Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giorgio Falco
Grado Giovanni Merlo
La significatività della figura di Giorgio Falco consiste soprattutto nel fatto che egli rappresenta, per così dire, uno storico di transizione: formatosi ai tempi [...] rassegna – secondo un disegno e secondo criteri determinati – alcuni fra i principali rappresentanti della storiografia generale dall’umanesimo al romanticismo, allo scopo anzitutto di mostrare come sia nato, come si
sia venuto configurando di età in ...
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PAVESE, Cesare
Roberto Gigliucci
PAVESE, Cesare. – Nacque il 9 settembre 1908 a Santo Stefano Belbo (Cuneo), da Eugenio e da Consolina Mesturini, in una cascina di proprietà del padre, luogo di residenza [...] comporsi in un ritmo classico, georgico, ove il ritorno alla terra originaria è un ritorno alla terra tout court; tuttavia l’umanesimo della Luna e i falò è macchiato dall’orrore, dalla violenza e dalla follia delle cose e delle persone, della guerra ...
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BIGORDI, Domenico, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Nacque a Firenze nel 1449 da Tommaso e da una Antonia. Il cognome Bigordi compare costantemente nei documenti relativi alla famiglia, mentre [...] facendo più complessa, nel quadro della "rinascita" voluta da Lorenzo il Magnifico (Haftmann, 1940-41, pp. 102 s.; A. Chastel,Arte e umanesimo a Firenze..., Torino 1964, pp. 167-171): nel 1491 fu chiesto al B. e al fratello David il modello per la ...
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LEYDI, Roberto
Nico Staiti
Etnomusicologo, nacque a Ivrea il 21 febbraio del 1928, da Silvio, ufficiale di aviazione e amministratore, e Carla Bosio, milanese; dal matrimonio nacque una sorella, Renata [...] , e rientra in una tradizione intellettuale che affonda le radici nelle grandi biblioteche e raccolte private dell’Umanesimo italiano; d’altra parte, utilizzando libri, dischi, nastri, oggetti secondo procedure modulari – un po’come il suonatore ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] e a deplorare, l'eventuale inaridirsi d'una poesia e prosa volgari dopo "l'aureo Trecento", sotto il peso dell'umanesimo e dell'imitazione classica, tosto degenerata in accademico classicismo. Il C., però, non giunse, dal canto suo, a questi estremi ...
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LAZZARELLI, Ludovico
Guido Arbizzoni
Nacque a San Severino Marche il 4 febbr. 1447 da Alessandro, medico, e da Lorenza Tosti, di nobile famiglia di Campli. La tradizionale data di nascita (1450) è stata [...] delle Diffinitiones Asclepii in appendice a C. Vasoli, Temi e fonti della tradizione ermetica in uno scritto di Symphorien Champier, in Umanesimo e esoterismo, a cura di E. Castelli, Padova 1960, pp. 251-259; le prefazioni del ms. II.D.I.4 della ...
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DOVIZI, Piero
Raffaella Zaccaria
Nacque a Bibbiena (Arezzo) forse nel 1456 o poco dopo, da Francesco e da Francesca Nutarrini (che si erano sposati nel 1455), primogenito di cinque fratelli: Bernardo, [...] fu quello degli ultimi decenni del sec. XV, gli permisero di essere in rapporto con i più illustri esponenti dell'umanesimo fiorentino, da Angelo Poliziano a Marsilio Ficino. Con il Ficino in particolare strinse saldi vincoli di amicizia, divenendone ...
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ARATORE
Claudio Leonardi
Nacque, verso la fine del sec. V, nell'Italia settentrionale; "mittit et Liguria Tullos suos", gli scriverà Cassiodoro. La famiglia era dunque di origine provinciale, di quella [...] di excerpta e manuali di letteratura a cominciare da quello di Corrado di Hirsau. Ma pare rimasto estraneo agli interessi dell'Umanesimo (la prima edizione si avrà solo verso il 1500) e la stessa filologia moderna l'ha trascurato fino ai recenti ...
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DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] lo studioso dispone all'inizio della ricerca". Con questa tensione etico-speculativa si può realizzare, secondo il D., quell'"umanesimo etnografico" che implica un'opera di storicizzazione di sé e della propria cultura, e di autocritica in base al ...
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ALCIONIO (Alcyonius), Pietro
Mario Rosa
Nacque, probabilmente a Venezia, nel 1487 (se morì appena quarantenne, come affermano concordi i biografi, nel 1527). Ignoto è il suo nome di famiglia e conosciuto [...] del sec. XVIII, dalla critica erudita razionalistica, che prese ad affrontare con maggiore coerenza ed impegno i problemi dell'Umanesimo e del Rinascimento soprattutto dopo l'apparizione, a cura di J. Le Clerc, delle opere di Erasmo (1703-06 ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...