SIBILIA, Enrico
Loris Zanatta
– Nacque ad Anagni il 17 marzo 1861, in un’antica famiglia da sempre legata alla Chiesa, cui aveva dato illustri prelati.
Date le origini e l’ambiente in cui crebbe, la [...] cattolici, in quel caso, presero apertamente le sue difese, per timore di passare per ultramontani e di essere accusati di infedeltà alla patria. L’accusa di ultramontanismo Sibilia se l’era attirata anche con la decisione di affidare il seminario di ...
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DE LUCA, Antonino (in religione Antonio Saverio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bronte, in provincia di Catania, il 28 ott. 1805 da Vincenzo e da Francesca Saitta. Ultimo di dieci figli, compiuti i primi [...] F. de Lamennais, da lui conosciuto di persona a Roma nel 1832, nel periodo in cui questi, superato l'ultramontanismo degli anni della giovinezza, gettava le basi teoriche del cattolicesimo liberale e dalle colonne dell'Avenir predicava l'urgenza di ...
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VENTURA, Gioacchino
Ignazio Veca
– Nacque a Palermo il 7 dicembre 1792 da Paolo, futuro barone di Raulica, e da Caterina Platinelli.
Quinto di dodici figli, apparteneva a una famiglia di nobiltà acquisita [...] da questa pubblicazione, il 15 ottobre 1826 Ventura fu costretto a dimettersi facendo tramontare il sogno di un ultramontanismo in cattedra. Ritiratosi a Grottaferrata, fece temere una defezione dal campo degli apologisti, ma si riconciliò l’anno ...
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POLIDORI, Gaetano Fedele
Marco Manfredi
POLIDORI, Gaetano Fedele. – Nacque il 5 agosto 1763 a Bientina, nel Pisano, da Agostino Ansano e da Teresa Cosci.
Come ricordato dallo stesso Polidori, la sua [...] della Chiesa d’Inghilterra.
Tale osservanza per la fede delle origini più che da uno spiccato ultramontanismo, ovvero dall’adesione alla religiosità intransigente perfezionatasi nel primo Ottocento, sembrava derivare peraltro, come in tanto ...
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ODESCALCHI, Pietro
Marco Manfredi
ODESCALCHI, Pietro. – Nacque a Roma il 1° febbraio 1789, sesto dei nove figli di Baldassarre duca del Sirmio e della principessa Caterina Giustiniani.
Gli Odescalchi [...] e accademica alimentavano un sentimento cattolico e curiale che non derivava necessariamente da uno spiccato ultramontanismo, ovvero dall’adesione alla cultura religiosa intransigente perfezionatasi fra ‘rivoluzione’ e ‘restaurazione’, ma dal ...
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VALENTI GONZAGA, Luigi
Glauco Schettini
– Nacque il 15 ottobre 1725 a Revere, nelle terre dell’ex Ducato di Mantova ormai accorpato alla Lombardia austriaca. Suo padre, il marchese Odoardo, era presidente [...] (1550-1809), a cura di C. Weber, Roma 1994, pp. 358, 372; La bolla Auctorem fidei (1794) nella storia dell’ultramontanismo, a cura di P. Stella, Roma 1995, ad ind.; C. Caldelari, Bibliografia luganese del Settecento, Bellinzona 1999-2002, ad ind ...
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GASTALDI, Lorenzo
Maria Franca Mellano
Nacque a Torino il 18 marzo 1815 da Bartolomeo, avvocato di vaglia, e da Margherita Volpato. Primogenito di una famiglia di buona estrazione borghese (dei numerosi [...] G. Tuninetti, Mons. L. G., vescovo di Saluzzo (1867-1871) ed arcivescovo di Torino (1871-1883), tra rosminianesimo ed ultramontanismo, in Chiesa e società nella seconda metà del XIX secolo in Piemonte, a cura di F.N. Appendino, Casale Monferrato 1982 ...
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GUADAGNI, Francesco
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Roma nel 1769 da Giacomo, giureconsulto, originario di Fara Sabina e da Teresa Franceschini. Seguendo una prassi della società romana più tradizionalista, [...] zelantismo, quale il card. A. Della Genga, permise all'Accademia di rinsaldarsi su una linea intransigente che escludeva anche l'ultramontanismo. Nel 1824 ne divenne segretario il generale dei minori conventuali A.F. Orioli, cui il G. era vicino per ...
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THEINER, Augustin (August). – Nacque a Breslau (Wrocław)
Luca Carboni
l’11 aprile 1804 da Franz, calzolaio, e da Anna Rosine Nitschke.
Fratello minore di Johann Anton, sacerdote cattolico scomunicato [...] conciliare e dopo il 1870 con il nuovo governo italiano, ma al contempo storico apologeta, rappresentante dell’ultramontanismo e difensore del papato a costo di omettere documenti essenziali alla comprensione storica. Carattere focoso, capace di ...
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TEOCRAZIA
Antonio FALCHI
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Questo termine, usato per primo da Flavio Giuseppe (C. Apion, II, 16) e forse da lui foggiato, sul modulo di "aristocrazia", "democrazia" e simili, denota, come l'etimo indica [...] essendo stato un tradizionalista, e, nel Saggio sull'indifferenza in materia religiosa, un rigido assertore dell'ultramontanismo e pur avendo riaffermato la base divina del potere, rappresenta, nello svolgimento del teocratismo post-rivoluzionario ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...