Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] E. Garin, Gli umanisti e la scienza, in Id., L’età nuova, Napoli 1969, pp. 449-75.
Ch. Trinkaus, L’Umanesimo italiano e la scienza del Rinascimento, in Letteratura e scienza nella storia della cultura italiana, Atti del IX Congresso dell’Associazione ...
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biologia Studio delle anomalie morfologiche e in particolare delle anomalie fetali (teratogenesi) che interessano il campo dell’ostetricia e dell’anatomia patologica, oltre che la zoologia generale. Tali [...] Aristotele, Cicerone, Plinio). Successivamente lo spirito di osservazione della natura, che in Italia si affermò nell’Umanesimo e nel Rinascimento, suggerì concetti naturalistici all’interpretazione dei fenomeni mostruosi. G.B. Morgagni ricercò la ...
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Il mondo classico nella odierna cultura di massa: oblio e riusi
Gianfranco Mosconi
Qual è il ruolo del mondo classico nella sensibilità e nell’immaginario comune dei contemporanei («contemporanei» in [...] come recupero consapevole di un modello da ritrovare (così negli umanisti, come, con tutt’altri intenti, nel «terzo umanesimo» di W. Jaeger); talora perfino quale veicolo di istanze rivoluzionarie, quando il «classico» fu usato in contrapposizione al ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] per dedicarsi alla saggistica, è rimasto una figura di primo piano nella l. danese; la sua ricerca di un moderno umanesimo abbraccia lo studio della filosofia classica (Seneca. Humanisten ved Neros hof, 1976; trad. it. Seneca, 1988) così come della ...
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Archeologia
Sabatino Moscati
sommario: 1. Premessa. 2. Definizione e delimitazione. 3. Dalla casualità al programma. 4. Criteri e metodi. 5. L'intervento della tecnica. 6. Archeologia e ambiente. 7. [...] archeologica dei mezzi e degli strumenti della tecnica moderna ne fa un caso più unico che raro di convergenza tra umanesimo e scienza in senso stretto. Infatti, se la metodologia e le risultanze dell'indagine attengono in senso lato all'ambito ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] al culto dei classici, uscì infatti, tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento, il precursore dell’Umanesimo, Albertino Mussato, insigne prosatore ma soprattutto poeta, che tentò di risuscitare nell’Ecerinis l’arte del Seneca tragico per ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] consapevolezza del significato e dei limiti del mondo medievale, ed è stato una forma nuova e originale di classicismo e di umanesimo in quanto ha compreso – e ha respinto – l’uso che il Medioevo aveva fatto dell’antichità. Dalla lingua alle arti e ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...] a sé ma una variante, in posizione intervocalica, dell’occlusiva velare sorda.
L’uso dell’h etimologica si diffuse largamente con l’Umanesimo nel 15° e 16° sec.; in Italia la reazione cominciò fin dal 16° e la regola della Crusca, di mantenere l’h ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] esitò a prendere la difesa di Maritain giudicando «eccessive alcune critiche fatte» nei confronti dell’autore di Umanesimo integrale, egli proponeva un modello di laico ‘collaboratore’ della gerarchia e totalmente sottomesso alle sue indicazioni. Non ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] Medioevo, dove assume però un significato nettamente religioso trovando una struttura istituzionale nell’organizzazione del sapere.
L’Umanesimo segna un recupero del significato mondano che la nozione di c., come formazione dell’uomo, possedeva nell ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...