Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] ’importanza di Vico, considerato l’attardato epigono di un sistema di pensiero vetusto o addirittura l’«esecutore testamentario dell’umanesimo linguistico» (K.O. Apel, in Simone 1990: 359, nota 81).
D’altra parte, anche nella folta schiera di quanti ...
Leggi Tutto
PALMIERI, Matteo
Elena Valeri
PALMIERI, Matteo. – Nacque a Firenze il 13 gennaio 1406 da Marco, iscritto all’arte dei medici e speziali, e da Tommasa Sassolini.
La famiglia paterna era originaria del [...] ”, in Filosofia e cultura. Per Eugenio Garin, a cura di M. Ciliberto - C. Vasoli, Roma 1991, pp. 153-171; E. Garin, L’Umanesimo italiano, Roma-Bari 1993, pp. 80-83; G. Tanturli, Sulla data e la genesi della “Vita civile” di P., in Rinascimento, XXXVI ...
Leggi Tutto
LUPI, Sergio
Maria Paola Arena
Nacque a Pesaro il 31 genn. 1908 da Francesco, ragioniere nell'amministrazione provinciale di Pesaro, e da Elisa Pittoni, morta quando il L. aveva appena quindici anni, [...] nella raccolta de I più antichi documenti letterari tedeschi da lui curata (in collab. con U. Schwab, Napoli 1963) l'umanesimo benedettino e la poesia di lingua latina recuperano lo spazio che meritano nel panorama di un'epoca che vede gradualmente ...
Leggi Tutto
CAPRIOLO (Caprioli, Cavriolo), Elia
Mirella Giansante
Nacque a Brescia nella prima metà del sec. XV da Guelmino e da Caterina Pedaria, in una nobile ed agiata famiglia di radicati principi religiosi [...] da Feltre, s'era conclusa con un grande rogo ove erano state bruciate fra le "vanitadi" molti documenti dell'umanesimo bresciano).
La prima edizione della Chronica ha anche un notevole interesse geografico per la presenza di una carta del territorio ...
Leggi Tutto
CLERICO (Cherico, Chierico), Ubertino
Laura Onofri
Nacque nella prima metà del sec. XV a Crescentino, piccola città in prov. di Vercelli da cui trasse l'appellativo di "Crescentinate", con cui è spesso [...] a Giovenale e Valerio Massimo, forse neppure composti. Si può dire che il C. fu una figura importante dell'ambiente dell'umanesimo monferrino del tempo, a cui forniva anche stimoli culturali e indirizzi di ricerca. Non è trascurabile il fatto che le ...
Leggi Tutto
FILOCALO, Giovanni Tommaso
Angela Asor Rosa
Nato a Troia (Foggia) intorno al 1497, dalla patria d'origine prese l'appellativo di Troiano, coi quale lo troviamo spesso indicato. Trasferitosi a Napoli [...] Lisio, Gli anni della svolta. Tradizione umanistica e viceregno nel primo '500napoletano, Salerno 1976, pp. 166-177; A. Della Rocca, L'umanesimo napoletano del primo Cinquecento e il poeta G. F., Napoli 1988; N. De Balsi-A. Varvaro, Napoli e l'Italia ...
Leggi Tutto
CEBÀ (Grimaldi), Niccolò
Marco Palma
Nacque a Genova tra la fine del sec. XIV e l'inizio del XV, primogenito di Tommaso e Caterina Lomellini. Appartenente a una famiglia di antica nobiltà, di cui si [...] a Tommaso Campofregoso, in Atti della Società ligure di storia patria, XIX(1889), 3, pp. 493-498; C. Braggio, G. Bracelli e l'umanesimo dei liguri al suo tempo, ibid., XXIII(1890), 1, pp. 28-39, 264-268; F. Gabotto, Un nuovo contr. alla storia dell ...
Leggi Tutto
commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve [...] del 12° sec. è la cosiddetta c. elegiaca, in cui il dialogo è inserito in un racconto continuato. L’umanesimo aprì la via al ritorno della tradizione teatrale classica. L’imitazione è piuttosto libera nelle prime c. umanistiche in latino ma ...
Leggi Tutto
WEISS, Peter
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Nowawes, oggi Babelsberg, presso Berlino, l'8 novembre 1916. Emigrato per motivi razziali nel 1934, nel 1945 assunse (mantenendola poi in seguito) [...] , nella condanna più aperta e nella chiarificata prospettiva di edificazione. Era il passaggio dichiarato al marxismo come umanesimo integrale, che non sempre ha agevolato W. in cifra di realizzazione poetica, risultando troppo scoperta la finalità ...
Leggi Tutto
HAGELSTANGE, Rudolf
P. Ch.
Poeta e scrittore tedesco, nato a Nordhausen nel Harz il 14 gennaio 1912. Ha studiato filologia all'università di Berlino (1931-1933); redattore letterario della Nordhäuser [...] (Venedig, 1958), ha raccolto in due volumi i suoi scritti più importanti dedicati a illustrare il suo ideale di un moderno umanesimo e di una poesia che ha il suo fondamento spirituale nella libertà: Es steht in unserer Macht (Monaco 1953) e Offen ...
Leggi Tutto
umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...