PATRIZI PICCOLOMINI, Agostino
Nelly Mahmoud Helmy
– Nacque a Siena intorno al 1435 dal notaio ser Aloisius Patrizi, come si ricava da una nota di possesso apposta da Agostino in un codice di Giovenale [...] révisé au XV siècle, Città del Vaticano 1985; P. Garbini, Pio II e A. Patrizi due epitomatori di storici medievali, in Umanesimo a Siena. Letteratura, arti figurative, musica, a cura di E. Cioni - D. Fausti, Siena 1994, pp. 171-183; G. Chironi, L ...
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ABARBANEL, Giuda, detto Leone Ebreo
Bruno Nardi
Nacque a Lisbona fra il 1460 e il 1465, da Isacco, studioso del pensiero religioso ebraico, delle dottrine talmudiche e dei segreti della Cabala, divenuto, [...] Leone Ebreo, Venezia 1934; E. Garin, La filosofia, II, Milano 1947, pp. 78-83; G. Saitta, Il pensiero italiano nell'Umanesimo e nel Rinascimento, II, Bologna 1950, pp. 79-107; C. Dionisotti, Appunti su Leone Ebreo, in Italia medioevale e umanistica ...
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PAVINI, Giovanni Francesco
Matteo Melchiorre
– Nacque a Padova intorno al 1424, uno dei quattro figli (gli altri furono Pietro, Alvise e Bartolomeo) del lanaiolo padovano Giacomo Pavino «a Cartis». [...] I giuristi trentini e i processi contro gli ebrei, in Il principe vescovo Johannes Hinderbach (1465-1486) fra tardo Medioevo e Umanesimo, Atti del Convegno, Trento... 1989, a cura di I. Rogger - M. Bellabarba, Bologna 1992, pp. 396-399, 405-406, 430 ...
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FIGLIUCCI, Felice (in religione Alessio)
Dario Busolini
Nacque a Siena il 4 maggio 1518 da Francesco di nobile famiglia.
Fu avviato presto agli studi, in previsione di una brillante carriera ecclesiastica. [...] in La città di vita, I(1946), pp. 89-94; L. von Pastor, Storia dei papi, VIII,Roma 1951, p. 133; E. Garin, L'umanesimo italiano,Bari 1952, pp. 214 s., 220; L. Ponnelle-L. Bordet, St. Philippe Néri et la société romaine de son temps (1515-1595), Paris ...
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CASTELLANI, Giulio
Charles B. Schmitt
Nacque a Faenza nel 1528 da Sebastiano e Lucrezia Bongarzoni. Discendeva da una famiglia dell'antica nobiltà faentina che faceva parte del Consiglio cittadino. [...] sull'aristotelismo padovano dal sec. XIV al XVI, Firenze 1958, pp. 383-86; G. Saitta, Il pensiero italiano nell'Umanesimo e nel Rinascimento, Firenze 1961, II, pp. 380-86; Giovanni di Napoli, L'immortalità dell'anima nel Rinascimento, Torino 1963 ...
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CREMA, Antonio da
Gabriele Nori
Nacque a Mantova nel 1435 da Gabriele che era stato creato conte palatino, come testimonia il D'Arco, subito dopo il suo ritorno (1458) dalla corte imperiale, dove era [...] in quel triangolo della pianura padana compresa tra Mantova, Padova e Venezia, che stava allora conoscendo i primi sviluppi di umanesimo archeologico, triangolo in cui egli visse a lungo, soprattutto dopo la sua nomina a podestà di Sermide nel 1481 ...
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GIOVIO, Giulio (Giovan Giulio)
Simona Foà
Nacque intorno al 1510, a Como, da Benedetto, fratello di Paolo, storico e vescovo di Nocera, e da Maria Raimondi. In una lettera il padre lo indica come quarto [...] n.s., LXV (1983), pp. 127-132; Id., Profilo di G. G., in Miscellanea di studi in onore di Vittore Branca, III, Umanesimo e Rinascimento a Firenze e Venezia, Firenze 1983, pp. 749-770; T.C. Price Zimmermann, Paolo Giovio. The historian and the crisis ...
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DOMINICI, Domenico (Domenico de' Domenichi)
Heribert Smolinsky
Nacque il 15 luglio 1416 a Venezia in una famiglia di origine bresciana, da Piero e da Cristina Seguro di Zante. A probabile che, dopo la [...] umanistici, ma sono ancora tanto ricche di elementi medievali da non potersi annoverare nella retorica dell'umanesimo.
Il D. ebbe rapporti personali ed epistolari con numerosi unianisti: Francesco Barbaro, Zaccaria Barbaro, Gianfrancesco Poggio ...
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ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] aristotelici della dottrina cattolica e sostenere invece "la identificazione della nuova linea culturale incentrata sull'umanesimo e sul neoplatonismo con il cattolicesimo" (Badaloni). Sulla linea umanistica viene rivendicata anche la continuità ...
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GORITZ (Küritz), Johann, detto Coricio
Massimo Ceresa
Originario della diocesi di Treviri, in una località dell'attuale Lussemburgo, nacque in data non nota nella seconda metà del XV secolo; studiò [...] su temi comuni finì per isterilire il messaggio del gruppo, anche prima che il sacco di Roma desse un colpo definitivo all'umanesimo romano. Già Paolo Giovio negli stessi Coryciana, pur lodando il G. e l'Arsilli, parla della molestia dei troppi poeti ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...