Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] del latino, P. deve essere considerato l'iniziatore di quel grande moto spirituale e culturale che poi si chiamò umanesimo, ma per aver sentito e comunicato l'esigenza di sostituire all'ingenuo medievale vagheggiamento di un'antica Roma dai favolosi ...
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Poeta e filosofo russo (Mosca 1866 - Roma 1949). Profondo conoscitore del mondo classico (Dionis i pradionistvo "Dioniso e i culti predionisiaci", 1922) e moderno, spirito eminentemente religioso, dialettico [...] , ricco di ampie vedute originali, l'Oriente slavo-bizantino con l'Occidente germanico-latino (Kriziz gumanizma "Crisi dell'umanesimo", 1918; Perepiska iz dvuch uglov "Corrispondenza da un angolo all'altro", in collab. con M.O. Geršenzon, 1921 ...
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Storico (Parigi 1880 - ivi 1958), prof. nelle univ. di Bordeaux (1919) e Parigi (1937), e quindi (dal 1946) al Collège de France; socio straniero dei Lincei (1950). Si occupò prevalentemente dell'Umanesimo [...] italiano e francese, con particolare riguardo ai contatti con la storia del pensiero religioso e con quella delle origini e dello sviluppo della Riforma: Préréforme et humanisme à Paris pendant les premières ...
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Pedagogista (Troitschendorf, presso Görlitz, 1490 - Liegnitz, Slesia, 1556); nel 1518 mutò il suo cognome Friedland in quello di T., con riferimento al luogo di nascita. Fu tra i maggiori esponenti dell'umanesimo [...] pedagogico tedesco, con indirizzo confessionale (protestante). Insegnante dapprima a Görlitz, si recò poi (1518) a Wittenberg a studiare sotto Lutero e Melantone; nel 1523 fu chiamato a dirigere la scuola ...
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Storico della letteratura italiana (Pietroburgo 1880 - Solda 1923); venuto a Roma nel 1903 con una borsa di studio del governo russo, rimase in Italia sino alla morte, dedicandosi soprattutto a studî sull'Umanesimo [...] e sul Rinascimento. Tra i suoi scritti, notevoli per l'acutezza di alcune notazioni, l'originalità delle tesi critiche, la mole dei materiali vagliati, si ricordano: Giulio Pomponio Leto (2 voll., 1909-12); ...
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QUIRINI, Lauro
Giorgio Ronconi
– Figlio di Pietro di Giorgio e di Franceschina Duodo, appartenne a quella cerchia di patrizi veneziani che attorno alla metà del Quattrocento, con l’affermarsi dell’Umanesimo [...] fiorentino, abbracciarono con entusiasmo il nuovo corso di studi facendosene partecipi e sostenitori. Incerti risultano sia l'anno di nascita, indicato nel 1420 – in quanto ammesso nel 1438 al Maggior ...
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UMANISTA O UMANISTICO?
Entrambe le forme sono corrette, con una distinzione di significato.
• Umanista, che deriva al latino rinascimentale humanistam ‘insegnante di humanae litterae, cioè lettere classiche’, [...] • Umanistico, che è l’aggettivo derivato da umanista tramite il suffisso -ico, indica tutto ciò che è relativo all’Umanesimo o agli umanisti, e per estensione alla letteratura e all’arte in genere
Sto studiando la letteratura umanistica
Il sapere ...
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Filologo e linguista tedesco (Königsberg 1859 - Berlino 1936). Insegnò all'univ. di Halle per quasi un ventennio, studiò la lingua dell'età del Minnesang (Reinmar der Alte und Walter von der Vogelweide, [...] formazione dello spirito germanico dalla fine del Medioevo alla Rinascenza (fondamentale lo studio Reformation, Renaissance, Humanismus, 1918). Pubblicò il carteggio di Cola di Rienzo e illustrò l'influenza del Petrarca sull'umanesimo in Germania. ...
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Figlio di Francesco, fu detto Aretino, dalla sua patria, Arezzo, dove nacque nel 1370. Trasferitosi a Firenze, con i suoi, non dopo il 1396, ivi iniziò lo studio del greco col Crisolora e frequentò le [...] la loro cultura classica a servizio dell'arte del governo, il Bruni è anche una delle più importanti figure dell'Umanesimo nell'età di Cosimo de' Medici, come divulgatore della letteratura classica, soprattutto greca, come scrittore in latino, come ...
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Andria
Pasquale Stoppelli
Commedia di Publio Terenzio Afro (attivo a Roma nella prima metà del 2° sec. a.C.), rappresentata nel 166 a.C. circa. Negli ultimi decenni del 15° sec., in tutti i centri dell’Umanesimo [...] indicato in maniera inequivocabile, con la nascita della commedia erudita, l’orientamento del gusto nei centri più avanzati dell’Umanesimo teatrale, M. si impegnasse in un’attività di traduzione che a quella data non aveva più alcun interesse pratico ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...