La dissimilazione è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro. Diversamente dal [...] (Wien, 1.-4. September 1976), hrsg. von W.U. Dressler & O.E. Pfeiffer, Innsbruck, Institut , in Papers from the parasession on language and behavior, edited by C.S. Masek, R.A. Hendrick & M.F. Miller, Chicago, Chicago Linguistic Society, ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] discusso se siano fonemi separati dalle corrispondenti vocali ([i] e [u]), di cui sono la variante sillabica.
Le regole che rendono conto odio ~ [s]odio ~ [p]odio; [j]ene ~ [b]ene; p[w]ò ~ p[r]o; g[w]ida ~ g[r]ida; a[w]to ~ a[l]to; ma[j] ~ ma[r] ~ ma[ ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Al tempo di Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato di 21 lettere:
A B C D E F G H I K L M N O P Q RS T V (= u) X.
In età augustea fu di nuovo adottata la Z e in più la Y, per trascrivere la v delle parole greche, ormai numerose nella lingua l ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] alle vocali a, o, u,), il tedesco sch, l’inglese sh ecc.
L’ortografia italiana rappresenta con la lettera s la sibilante tipica, cioè .) che possono formare colonie lisce (variante S) o granulose (variante R, abbreviazione di rough «ruvido»): le due ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] con s sonora (cose : spose) e z sorda con z sonora (prezzo : grezzo); quest’ultima si affermò solo a partire dal 17° secolo. Imperfetta è anche la cosiddetta r. bolognese, più rara, grazie alla quale o chiusa può rimare con u in alcuni casi (come ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] gruppi di consonanti teoricamente possibili in principio di parola (per es., dis-u-gua-le accanto a di-su-gua-le, post-in-cu-na s.; fonema consonantico in funzione sillabica, il fonema (per es., n, m, l, r, s ecc.) che viene assunto come centro di s. ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] . A tale proposito può essere ricordato come lo stesso U. Neisser (1976) abbia rilevato delle convergenze tra la prospettiva anni Settanta nell'ambito della s. c. grazie ad A. Paivio (1971), R.N. Shepard (1978) e soprattutto S.M. Kosslyn (1980). ...
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SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. [...] celtiche" cioè la ü corrispondente al lat. Ü e la e (1931), pp. 18-64, 121-180; R. Levy, Der Bau der europäischen Sprachen, in Proceedings cit., XLI (1956), pp. 139-150. - Origini romanze e s.: G. I. Ascoli, Italia dialettale, in Archivio cit., VIII ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] decisiva su N. Trubeckoj e R. Jakobson, allora giovani. Nel 1912, colpito da cancro, si ritirò nel castello familiare di Vufflens dove morì. Dalla moglie Marie Faesch ebbe due figli, Raymond, affermatosi negli S.U.A. come psicanalista, e Jacques ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] b, bh), dentali (t, d, dh), palatali (ḱ, ǵ, ǵh), velari (k, g, gh), e labiovelari (ku̯, gu̯, gu̯h); la sibilante s; le liquide l r e le nasali n m; le vocali a e i o u brevi e lunghe, che possono presentarsi unite nei dittonghi ai ei oi au eu ou: i e ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul tema; quindi: indic. pres. èsco, èsci, èsce,...