La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] dall'inizio della sua corrispondenza con Mersenne. Il suono non è altro che un tremore dell'aria, che percuote dolcemente l'udito. L'altezza di una nota musicale è data dalla sua frequenza, ossia dal numero delle vibrazioni della corda nell'unità di ...
Leggi Tutto
Sopranista e compositore di musica, nato a Urbania nel 1766, morto a Napoli nel 1846. Fu allievo del Gibelli ed esordì a Roma, al teatro Argentina. Girò quindi l'Europa, con grandi successi e, nel 1805, [...] fu udito a Vienna da Napoleone che lo nominò cavaliere della corona ferrea e lo chiamò a Parigi, dove il C. esplicò la sua attività di cantante dal 1806 al 1812. Ritiratosi quindi dal teatro, tornò a Roma, per passare successivamente a Napoli come ...
Leggi Tutto
CORTICELLI, Ulisse
Michelangelo Pascale
Nacque a Ravenna il 30 genn. 1821 da Mariano. Le condizioni della famiglia erano disagiate, e solo per l'interessamento dello zio materno Diego Mattia, che era [...] delle lettere e successivamente quello della musica nella quale si mostrava particolarmente dotato. Si racconta che Rossini, avendolo udito suonare il pianoforte, lo avesse incoraggiato a proseguire lo studio. Lo zio lo mandò a perfezionarsi al ...
Leggi Tutto
GIORGINI, Aristodemo
Roberto Staccioli
Nacque a Castel Gandolfo, presso Roma, nel 1879, in una famiglia di modestissime condizioni. Rimasto orfano di entrambi i genitori all'età di nove anni, dovette [...] fonditore, marmista, fornaio, cuoco, e infine pescivendolo. Un insegnante di canto, un non meglio identificato maestro Ugolino, avendolo udito per caso cantare mentre sul litorale di Anzio richiamava l'attenzione dei passanti sulla sua merce, lo fece ...
Leggi Tutto
COSSELLI, Domenico
Alessandra Cruciani
Nacque a Parma il 27 maggio 1801 da Alessandro e da Fiorita Borelli. Giovinetto, studiò canto e dopo una parentesi di studi ecclesiastici e di lavoro come sellaio [...] la famiglia, riprese a cantare per diletto e studiò musica da autodidatta. Fu il maestro F. Carozzi che, avendolo udito cantare in strada, conquistato dalla meravigliosa voce e dal grande talento, lo incoraggiò e prese a insegnargli i rudimenti dell ...
Leggi Tutto
Fisiologo italiano (Belmonte Piceno 1876 - Roma 1957); prof. univ. dal 1913, ha insegnato a Sassari, Pavia e Roma. Socio corrispondente dei Lincei (1918). È noto soprattutto per le ricerche sperimentali [...] (preparato centrale di B.). Studioso di acustica e di storia della musica, ha realizzato un armonium per quarti di tono, a due tastiere, che chiamò enarmonium. Tra i suoi libri si ricordano: Udito e voce (1925), Elementi di fisiologia umana (1929). ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Musica e scienza
Paolo Gozza
Il pensiero scientifico europeo non è pensabile in termini storico-culturali senza la musica. L’arte dei suoni ha avuto nella cultura europea una storia peculiare, molto [...] rapporti dei pesi dei martelli la spiegazione del loro diverso effetto acustico: i pesi dei martelli le cui sonorità producono sull’udito un’impressione piacevole sono tra loro in rapporto di numeri interi semplici (da 1 a 4); se invece il rapporto è ...
Leggi Tutto
Musica
Ugo Duse
di Ugo Duse
Musica
sommario: 1. Introduzione. 2. La musica nella filosofia e nella sociologia. 3. La musica come problema antropologico- culturale. 4. La musica nelle sue determinazioni [...] sua poetica e la sua musica. Nella certezza che la musica è la natura con le sue leggi in rapporto al senso dell'udito, come si espresse in una lezione del 1932, egli persegue l'ideale di una decantazione, di una depurazione del suono, tale da render ...
Leggi Tutto
Musica
Strumento a percussione costituito da una cassa di risonanza, solitamente in rame, chiusa da una membrana che viene percossa da mazzuoli a testa sferica in feltro, cuoio, sughero o altro materiale. [...] in molti Rettili il t. rimane superficiale, mentre negli altri Rettili, negli Uccelli e nei Mammiferi è situato al fondo del meato uditivo esterno. Tra la membrana del t. (che negli Anfibi Anuri è tenuta tesa da un anello timpanico cartilagineo e nei ...
Leggi Tutto
udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...