Filosofo del diritto (Lubecca 1878 - Heidelberg 1949). Partecipò alla vita politica negli anni successivi alla prima guerra mondiale e fu ministro socialista della Giustizia nel gabinetto Wirth e nel gabinetto [...] funzionale, socialmente orientata, in conformità alle precedenti analisi. Tentò anche di conciliare socialismo e religione, socialismo e umanesimo (vedi a questo proposito la sua Religionsphilosophie der Kultur, 1919, in collab. con P. Tillich, e la ...
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DE FERRARIIS, Antonio
Angelo Romano
Nacque a Galatone (od. prov. di Lecce), donde trasse il nome accademico di Galateo, verso la metà del secolo XV dal notaio Pietro e da Giovanna d'Alessandro. Non [...] F. Tateo, Bari 1982, pp. 232-37.
Fonti e Bibl.: Una vasta bibliografia, fino al 1970. è fornita da P. A. De Lisio, L'umanesimo problematico di A. D. Galateo, in Misure critiche, I (1971-72), pp. 32-35- Cfr., inoltre, Lecce. Bibl. prov., ms. n. 300: L ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] Stirner, ma anche da Ludwig Feuerbach e dai "veri socialisti" (Moses Hess e Karl Grün) che s'ispiravano all'umanesimo feuerbachiano. È in questo periodo che prende forma per la prima volta la cosiddetta concezione materialistica della storia. Essa ...
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Nella filosofia antica e nel Rinascimento, l’uomo in quanto tipo e rappresentazione dell’universo (macrocosmo), che egli riassume in sé.
Se l’uso del termine sembra fissarsi in Democrito ed è poi attestato [...] mosaico e con la posizione privilegiata data all’uomo nell’antropologia cristiana – il tema sarà ampiamente sviluppato nell’Umanesimo e nel Rinascimento; allora, accanto alla tradizionale dottrina dell’uomo m., si verrà definendo, come avviene per es ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] si potrà, in ogni caso, trascurare un libro che è anche la testimonianza della crescente fortuna europea dello stesso Umanesimo, il De inventione dialectica (1475-1480), opera di un maestro frisone, Rudolf Agricola (Roelof Huysman) che aveva compiuto ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] riguarda la politica è abbastanza consueto risalire a Machiavelli, mentre per la filosofia è molto discusso se si debba muovere dall'Umanesimo e dal Rinascimento oppure dal XVII secolo, e, per l'arte, dal XIX o, addirittura, dalle avanguardie del XX ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] Eliot; di Pound in Letterature moderne, I [1950], 2, pp. 220-226, e in Aut Aut, 1951, 2, pp. 131-133).
L'«Umanesimo disilluso» e il Barocco
In quegli anni di lavoro indefesso, tra il ’43 e il secondo dopoguerra, Anceschi pagò in prima persona, con ...
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Filosofo francese (Parigi 1882 - Tolosa 1973), di famiglia protestante, condivise il socialismo radicale di Ch. Péguy, di cui fu amico. Importante per M. fu l'incontro con L. Bloy, in un momento di crisi [...] di un faticoso svolgimento impensabile senza il fermento del Vangelo che ha continuato a operare anche nella storia dell'umanesimo moderno antropocentrico. Discorso poi continuato in altre opere (Les droits de l'homme et la loi naturelle 1942 ...
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Filosofo, nato a Francavilla Fontana (Lecce) il 24 dicembre 1882, dal 1911 professore di pedagogia nell'università di Firenze; deputato al parlamento (1919-24) e sottosegretario alle Belle Arti nel primo [...] di filosofia, Torino 1924-25, 2 voll.; L'educazione degli educatori, 5ª ed., Napoli 1929; Problemi vivi e orizzonti nuovi dell'educazione naz., Firenze 1935; Dall'umanesimo alla scuola del lavoro, ivi 1940; Educazione e Scuola, 2ª ed., ivi 1948. ...
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(XIV, p. 402; App. IV, i, p. 725)
La ricerca filosofica in ambito estetico presenta, nella seconda metà del Novecento, connotati vari e diversificati. Fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica ne [...] studi di poetica e retorica e di traduttologia si è anche volto E. Mattioli (n. 1933; Luciano e l'Umanesimo, 1981; Studi di poetica e retorica, 1983; Interpretazioni dello Pseudo-Longino, 1988; Contributi alla teoria della traduzione letteraria, 1993 ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...