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Matematico italiano (Torino 1736 - Parigi 1813), di famiglia d'origine francese. Indirizzato dal padre verso gli studî legali, si iscrisse a quattordici anni all'univ. di Torino, iniziando anche [...] , E. Galois (in questa memoria si trova formulato il teorema di L. sull'ordine dei sottogruppi di un gruppo finito). Repubblica francese e quindi L. divenne cittadino francese. L'ultimo periodo della sua vita fu caratterizzato da una intensa attività ...
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In elettrologia, si dice di mezzo attraverso il quale possono esplicarsi azioni elettriche, che può cioè essere sede di un campo elettrostatico. Poiché un campo elettrostatico può esistere soltanto in [...] allora ad agire sui singoli atomi o molecole del d. e, in ultima analisi, sui nuclei e sugli elettroni degli atomi in questione: i nuclei campo elettrico è data da E = (σ − σ′)/ε0 e, essendo per il teorema di Gauss D = σ, da E = D/ε = σ/ε; quindi, a ...
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spin Termine («rotazione») introdotto inizialmente per indicare il momento della quantità di moto intrinseco dell’elettrone, ipotizzato (1925) da S.A. Goudsmit e G.E. Uhlenbeck allo scopo di dar conto [...] angolare (s. nucleare o dei nuclei); quest’ultimo, accoppiandosi al momento angolare totale degli elettroni, dà =−1/2 per i neutrini, il cui s. vale 1/2.
Un teorema generale collega lo s. delle particelle con le loro proprietà di simmetria rispetto ...
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Corpo magnetizzato, capace pertanto di generare all’intorno un campo magnetico e di attrarre oggetti ferromagnetici (per es., pezzi di ferro) a esso avvicinati; è sinonimo di calamita.
Fisica
La magnetizzazione, [...] tale da portare in saturazione il pezzo; quest’ultimo, estratto dall’elettromagnete, può considerarsi come parte che si desta nel materiale. Infatti (fig. 1), applicando il teorema della circuitazione (➔) lungo una linea d’induzione a risulta H0=−Hs ...
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trifase In elettrotecnica, sistema t., sistema di tre grandezze elettriche sinusoidali della stessa frequenza, per es., tre forze elettromotrici. La denominazione di t. è attribuita anche al circuito elettrico [...] di 1/3 di periodo rispetto alla fase 1, mentre rispetto a quest’ultima la fase 3 è sfasata di 2/3 di periodo; è detto invece è lineare si applica il calcolo delle componenti simmetriche basato sul teorema di C.L. Fortescue, in base al quale un sistema ...
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Astronomia
Ciascuno degli aspetti che presentano la Luna e alcuni pianeti a causa dei loro moti intorno al Sole e alla Terra, che fanno variare la porzione del loro disco illuminato dal Sole visibile dalla [...] di novilunio o plenilunio; quando è retto si hanno il primo e l’ultimo quarto. Dei pianeti, solo quelli inferiori (Mercurio e Venere) mostrano tutte un elemento dΩ′: si dimostra che dΩ′=dΩ (teorema di Liouville), cioè ogni elemento di volume nello ...
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molteplicità In matematica, m. d’intersezione di più varietà algebriche in un punto comune è il numero intero positivo che si associa a ogni punto comune a due o più varietà algebriche e che denota (in [...] , o, in altre parole, quante volte quest’ultimo si debba ripetere quando si contano i punti di . degli zeri della funzione f(x). Per riconoscere la m. di una radice vale il seguente teorema: se e solo se α è radice s-pla dell’equazione f(x) = 0, si ha ...
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Curva descritta da un punto rigidamente collegato a un cerchio K (epiciclo), che rotoli nel piano, senza strisciare, su una retta fissa s. Una c. (v. fig.) si dice: a) ordinaria, se il punto P giace sulla [...] del cerchio generatore) sono: lunghezza di un arco completo = 8 r (teorema di Wren); area della superficie compresa tra un arco completo e la π r2 (triplo dell’area del cerchio). Quest’ultimo risultato (Roberval) era stato intuito da Galileo in base ...
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Matematico francese (Parigi 1661 - ivi 1704). Scienziato, allievo di Bernoulli - da cui apprese il calcolo infinitesimale - e corrispondente dell'Accademia delle scienze di Parigi (1693), è ricordato essenzialmente [...] al limite del rapporto delle derivate delle funzioni per il medesimo valore della variabile, nell'ipotesi che quest'ultimo esista". Il teorema può eventualmente essere applicato al rapporto delle derivate delle due funzioni. Per es.:
x−sen x 1−cos ...
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In elettronica, processo che consente di rappresentare un segnale continuo a mezzo dei valori che assume in istanti di tempo successivi. Consiste nel prelevare dal segnale a dei campioni b (fig. 1) a intervalli [...] fig. 2) dello spettro di x(t) (a; fig. 2). Quest’ultimo può essere quindi riottenuto dal segnale campionato per mezzo di un filtro ideale passa basso stessa informazione.
Questa trattazione teorica, detta teorema del c., costituisce la base della ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
inverso1
invèrso1 agg. e s. m. [dal lat. inversus, part. pass. di invertĕre «invertire»]. – 1. agg. Contrario, opposto, rovescio rispetto a un altro, rispetto al precedente, rispetto a ciò che è abituale: facciamo ora il caso i.; rifare il...