ANSUINO da Forlì
Renata Cipriani
Visse nel sec. XV, legato alla scuola pittorica padovana più che a quella romagnola, per quanto è noto sia dai documenti sia dalle opere. Marcantonio Michiel, sulla [...] G. Fiocco, Mantegna, Milano 1937, p. 34; A. Avena, Il Museo di Castelvecchio a Verona, Roma 1937, p. 29; M. L. Gengaro, Umanesimo e Rinascimento, Torino 1944, pp. 234, 348; E. Rigoni, Il pittore Nicolò Pizzolo, in Arte Veneta, II(1948), pp. 141-47; L ...
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FONTANESI, Giovanni Giacomo (Foritanetis, Fontanesiis, Fontanesis)
Lorenzo Baldacchini
Tipografo, nato sicuramente a Reggio Emilia nella seconda metà del Quattrocento, fu attivo a Bologna negli ultimi [...] Temeroli, Le prime due edizioni a stampa forlivesi (1495), in La Bibliofilia, XC (1988), pp. 1-18; Id., Editoria, cultura e umanesimo a Forlì agli inizi dell'età moderna, in Schede umanistiche, II (1988), pp. 53-63, 175; F. Ascarelli - M. Menato, La ...
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DELLA LAMA, Leonardo (de Lama)
Raffaella Zaccaria
Si può supporre che sia nato a Napoli; nei documenti viene detto infatti "de Neapoli", nella prima metà del Quattrocento, forse da Giovanni de Lama, [...] del Quattrocento, n. s., X (1924), pp. 202, 223; Storia dell'Università di Napoli, Napoli 1924, p. 191; A. Altamura, L'umanesimo nel Mezzogiorno d'Italia, Firenze 1941, p. 100; T. De Marinis, La biblioteca napol. dei re d'Aragona, II,Milano 1947, p ...
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CALCILLO (Calzillo, Calcilla, latinamente Calcilius o Chalcidius, forse in ricordo del commentatore platonico), Antonio
Giovanni Parenti
Nacque a Sessa Aurunca probabilmente sui primi del sec. XV. Della [...] n. 7; G. Mercati, Codici latini Pico Grimani Pio, Città del Vaticano 1938, pp. 32 n. 5, 268 ss.; A. Altamura, L'umanesimo nel Mezzogiorno d'Italia, Firenze 1941, p. 45 n. 2; C. De Frede, Ilettori di umanità nello Studio di Napoli, Napoli 1960, pp ...
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CATTANEO, Danese
Silvia Macchioni
Giuseppe Gangemi
Figlio di Michele, mercante, e di Gentile degli Alberti, originari di Colonnata nelle Alpi Apuane, il luogo di nascita è incerto: il Vasari lo dice [...] e misurata resa chiaroscurale del busto del cardinale, segno dell'adesione di entrambi gli artisti alla cultura dell'umanesimo veneto.
Che il C., già sullo scorcio del quinto decennio, fosse acclimatato nell'ambiente artistico e letterario veneto ...
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BONCOMPAGNO da Signa
Virgilio Pini
Nacque a Signa (Firenze) tra il 1165 e il 1175, e forse intorno al 1170 (nell'opera maggiore, il Boncompagnus, a proposito del suo primo scritto, V Tabule salutationum, [...] e attento osservatore della realtà, B. anticipa in qualche modo il modello d'uomo che sarà poi caratteristico dell'umanesimo. "Princeps dictatorum", B. si fa banditore di una retorica concreta, legata alla vita, lontana dall'insegnamento tradizionale ...
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CLARO, Giulio
Aldo Mazzacane
Nacque ad Alessandria il 6 genn. 1525 da Giovanni Luigi e da Ippolita Gambaruti, entrambi patrizi, che del loro ceto portavano tutti i segni non solamente nella mentalità [...] restarne influenzato. Soprattutto, l'insegnamento dell'Alciato dovette svolgere un ruolo essenziale nell'indirizzare il C. verso un umanesimo largo ed aperto, scevro da punte polemiche, ch'egli seppe vivere come un abito ormai naturale d'ogni buon ...
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DE RUGGIERO, Ettore
Maria Elefante
Nacque a Napoli il 20 ag. 1839 da Celestino ed Emilia Nudi. Il padre, ricco proprietario, non incolto, assicurò al giovane una buona educazione, che fu, secondo le [...] ".
Il neoclassicismo tedesco, dai cui fermenti era scaturita la filologia del secolo XIX, era per il D. espressione diretta dell'umanesimo europeo, che, già dei secoli XV e XVI, rinnovato recentemente sotto la spinta di fatti culturali (gli scavi di ...
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PASSERIN D'ENTREVES E COURMAYEUR, Ettore Onorio
Mauro Moretti
PASSERIN D’ENTRÈVES E COURMAYEUR, Ettore Onorio. – Nacque a Torino il 26 dicembre 1914 dal conte Carlo Piero e dalla nobildonna Paola Ferrero [...] radice di libertà e di giustizia collettiva». E a fronte della vera religione di Russo, Passerin confutava il puro umanesimo inteso come «laicismo radicale» (Discussioni di un cattolico e di un comunista intorno al «De vera religione», lettere di ...
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GIOVANNETTI, Eugenio
Giuseppe Izzi
Nacque ad Ancona il 25 febbr. 1883 da Paolo e da Amalia Giacopelli. Si laureò in lettere e in legge a Bologna, avendo come compagni di corso G. Bellonci e R. Serra. [...] . Bachofen, nelle cui idee sembrano trovare un punto d'approdo le sue inquietudini spirituali, nella prospettiva di un umanesimo religioso che armonizzi spirito e natura, elemento patriarcale ed elemento matriarcale.
Si legga quel che scrive il G. in ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...