PEPOLI, Giovanni
Cesarina Casanova
PEPOLI, Giovanni. – Figlio di Filippo e di Elena Fantuzzi, nacque a Bologna il 28 maggio 1521. In gioventù continuò la vocazione militare che aveva caratterizzato [...] a Pepoli.
Una lettera inviata da un corrispondente del cardinale Alessandro Farnese, riportata da Gozzadini, riferiva di aver udito il vicelegato di Bologna, monsignor Domenico Toschi, ordire una trama con l’auditore del Torrone per incriminare anche ...
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ALESSANDRO III, papa
Paolo Brezzi
Il nome proprio di questo futuro pontefice era Rolando, figlio di un Ranuccio, senese. Il suo primo biografo, il cardinale Bosone, non dice nulla sulla famiglia; invece [...] primi approcci tra il pontefice e la parte imperiale ebbero luogo a Veroli ad opera di Eberardo di Bamberga, ma A., udito il parere dei cardinali, dichiarò che le proposte imperiali erano inaccettabili; non si deve dimenticare che fin dal 1165, nella ...
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Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] di Dio, cioè del beato Pietro apostolo germogli e esulti e rimanga più e più esaltata in modo che tutte le genti che abbiano udito ciò possano dire: «Signore, fa salvo il re e esaudiscici il giorno in cui ti avremo invocato perché ecco che un nuovo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] nei sintomi, nelle cause probabili, nei rimedi e nei farmaci adottati, con il vanto di scrivere non ciò che aveva udito «quantunque da fededegna persona», ma ciò di cui i suoi «occhi […] presero […] così fatta esperienza» (Proemio, §§ 16 e 18). L ...
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Clemente I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Nella lista dei vescovi di Roma fornita da Ireneo di Lione, C. (o Clemente Romano) è considerato il terzo successore degli apostoli dopo Lino e Anacleto. [...] molti prodigi - Sisinnio, marito di Teodora e ancora pagano, vuole spiare la moglie in chiesa, ma perde la vista e l'udito: quando li riacquista per le preghiere di Teodora, ordina di arrestare C., ma i suoi servitori si illudono di prenderlo, mentre ...
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BOTTA, Carlo
Giuseppe Talamo
Nacque a San Giorgio Canavese, in Piemonte, il 6 nov. 1766 da Ignazio e da Delfina Boggio. Seguendo un'antica tradizione familiare, iniziò giovanissimo gli studi di medicina [...] contemporanea pose il sigillo. L'età gli conobbe meglio degli archivi, l'età ch'è il testimonio di vista e d'udito, testimonio vivente... Io mi rido di coloro che pretendono di mettere sottosopra, cogli archivi, la storia dei tempi passati...".
La ...
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CAVAZZA, Girolamo
Gino Benzoni
Da non confondere con l'omonimo presente in Spagna per conto del duca di Modena nel 1638 (cfr. F. Testi, Lettere, a cura di M.L. Doglio, III, Bari 1967, pp. 55, 58 s.,63), [...] di lega" della Polonia e della Lituania con Venezia, per quanto l'avvenuto "aggiustamento de' polacchi e cosacchi" sia "udito" dal Pregadi "con sensi di perfetto contento", nella fiducia induca entrambi alla lotta antiturca per terra e per mare - di ...
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GUSSONI, Vincenzo
Giuseppe Gullino
, Nacque a Bergamo, dove il padre si trovava come podestà, il 18 maggio 1588, dal cavaliere Andrea e da Elisabetta Barbarigo di Agostino.
A Venezia la famiglia risiedeva [...] romana, il G. accusava una "salute notabilmente pregiudicata, le gravi malattie patite restando in particolare privo dell'udito d'una orecchia, con pericolo del medesimo dell'altra").
Era disposto ad accettare incarichi non troppo impegnativi, dopo ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] una peculiare immagine mentale di ciò che viene ricordato, ma una capacità di fedele riproduzione di ciò che si è visto, udito ecc.; nella concezione di Wittgenstein le nozioni di m. e di ricordo non rinviano a un insieme di rappresentazioni mentali ...
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EGEMONIA
Bruno Bongiovanni e Luigi Bonanate
Egemonia
di Bruno Bongiovanni
L'egemonia dei Greci
Sin dalla stagione 'classica' della civiltà greca, il concetto di 'egemonia' subisce, in concomitanza [...] spinta verso la democrazia, come il poeta Heinrich Heine, si augurano che "il canto del gallo francese" possa essere udito anche negli Stati tedeschi.
Il celebre scritto di Leopold von Ranke, Die grossen Mächte, che codifica l'impianto storiografico ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...