Pittore senese (documentato dal 1317 al 1327). Sensibile seguace di Duccio, dipinse intorno al 1325 il polittico un tempo sull'altare maggiore di S. Croce a Firenze (frammenti a Berlino, Gemäldegalerie, [...] a Londra, National Gallery, a Los Angeles, County Museum, e in altre collezioni). Tra le opere attribuite a U.: un polittico e una Crocifissione nella Pinacoteca di Siena. ...
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Nome convenzionale assegnato da B. Berenson a un anonimo pittore senese del sec. 14º, influenzato daUgolinodaSiena e da P. Lorenzetti. A U. L. sono stati attribuiti, tra l'altro, un polittico nel museo [...] Lucca, dipinti nella pinacoteca di Siena e la Madonna proveniente da S. Pietro a Ovile sempre a Siena (ora nel Museo del seminario). 'Ovile. È stata proposta anche la sua identificazione con Bartolomeo Bulgarini, documentato a Siena dal 1337 al 1378. ...
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DELLA VALLE, Guglielmo (al secolo Pietro Antonio o Giovanni Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque tra il 1740 e il 1750, probabilmente nel 1745. Il luogo è incerto.
L'unico autore che dia una data [...] vescovo Tarlati nella cattedrale di Arezzo. Non piccolo merito poi fu il ritrovamento della tavola per S. Croce di UgolinodaSiena, perduta dal 1569, e la giusta collocazione del suo autore sulla scia di Duccio. Anche nella sua nota e strenuamente ...
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CONTINI BONACOSSI, Alessandro
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Nacque ad Ancona il 18 marzo 1878 da Camillo Contini e dalla contessa Elena Bermudez Bonacossi. Appena diciannovenne, orfano di padre, si trasferì a Milano, dove incontrò [...] rapportii a causa di dissapori intervenuti tra il C. e il Longhi da un lato e il critico e consigliere di Gualino, Lionello Venturi, di Siena, una pala del Bramantino, già della raccolta Trivulzio di Milano, un trittico di UgolinodaSiena, oltre ...
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Siena Comune della Toscana (118,5 km2 con 54.308 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, uno dei più importanti centri storici e artistici d’Italia, sorge a 323 m s.l.m. su alcuni rilievi fra [...] Buoninsegna, S. Martini, P. e A. Lorenzetti; da ricordare anche Guido daSiena, L. Memmi, Luca di Tommè ecc. In linea con di Niccolò dei Cori) e dell’oreficeria (Guccio di Mannaia, Ugolino di Vieri).
La città si è sviluppata su una serie di rilievi ...
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Orafo senese (sec. 14º); sua opera principale è il grande reliquiario d'argento per il Corporale, nel duomo di Orvieto (1337-38), capolavoro dell'oreficeria italiana. In puro stile gotico, a due facce [...] modellato richiamano le opere di A. Lorenzetti. Fu aiutato in quest'opera da Viva di Lando e Bartolomeo di Tommè detto Pizzino. Di lui e con storie di S. Galgano della parrocchiale di Frosini (Siena) e una coppa con storie di Tristano (Milano, Museo ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] se ne propone per le sue energiche Lettere s. Caterina daSiena. Più dotti sono invece altri scrittori edificanti dell’età di l’oreficeria conta capolavori supremi: dal reliquiario del Corporale di Ugolino di Vieri a Orvieto, alla pala d’oro e ai ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] di Piero Guidi, Fetti, Giovanni d'Ambrogio e Luca di Giovanni daSiena; dopo un certo tempo, tuttavia, all'anziano Fetti e a Luca con la presenza a F. di artisti senesi, dal duccesco Ugolino di Nerio, che in Santa Croce lasciò un grandioso ed ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] Giunsero in forze artisti da fuori, come l'assisano Giovanni di Bonino, documentato per le vetrate del finestrone absidale (1334) e, più tardi, per i mosaici di facciata; pittori senesi come Lippo Memmi; orafi, pure di Siena, come Ugolino di Vieri e ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] S. Domenico a Orvieto (Mus. dell'Opera del Duomo) e di Ugolino per S. Maria Novella a Firenze, e in seguito un altro discreto , AHist 2, 1979a, pp. 107-138; id., Guido daSiena, 1221, and Tomaso da Modena, BurlM 121, 1979b, pp. 107-108; The Medieval ...
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