ALGAROTTI (Algarotto), Vittorio (Vittore)
Emanule D. Vitali
Appartenente a nobile e ricca famiglia, nacque a Verona nel 1553 circa da Vincenzo. Il 7 giugno 1577 entrò a far parte del collegio dei medici [...] delle eminenti personalità scientifiche, che fiorirono nella Verona rinascimentale e che si formarono nello spirito dell'Umanesimo, l'A. può essere tuttavia annoverato fra quanti, sensibili alle innovate concezioni biologico-mediche, contribuirono al ...
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Architetta e urbanista (Sheffield 1928 - Londra 1993), lavorò sempre in collaborazione con il marito Peter Denham (Stockton-on-Tees 1923 - Londra 1993). Protagonisti della cultura londinese degli anni [...] i fondatori del Team 10 (1956). Esponenti del brutalismo inglese, gli S. orientarono la loro attività verso un "nuovo umanesimo" architettonico-urbanistico (la open city), attento ai problemi teorici relativi al disegno e al rapporto tra tecnologia e ...
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Scrittore religioso svizzero (Zurigo 1741 - ivi 1801). Il suo pensiero fa centro nella visione di Cristo, vincitore della morte e del fato, nel quale l'umanità, compendio del creato, celebra la sua unione [...] , per cercarvi la loro conciliazione, le tre tendenze fondamentali dell'epoca: religiosità pietistica, attivismo etico e umanesimo platonico-cristiano, insieme all'ottimismo della Aufklärung, pur avversata da L. come razionalistica e atea.
Vita ...
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Umanista (n. Napoli 1345 - m. dopo il 1400). Segretario del cardinale Giacomo Orsini ad Avignone (1375), fu poi a Roma (1378), a Napoli (1379-80) come segretario della regina Giovanna I, e di nuovo ad [...] in contatto con un gruppo di letterati francesi. In un ambiente intriso di motivi classici proprî del primo umanesimo elaborò, sul modello petrarchesco, numerose epistole metriche in esametri (inedite, conservate in un manoscritto della Biblioteca ...
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Filosofo italiano (Belgirate, Novara, 1915 - ivi 2008), prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Perugia (1962-63) e quindi (dal 1964) di storia della filosofia nell'univ. di Roma. Studioso dell'esistenzialismo, [...] strutture del discorso situato (Discorso e situazione, 1961). Altre opere: Rosmini postumo (1961); Umanesimo programmatico (1966); Plotino e la genesi dell'umanesimo interiore (1970); Il paradosso di Icaro. La dialettica del bisogno e del desiderio ...
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Regista cinematografico (Brookline, Massachusetts, 1896 - Los Angeles 1975). Eroe pluridecorato nell'aviazione durante la prima guerra mondiale, si accostò al cinema come attore; esordì nella regia con [...] al miglior film. Nei suoi film, che spaziano in generi diversi, l'energia dell'azione si accompagna spesso a un convinto umanesimo; si ricordano: The public enemy (1931); A star is born (1937); Nothing sacred (1937); Beau Geste (1939); The ox-Bow ...
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Critico ungherese (Margitta 1878 - Budapest 1961); prof. all'univ. di Budapest (dal 1923 al 1948). Ha scritto: Ady s a legújabb magyar lyra ("Ady e la lirica ungherese più recente", 1909); Aranytól Adyig [...] ", 1928); A magyar irodalmi műveltség kezdetei ("Inizî della cultura letteraria ungherese", 1931); Magyar humanizmus ("Umanesimo ungherese", 1935); Rendszeres magyar verstan ("Metrica sistematica ungherese", 1951); A reformáció jegyében ("Nel segno ...
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Filologo e linguista tedesco (Königsberg 1859 - Berlino 1936). Insegnò all'univ. di Halle per quasi un ventennio, studiò la lingua dell'età del Minnesang (Reinmar der Alte und Walter von der Vogelweide, [...] formazione dello spirito germanico dalla fine del Medioevo alla Rinascenza (fondamentale lo studio Reformation, Renaissance, Humanismus, 1918). Pubblicò il carteggio di Cola di Rienzo e illustrò l'influenza del Petrarca sull'umanesimo in Germania. ...
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Famiglia nobile boema, il cui membro più antico noto è Mareš di Újezd (sec. 14º), l'ultimogenito del quale, Mikuláš (m. 1435), acquistò il castello di Lobkovice (presso Praga), da cui la famiglia trasse [...] distinsero in particolare: Bohuslav (1460-1510), che studiò a Bologna e a Ferrara e fu uno dei maggiori rappresentanti dell'umanesimo in Boemia; Jiří (1551-1607) che, avendo cospirato contro Rodolfo II, fu processato e imprigionato e invano la curia ...
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Teologo (Colonia 1888 - ivi 1967). Rilevante coscienza critica del cattolicesimo tedesco (Der Weg aus dem Ghetto, 1956), è stato prof. di teologia cattolica nell'univ. di Colonia. Direttore della rivista [...] , 1938) e letterario (per primo in Germania si occupò di Paul Claudel). La raccolta dei suoi saggi teologici, pubblicati tra il 1928 e il 1958 (Et intra et extra. Theologische Aufsätze), rivela un umanesimo aperto e fiducioso nella forza del Vangelo. ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...