MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] e, i, o, u) o un gruppo di s, m, n troviamo serie di segni per q, w e j (vedi oltre). I valori dei segni trascritti ra2 ro2 e za, ze, zo sono ancora discussi. Per i primi si pensa a r e l palatalizzato o a un gruppo di r o l + [y] (cioè ra2 = r ...
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FONOLOGIA NATURALE
Leonardo M. Savoia
(v. fonologia, App. IV, I, p. 837)
La questione della naturalezza in f. ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo dei modelli fonologici che sono correlati alla [...] della riflessione linguistica di E. Sapir, di N.S. Trubeckoj, di R. Jakobson spiega la centralità assunta da questa nozione, pp. 493-539; Natural phonology from Eisenstadt, a cura di W. U. Dressler, L. Tonelli, Padova 1985; J. J. Ohala, Explanation ...
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VOGULI
Walter HIRSCHBERG
Carlo TAGLIAVINI
. Popolazione di allevatori di renne, di pescatori e di cacciatori, stanziata sulle pendici orientali degli Urali Settentrionali e Centrali, nella Siberia [...] nebst Entwurf einer wogulischen Grammatik, ibid., VII (1894); U. T. Sirelius, Die Handarbeiten der Ostjaken und Wogulen, finn. suone, ungh. ín; ugrof. *š > vog. t, per es., vog. tənGər "topo"; cfr. mordv. śejər, ung. egér. La declinazione è ricca ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul tema; quindi: indic. pres. èsco, èsci, èsce,...