È un fenomeno di automatismo psiconeurotico, caratterizzato principalmente dall'impossibilità della contrazione volontaria dei muscoli, coincidente con un'attitudine a conservare gli atteggiamenti impressi [...] , a volte, sono deboli. Quando lo stato catalettico cessa spontaneamente o con manovre adatte, alcuni soggetti raccontano di avere udito quanto accadeva intorno a loro, ma di non essere stati capaci di muoversi né di parlare; altri dicono di non ...
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COMA, Annibale
Oscar Mischiati
Nacque a Mantova intorno al 1543. La notizia che il C. fosse originario di Carpi, riferita da alcuni repertori, è erronea e fu già confutata dallo Spinelli. Nel frontespizio [...] 'organo e altro maggiore, e lo conosceano per persona di haver datto in stampa sue opere, quando l'haveano udito a sonare non l'haveano mai udito for di tono" (delibera capitolare dell'11 genn. 1572, cfr. Tagmann, p. 83).
Le mansioni di organista di ...
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L'asino è classificato nell'ordine dei Perissodattili, nella famiglia degli Equidi (v.), ascritto al genere Equus, e al sottogenere Asinus, del quale fanno anche parte gli Zebrati (sottogenere Hippotigris), [...] distale degli arti biancastre. Gli asini sono abitatori di località steppose o desertiche e pietrose, dotati di udito, vista e olfatto acuti; estremamente sobrî, generosi, eleganti, briosi, sicurissimi e resistentissimi nella corsa più rapida sul ...
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JAKUTI
Carlo TAGLIAVINI
G. V.
. Popolazione di lingua turca, che vive nella Siberia nord-orientale, raccolta principalmente nelle vicinanze dei fiumi: il nome nazionale è Sachà. I Jakuti costituiscono [...] . I Jakuti non si distinguono per forza muscolare e hanno movimenti lenti. Dei loro sensi il più sviluppato è l'udito; hanno anche la vista buona, ma non distinguono le gradazioni dell'azzurro e del verde e spesso confondono questi colori. Presso ...
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TUONO
Giorgio Roncali
. Il tuono è il rumore che accompagna le scariche elettriche che avvengono nell'atmosfera tra le nubi temporalesche o fra esse e la Terra. Per le caratteristiche di queste scariche, [...] in realtà una rapida successione di scariche i cui suoni si sommano e interferiscono mutuamente.
Il rumore del tuono può essere udito in genere a una diecina di chilometri e con condizioni favorevoli anche a 20-30 e oltre. La ristrettezza della zona ...
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PETAURISTA (dal gr. πεταυριστής "funambolo"; latino scientifico Petaurista Link, 1795; fr. taguan; ted. Flughörnchen; ingl. flying squirrel)
Oscar De Beaux
Genere di Scoiattoli che dà il nome alla famiglia [...] , ove si nutrono di frutta, gemme, germogli, scorza d'alberi e anche d'insetti. Hanno intelligenza piuttosto ottusa, ma udito e vista acuti: sono rampicatori e saltatori agilissimi.
La famiglia, invero poco omogenea, fu suddivisa dal Thomas in undici ...
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Le invenzioni
Piero Ventura
Inventare per risolvere problemi
Inventare significa risolvere un problema teorico o pratico attraverso la costruzione di strumenti e di oggetti o lo sviluppo di nuovi metodi [...] . non è veloce come una gazzella o forte come un leone. non ha la vista dell'aquila o l'olfatto del cane o l'udito del gufo. Ma ha tre qualità fondamentali in più: una mente in grado d'immaginare cose che ancora non esistono, il linguaggio per ...
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ROLLA, Alessandro
Mariateresa Dellaborra
– Nacque a Pavia il 23 aprile 1757, da Siro e da Giuseppa Omati.
I genitori gli assegnarono, oltre al primo nome, quelli di Antonio Francesco Maria. Secondo [...] in S. Ambrogio, «ove fece attonito il pubblico quivi raccoltosi, eseguendo il primo concerto di viola che si fosse per anche udito, e al quale avea composta egli stesso la musica» (Rossini e la musica ossia amena biografia musicale, Milano 1827, pp ...
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MAZZINI, Giacomo
Giuseppe Monsagrati
– Settimo di dodici figli, nacque a Chiavari il 2 marzo 1767 da Giuseppe, genericamente qualificato come negoziante, e da Maria Turio. Suo amico d’infanzia fu Luca [...] a recarsi a Milano per effettuare alcune ricerche sulle affezioni morbose del nervo acustico, poi riferite nelle Osservazioni sull’organo dell’udito dei sordi e dei muti, in Accademia imperiale delle scienze e belle arti di Genova, 1809, t. 2, p. 77 ...
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periodi critici
Durante lo sviluppo del sistema nervoso, sottoinsiemi dei periodi sensibili caratterizzati dal fatto che l’azione dell’esperienza si traduce in modificazioni irreversibili dei circuiti [...] (➔ plasticità neurale). Più di recente è stata definita l’esistenza di un p. c. nello sviluppo della corteccia uditiva (➔ udito), durante il quale l’esperienza regola la formazione della mappa tonotopica in essa rappresentata e la maturazione della ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...