GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] LXIV, CLXX-IV; Leonardo da Vinci, Scritti letterari, a cura di A. Marinoni, Milano 1974, pp. 240 s., 253; P. Renucci, L'umanesimo napoletano, in Storia d'Italia (Einaudi), II, 2, Torino 1974, p. 1266 n. 3; D. Boillet, L'usage circonspect de la "beffa ...
Leggi Tutto
IACOPO di Angelo da Scarperia (Iacopo Angeli)
Paolo Farzone
Nacque a Scarperia, roccaforte fiorentina posta a difesa del Mugello, in data incerta. Solo parzialmente soccorre una testimonianza di Leonardo [...] fatis, 1, Commentatio, Città del Vaticano 1932, pp. 183-187, 205-208; G. Cammelli, I dotti bizantini e le origini dell'umanesimo, I, Emanuele Crisolora, Firenze 1941, pp. 64 s.; A. Vaccari, Scritti di erudizione e di filologia, I, Roma 1952, pp. 3 ...
Leggi Tutto
GERI d'Arezzo
Simona Foà
Nacque ad Arezzo intorno al 1270 da Federigo, probabilmente di professione notaio. Non si sa con precisione dove abbia compiuto gli studi giuridici (forse proprio nello Studio [...] Studi e testi, Roma 1949, pp. 51-66, 105-133; G. Franceschini, Schede per una storia della cultura aretina nell'età dell'umanesimo, in Atti e memorie dell'Accademia Petrarca di lettere, arti e scienze, n.s., XXXVI (1952-57), pp. 289-305; E. Pellegrin ...
Leggi Tutto
BORGHI (Borgo), Tobia (del)
Augusto Vasina
Nacque a Verona, probabilmente nel secondo decennio del sec. XV, da Battista. Assai scarsi sono i dati biografici. Le fonti lo ricordano la prima volta nel [...] a noi noto è presumibilmente una Oratio nuptialis, indirizzata nel 1438 alle sorelle Ginevra e Isotta Nogarola, fervide esponenti dell'umanesimo veronese, in occasione delle nozze di Ginevra. L'incontro del B. con le Nogarola fu forse propiziato da ...
Leggi Tutto
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] al culto dei classici, uscì infatti, tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento, il precursore dell’Umanesimo, Albertino Mussato, insigne prosatore ma soprattutto poeta, che tentò di risuscitare nell’Ecerinis l’arte del Seneca tragico per ...
Leggi Tutto
ZOVENZONI, Raffaele
Eleonora Zuliani
Umanista, nato a Trieste l'8 febbraio del 1431, morto, probabilmente a Trento, intorno al 1485. Studiò a Trieste, a Padova e particolarmente a Ferrara sotto Guarino [...] soggetto diversi, nei quali "le poesie pagane od oscene si alternano alle sacre con un ibridismo rispondente ai gusti dell'umanesimo". Le sue poesie hanno importanza anche per gli accenni a fatti storici e a personaggi dell'epoca. Molte sono d'amore ...
Leggi Tutto
DELLA SETA, Lombardo
Emilio Pasquini
Nacque a Padova da Iacopo nella prima metà del sec. XIV.
Scarsi i dati biografici, anche perché poco si può ricavare in proposito dalle sue lettere e da quelle a [...] da Carrara) trascorse solo brevi periodi. Doveva tuttavia averne letto qualcosa, respirato, fra i suoi vicini, l'atmosfera di umanesimo nascente. Sta di fatto che l'epistola del '54 costituisce l'avvio di un'amicizia singolare fra le schiette che il ...
Leggi Tutto
CARCANO (Carchanus, de Carcano), Bernabò
Fabio Troncarelli
Nacque a Milano dal nobile Luchino Belloso alla fine del sec. XIV o agli inizi del successivo. Non possediamo alcuna notizia sul primo periodo [...] , sia con famosi eruditi, teologi e giureconsulti; eloquente testimonianza, queste ultime, della cultura e del carattere dell'umanesimo lombardo di quel momento, dominato dalla figura del Panormita.
Per lunghi periodi i documenti ufficiali, comunque ...
Leggi Tutto
Drammaturgo e poeta inglese (Canterbury 1564 - Deptford, presso Londra, 1593). Figlio d'un calzolaio, con una borsa di studio frequentò (dal 1581) l'univ. di Cambridge dove si laureò nel 1587, interessandosi [...] Alleyn, fece rappresentare (1587) le due parti del Tamburlaine the great. L'esaltazione dell'intelletto umano, tipica dell'umanesimo rinascimentale e alimentata dalle nuove dottrine scientifiche e cosmologiche che si andavano affermando, acuì in M. l ...
Leggi Tutto
Scrittore svedese (Växjö 1891 - Danderyd, Stoccolma, 1974). Figura tra le più rappresentative del panorama letterario svedese della prima metà del 20° sec., molta della sua produzione è stata animata da [...] del male", 1924; Gäst hos verkligheten "Ospite della realtà", 1925, autobiografia). L'impegno sociale di L. in nome d'un umanesimo militante contro la dittatura e la violenza informa gran parte della sua produzione fra le due guerre mondiali: dal già ...
Leggi Tutto
umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...