Comenio, Giovanni
Emilio Lastrucci
Uno dei padri della didattica moderna
Di origine ceca, Comenio visse tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento, in un periodo in cui l'Europa fu afflitta [...] un'istruzione appropriata ‒ cioè basata su valide tecniche didattiche ‒ potesse dare buoni frutti. L'ideale, ispirato ai principi dell'Umanesimo, è quello della pansofia (dal greco pan "tutto" e sophìa "conoscenza"), cioè dell'insegnare tutto a tutti ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] pur lamentandone ‟l'aberrazione nel concetto di ciò che sia storia"; Augustin Renaudet, spirito libero, storico dell'Europa dell'Umanesimo e del Rinascimento, di Erasmo e di Calvino; l'austero Gerhard Ritter, storico della riforma luterana e della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] privato per immetterli nella sfera pubblica.
Non è difficile rintracciare in queste tesi i motivi canonici dell’Umanesimo italiano, che aveva individuato negli studia humanitatis lo strumento privilegiato per la formazione della coscienza civica. Il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leon Battista Alberti
Olivia Catanorchi
Per quanto non si sia mai dedicato alla trattatistica o precettistica politica in senso stretto, Leon Battista Alberti – definito l’‘uomo universale del primo [...] e delle imprese degli uomini – risulta profondamente dissonante da quella che ci attenderemmo da un tipico esponente dell’Umanesimo. E in effetti, quando nel secolo scorso si è incrinata la tradizionale visione del periodo primo-rinascimentale come ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Gentile
Maurizio Torrini
Protagonista con Benedetto Croce del rinnovamento culturale dell’inizio del 20° sec., Giovanni Gentile conquistò nel primo dopoguerra una fisionomia propria, nella [...] . Tra il 1912 e il 1915 è comunque ancora Vico il pensatore che collega il neoplatonismo rinato in Italia con l’Umanesimo al neoidealismo, preparando la riflessione di Immanuel Kant e di Hegel.
Sarà la Prima guerra mondiale a imporre a Gentile di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] immoralità del filisteismo borghese». La cultura tende al «farsi uomo dell’uomo» ed è perciò «sempre e solo ‘umanesimo’, affermazione del regnum hominis» (p. 231).
L’anticultura è degenerazione dell’uomo nella trasformazione in valore eterno di ...
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Utopia
Bronislaw Baczko
Utopia, utopie
Fin dalla sua apparizione il termine 'utopia', coniato da Thomas More, presenta un carattere volutamente ambiguo e polisemico. Esso designa innanzitutto l'opera [...] ragione. More non fu certo un ateo o uno scettico: all'epoca della redazione dell'Utopia egli aderiva all'umanesimo cristiano erasmiano, la cui influenza è manifesta nella sua opera. Il paradigma utopistico tuttavia dà un contributo essenziale alla ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] . Saggio sulla trasmutazione marxista dei valori (Messina 1945: ripubblicata a Milano nel 1964 come seconda sezione di Umanesimo positivo e emancipazione marxista) e La libertà comunista. Saggio di una critica della ragion "pura" pratica (Messina ...
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ascetismo
Emanuela Prinzivalli
Purificazione interiore e distacco dal mondo
L'ascetismo è una delle pratiche spirituali attraverso cui gli uomini tentano di migliorare sé stessi e, se sono credenti, [...] povertà evangelica nell'ideale di perfezione religiosa e grazie a un atteggiamento missionario verso la società del tempo. L'Umanesimo e la Riforma protestante, sostenendo il primato della fede sulle opere, portarono a una svalutazione delle forme ...
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Movimento di pensiero sviluppatosi dalla metà del 2° sec. d.C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°). È caratterizzato dalla tendenza a rinnovare le concezioni del platonismo [...] della mistica e della teologia dell’età scolastica. Ma per ritrovare una vera rinascita del n. occorre attendere l’Umanesimo, che, tra le altre opere dell’antichità classica, riscoprì le Enneadi di Plotino; queste, tradotte da M. Ficino insieme ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...