GIUSTINIANI, Andreolo
Enrico Basso
Figlio di Niccolò e di Brancaleona Grimaldi, nacque nell'isola di Chio, allora dominio genovese, secondo alcune fonti nel 1385 e secondo altre nel 1392; in quest'ultimo [...] ad A. G., in Mélanges d'archéologie et d'histoire, XXXIX (1921-22), pp. 153-163; Id., Ultimi contributi alla storia degli umanisti, I, Traversariana, Città del Vaticano 1939, pp. 8, 15-21, 26-29; F. Babinger, Von Amurath zu Amurath vor und Nachspiel ...
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RUSTICI, Cencio
Massimiliano Albanese
RUSTICI (de' Rustici), Cencio (Cincius, Cinthius). - Nacque forse a Roma da nobile famiglia romana tra il 1380 e il 1390; il padre fu Paolo di Cencio, non conosciamo [...] , 2-5 marzo 1992), a cura di M. Chiabò et all., Roma 1992, pp. 24-26, 30-44; C. Bianca, Dopo Costanza: classici e umanisti, ibid., in part. pp. 86-89; A. Carlini, Sulla traduzione di Cencio de’ Rustici del ‘De virtute’ di ps.-Platone, in Scritti in ...
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BARATELLA, Antonio
Baccio Ziliotto
Nacque a Loreggia, nel Padovano, poco prima del 1385, da agiata famiglia. Il padre Zanino gli fece studiare forzatamente il diritto, ed egli esercitò senza troppo [...] dall'anno 1405 al 1412. Ma si trattenne spesso a Padova, ove, più che le scuole di diritto, frequentò quelle d'umanisti, scienziati e filosofi, quali Vittorino da Feltre, Gasparino Barzizza, Biagio Pelacani e Paolo Veneto. I suoi primi saggi poetici ...
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Schoppe (Scioppio), Kaspar
Paolo Carta
Nacque a Pappenberg (Oberpfalz) il 26 giugno 1576, in un’umile famiglia luterana. Studiò a Heidelberg e quindi ad Altdorf, dove ebbe per maestri Nicolaus Taurellus [...] Rittershusius. Questi lo introdusse allo studio del diritto e della cultura classica. Ospite e allievo di importanti umanisti europei, come Gioacchino Camerario e Hubert Giffen, S. diede presto prova della sua cultura filologica, pubblicando alcuni ...
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Predicatore e teologo (Firenze tra il 1439 e il 1445 - ivi 1499); servita (dal 1456, tranne il periodo 1471-85, in cui abbandonò, per motivi non chiari, il suo ordine), ebbe cariche nell'ordine, fra cui [...] provinciale per la Toscana (1497), e predicò in varie città, salendo in gran fama; frequentò il gruppo degli umanisti fiorentini attorno a Lorenzo il Magnifico. Oltre i sermoni (Quadragesimale de tempore; Quadragesimale de reditu peccatoris ad Deum ...
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Famiglia nobile, in origine di ministeriali alsaziani, cavalieri ereditarî dal 1540, suddivisa poi in varî rami: l'austriaco ebbe titolo baronale del S. Romano Impero (1676), poi comitale (1817), quello [...] si segnalarono nella Germania meridionale e nella Svizzera; Bartholomäus, combattivo abate-principe di Murbach (1447-76), amico di umanisti e mecenate; Georg (Kolmar 1390 circa - Basilea 1466), amico di E. S. Piccolomini (Pio II), canonico (1416 ...
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Figlia naturale (n. 1502 - m. 1575) del conte Ferdinando di Castellana, nel 1521 sposò Ascanio Colonna, da cui si separò nel 1535 per ritirarsi nel castello d'Ischia. Inutili risultarono i tentativi, tra [...] l'altro di s. Ignazio di Loyola, di ristabilire l'armonia tra i due coniugi. Si adoperò per la fortuna politica del figlio Marcantonio. Umanisti e poeti magnificarono la sua bellezza. Raffaello ne dipinse il ritratto, oggi al Louvre. ...
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Giornalista, critico, insegnante, verseggiatore che si leva talvolta sino alla vera poesia, fu ingegno versatile, il quale nella diversità un po' slegata e capricciosa della sua opera, mostra un'eleganza [...] e una finezza temperate di buon senso che fanno pensare all'arte di alcuni tra i nostri più arguti umanisti. Nacque nel 1840 a Corropoli (Teramo), dove il padre, oriundo di Romagna, esercitava la medicina. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove si ...
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Sanudo, Marin
Andrea Matucci
Detto il Giovane per distinguerlo dal suo omonimo, operante nella prima metà del 14° secolo. Nacque nel 1466 a Venezia da un’antica famiglia del patriziato veneto e, anche [...] anni, ebbe la possibilità di frequentare le migliori scuole del tempo, e di diventare allievo di tutti i grandi umanisti che davano lustro alla città lagunare, da Giorgio Merula a Leonardo Giustinian a Ermolao Barbaro. Già a quindici anni componeva ...
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Musicista (Roma 1550 circa - ivi 1602). A Roma allestì musiche per solennità quadragesimali dell'Arciconfraternita del Crocifisso a S. Marcello (1578-1584), caratterizzate da uno spirito umanistico in [...] del tempo. Nel 1589 a Firenze, nominato intendente delle arti presso i Medici, si trovò a lavorare, in mezzo agli umanisti, poeti, musicisti della Camerata fiorentina, agli intermedî per le nozze di Ferdinando de' Medici e Cristina di Lorena; nel ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...