Pseudon. dell'umanista e pedagogista luterano Michael Neumann (Sorau, Bassa Lusazia, 1525 - Ilfeld 1595), discepolo di Lutero e Melantone, insegnante nell'istituto di Ilfeld (Turingia) per la preparazione [...] dei maestri protestanti. È uno dei più importanti rappresentanti dell'indirizzo pedagogico ispirato ai principî dell'umanesimo e della Riforma. ...
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CAMBINI, Andrea
Mirella Giansante
Nacque a Firenze da Antonio. Si ignorano notizie sulla sua famiglia e la data della sua nascita, che comunque si può approssimativamente collocare intorno agli anni [...] 1455-1460.
Educato nella raffinata Firenze rinascimentale al culto dell'umanesimo, il C. fu fine conoscitore della lingua latina. Discepolo dell'umanista Cristoforo Landino, ne tradusse in lingua volgare le Disputationes Camaldulenses. Tramite il suo ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] consapevolezza del significato e dei limiti del mondo medievale, ed è stato una forma nuova e originale di classicismo e di umanesimo in quanto ha compreso – e ha respinto – l’uso che il Medioevo aveva fatto dell’antichità. Dalla lingua alle arti e ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] . 137-147; R. Weiss, Humanism in England during the fifteenth century, Oxford 1957, pp. 50 s., 84-127; Il pensiero pedagogico dell'umanesimo, a cura di E. Garin, Firenze 1958, pp. 306-433, 473-503; A. Diller, The Greek codices of Palla Strozzi and G ...
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Narratore polacco (Varsavia 1873 - ivi 1940). Tra i suoi racconti (Próchno "Muffa", 1903; Ozimina "Grano vernereccio", 1911; ecc.), il più notevole è Żywe kamienie ("Pietre viventi", 1918), dove, in un [...] linguaggio estremamente ricercato, sono rievocati gli ultimi bagliori dell'ideale cavalleresco medievale e i primi albori dell'umanesimo. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] 28-77.
M. Tavoni, Latino, grammatica, volgare. Storia di una questione umanistica, Padova 1984, pp. 117-69.
Lorenzo Valla e l’Umanesimo italiano, Atti del Convegno internazionale di studi umanistici, Parma (18-19 ottobre 1984), a cura di O. Besomi, M ...
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Scrittore tedesco (Langenbeutingen, Heilbronn, 1908 - Stoccarda 2000). Discendente da una famiglia di ecclesiastici ed egli stesso pastore evangelico, legato alla tradizione della poesia sveva, predilesse, [...] poesia come nella narrativa e nella saggistica, la forma breve in cui affrontò le tematiche più attuali facendosi fautore di un umanesimo cristiano. Si ricordano tra le sue raccolte liriche: Der Hirte (1934), Heimat ist gut (1935), Der Nachbar (1940 ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] del latino, P. deve essere considerato l'iniziatore di quel grande moto spirituale e culturale che poi si chiamò umanesimo, ma per aver sentito e comunicato l'esigenza di sostituire all'ingenuo medievale vagheggiamento di un'antica Roma dai favolosi ...
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Umanista e uomo politico (Venezia 1390 - ivi 1454). Fu allievo, a Padova, di G. Barzizza e studiò poi a Venezia il greco con Guarino: frutto di questi ultimi studî fu la traduzione (1415) dell'Aristide [...] e del Catone Maggiore di Plutarco. Passato a Firenze, entrò in relazione con i maggiori rappresentanti dell'umanesimo di quella città e scrisse per le nozze di Lorenzo di Giovanni de' Medici il grazioso trattatello De re uxoria (1416). Da questo ...
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Filologo e critico letterario italiano (Lizzano in Belvedere 1924 - Bologna 2014). Indagatore inquieto e acuto dell'opera letteraria (Petrarca, Alfieri, Machiavelli, Tasso, ecc.) nelle sue radici culturali, [...] nel dibattito teorico relativo sia alla letteratura, sia alle morfologie storiche del sapere. Dopo i primi studi sull'Umanesimo (Claricio, Codro, Filelfo, 1948-1950), si è occupato in prevalenza di Rinascimento e Barocco (ed. crit. dei Dialoghi ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...