Diplomatico francese, nato a Parigi il 24 gennaio 1830, morto ivi il 13 febbraio 1887. Iniziò la carriera diplomatica come addetto all'ambasciata francese presso la Santa Sede; nel 1856 fu trasferito a [...] a comporre le più spinose vertenze fra il governo italiano e la Santa Sede nelle materie puramente ecclesiastiche, dalla rivincita degli ultramontani e dagli avvenimenti di Mentana, il B., marito di una figlia del duca di Cadore, sorella quindi della ...
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Poeta lirico, romanziere, drammaturgo, direttore di teatro, nato in Halsdorf (Oberhessen) il 30 giugno 1814, morto a Vienna il 15 maggio 1881. Compiuti gli studî di filosofia e teologia nell'università [...] del Teatro nazionale di Monaco (1851-57), che fu costretto ad abbandonare dopo una larga e aspra lotta sostenuta contro gli ultramontani; passò quindi a dirigere il teatro ducale di Weimar (1857-1867), dove organizzò con grande successo un ciclo di ...
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BARTOLOMEO da Pratovecchio
Zelina Zafarana
Nacque probabilmente verso la metà del sec. XV da ser Felice, a Pratovecchio. Compiuti gli studi forse a Firenze, dal 1470 al 1473 lesse retorica, poesia e [...] a conservargli il posto. Nel 1478 fu incaricato di insegnare a Firenze, ma gli studenti pìsani - e soprattutto gli ultramontani - ottennero di trattenerlo. B. continuò dunque ininterrottamente l'insegnamento nello Studio pisano, che fra il 1479 e il ...
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Pubblicista e filosofo (Saint-Malo 1782 - Parigi 1854). Schierato dapprima su posizioni cattolico-tradizionaliste (ispirate al pensiero di J. de Maistre e L.-G.-A. de Bonald), divenne a partire dagli anni [...] dalla censura napoleonica, e i tre volumi (anonimi) Tradition de l'Église sur l'institution des évêques (1814), ultramontani e antinapoleonici, di cui La M., per salvare il fratello, si dichiarò tacitamente autore riparando in Inghilterra al ritorno ...
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GIOVANNI da Ronco
Gabriele Archetti
Le principali informazioni che possediamo su G. provengono dal Liber supra Stella, composto dal laico piacentino Salvo Burce nel 1235, per combattere le numerose [...] tutti i pauperes Lombardi, dei quali essi sarebbero un'altra ala moderata, desiderosa di recuperare l'unione con gli ultramontani. In questo caso l'assenza del nome del piacentino non costituirebbe senz'altro un indizio della sua avvenuta scomparsa ...
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BANDINI, Germanico
Paolo Prodi
Nato nel 1532 o nel 1533 a Siena, figlio di Mario e nipote di Francesco Bandini, arcivescovo di quella città, fu indirizzato giovanissimo alla carriera ecclesiastica. [...] ma sempre preoccupato della salvaguardia dei diritti della Santa Sede e molto diffidente nei riguardi delle posizioni degli ultramontani e in particolare dei Francesi. Durante la sua permanenza a Trento fu uno dei maggiori corrispondenti-informatori ...
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PASCALE, Gian Luigi
Susanna Pyronel
PASCALE, Gian Luigi. – Nacque a Cuneo, tra il 1520 e il 1525, «d’une famille honneste» (Crespin, 1564, p. 969). Non si conoscono i nomi dei genitori.
Iniziò la carriera [...] “questione della lingua” nella Ginevra di Calvino, in Lingua nostra, LXV (2004), 1-2, pp. 6-15; E. Stancati, Gli ultramontani. Storia dei Valdesi di Calabria, Cosenza 2008, passim; J.F. Gilmont, La rédaction et la circulation des lettres de Gianluigi ...
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Polonia
Mieczyslaw Brahmer
Nessun ricordo diretto della P., della sua storia, delle sue città, delle sue tradizioni politiche, anche in rapporto alle vicende dell'Impero, è da annoverare nell'opera [...] . Opportunamente il Marigo ricorda (De vulg. Eloq. 52 n.) che gli studenti polacchi facevano parte di una corporazione di " ultramontani " nello Studio di Bologna, e costituivano una natio molto popolosa, ma non tanto quanto la teutonica, tant'è vero ...
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GUARDIA PIEMONTESE TERME (A. T., 27-28-29)
Giuseppe Isnardi
TERME Comune calabrese della provincia di Cosenza. Dal 1° marzo 1928 consta della riunione dei già comuni autonomi di Guardia Piemontese e [...] poesia popolare a fondo erotico e storico. Le donne portano un costume detto Tramontana, in ricordo del nome di ultramontani già dato alla popolazione, assai diverso dagli altri calabresi, con varie parti dette cammisuola, gunnella e foddile; il capo ...
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ORSINI, Giacomo
Berardo Pio
ORSINI, Giacomo. – Nacque poco prima del 1350 da Orso, conte di Tagliacozzo e signore di Vicovaro, e da Isabella Savelli.
Nel 1360, alla morte del padre che lo aveva riconosciuto [...] altri due cardinali italiani, Pietro Corsini e Simone da Borsano, si allontanò da Urbano VI e raggiunse i cardinali ultramontani ad Anagni. Nel contempo fece redigere un casus con la narrazione delle vicende che avevano determinato l’elezione papale ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...