Un ulteriore esempio, riportato nel libro Donne e Bibbia nel Medioevo (secoli XII-XV). Tra ricezione e interpretazione, di come determinate riletture si cristallizzino per tradizione è quello della figura [...] considerata un punto di riferimento da parte degli eretici come ad esempio le valdesi che vi si identificavano. Con l’umanesimo entrò in crisi l’epoca della venerazione dei santi e ne venne messa in dubbio l’autenticità. A partire dal Rinascimento ...
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L’emergere della scienza moderna, fondata sul metodo sperimentale e su criteri interpretativi di tipo meccanicistico, permise la graduale eliminazione dei presupposti panpsichistici, antropomorfici ed [...] cui l’uomo era il protagonista primo e ultimo dell’universo (un ideale ancora presente in larga parte nell’Umanesimo e nel Rinascimento).
Pascal invece, alla luce della nascente scientia nova, che aveva trovato proprio negli esperimenti sul vuoto ...
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Bruno Latour rappresenta un maître à penser delle scienze sociali contemporanee e il suo nome è legato al progetto scientifico di ridefinizione della teoria dell’azione. Il suo percorso di ricerca parte [...] alla politica: da un lato la scienza con la sua pretesa di autonomia rispetto al sociale e dall’altro lato l’umanesimo che si occupa degli umani e delle loro relazioni. Tuttavia questa separazione, operata consciamente a livello filosofico da Kant e ...
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Nell’ambito della cultura rinascimentale, la musica era un’arte che andava formando la propria identità anche storica. I fattori che determinano la presa di coscienza dell’arte musicale fra la fine del [...] , New York, 1976, pp. 354-369.
Sulla tematica della musica nel Rinascimento e sul concetto di armonia: Pirrotta Nino, Musica e Umanesimo, in «Lettere italiane», vol. 37, 1985, pp. 453-470; Spitzer Leo, L'armonia del mondo. Storia semantica di un'idea ...
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Nei secoli intercorsi dal mondo greco-romano fino ai nostri giorni, la pratica sociale relativa all’arte è stata delle più diverse e polimorfe: come ricorda in modo tanto essenziale quanto efficace Gianni [...] unificazione e di specificazione, oltre la quale, soltanto, poteva divenire oggetto di una specifica teoria estetica».
Durante l’Umanesimo e il Rinascimento si sviluppò la figura «moderna» dell’artista e l’idea che l’esperienza estetica coincidesse ...
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La Storia della Lingua coincide nella maggior parte dei casi con lo studio della propria storia, recente o remota: attraverso questo articolo si vogliono fornire alcune coordinate della storia linguistica [...] termine «armonia» nella lingua italiana, partendo dal suo etimo greco di «giuntura» per passare alla coesistenza delle accezioni del termine in campo per lo più musicale (Medioevo e Umanesimo), e in senso figurato di «concordia tra persone e idee».
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...
Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue e letterature classiche, considerate...
L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso sia storico che metastorico (1). L'emblema...