PARRASIO, Aulo Giano
Fausto GHISALBERTI
Umanista, nato il 28 dicembre 1470 a Cosenza, ivi morto nel 1522; rifoggiò classicamente il suo nome di Giovan Paolo Parisio. Dopo essersi erudito nel greco a [...] otto anni, e in questo periodo spiegò la sua maggiore attività filologica. Aprì una scuola, ebbe relazioni amichevoli con i principali umanisti, tra i quali il Calcondila, di cui sposò la figlia Teodora, occupò la cattedra di oratoria, e con il suo ...
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MARINEO, Luca (Lucio Marineo Siculo)
Pietro Verrua
Umanista italiano, che svolse la sua attività di maestro in Spagna: nacque a Vizzini (Catania) verso il 1460 e morì in Spagna non prima del 1533. Studiò [...] la scienza del linguaggio, Adria 1908; id., L'eloquenza di L. M. S., in Studi in onore di F. Flamini, Pisa 1915; id., Umanisti e altri "studiosi viri" it. e stranieri di qua e di là dalle Alpi e dal mare, Ginevra 1924 (Bibl. dell'Archivum Romanicum). ...
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Figlio di Uberto (v.), nacque verso il 1415. L'ultima notizia che di lui abbiamo risale alla fine del 1466. Studiò a Milano nel 1430 sotto Gasparino Barzizza; dal 1432 al '38 seguì a Ferrara i corsi di [...] e dopo la morte di re Alfonso (27 giugno 1458) si trasferì in Spagna, dove intraprese, primo tra gli umanisti, metodiche esplorazioni in quelle biblioteche traendone una preziosa suppellettile, che nel ritorno, verso la primavera del 1465, gli fu ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poesia latina del Quattrocento, fiorita all’insegna del recupero dei poeti classici, [...] ’adesione o del rifiuto, accanto e al pari degli esponenti antichi del genere.
L’epigramma è molto coltivato da tutti gli umanisti per la sua virtù di forma versatile aperta a contenuti e caratteri vari da convogliare nei moduli di volta in volta più ...
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BEROALDO, Filippo, senior
Myron Gilmore
Nacque da nobile famiglia il 7 nov. 1453 in Bologna. La madre, Giovanna Casto, provvide alla sua educazione, essendo morto il padre quando il B. aveva soltanto [...] di editore di testi e all'entusiasmo col quale promosse la causa della letteratura greca e latina. Un'intera generazionedi umanisti in Francia. Germania e Italia attesta l'importanza della. sua opera.
Fonti e Bibl.: P. O. Kristeller, Iter Italicum, I ...
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Gilbert, Felix
Marco Geuna
Storico dell’età moderna e contemporanea, e in particolare del pensiero politico e storico del Rinascimento, nacque il 21 maggio 1905 a Baden Baden da una famiglia di origini [...] letterario» (Machiavelli e il suo tempo, 1964, 1977, p. 193), dall’altro, confutò consapevolmente le principali tesi degli umanisti, muovendo dai nuovi e radicali assunti di fondo del suo pensiero, che G. presenta sulla scorta di Meinecke, ricorrendo ...
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SAMBUCO, Giovanni (Zsámbok János; Johannes Sambuctus)
Arturo Castiglioni
Medico e letterato ungherese, nato a Trnava (Slovacchia) nel 1531, ivi morto nel 1584. Studiò dapprima a Wittenberg, Ingolstadt, [...] titolo di storiografo di Massimiliano II e nel 1567 quello di medico di corte. Fu uno dei più celebri medici e umanisti del suo tempo, certo il più noto fra gli studiosi ungheresi che frequentarono le università italiane. La sua opera più importante ...
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ANTONIO da Rho
Riccardo Fubini
Frate minorita e umanista. Nato verso il 1398, di umile origine campagnola, entrò a diciotto anni nell'Ordine francescano, per sottrarsi, come egli accenna in uno scritto [...] umanistici (A. era strettamente legato a P. C. Decembrio) e dell'intento di allontanare la forte e invadente personalità dell'umanista siciliano. È pure in contatto con L. Valla, durante la permanenza di questo a Milano, è al corrente delle sue ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] Halle dal 1693 al 1707, introdusse il termine Medioevo, che è poi rimasto proprio di quella ‘età di mezzo’, di cui gli umanisti italiani avevano elaborato l’idea come spazio storico fra l’età antica e la moderna. Il Keller fissò, anzi, lo schema poi ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] diffuse per la seconda volta la notizia della morte del Guarini. Siamo nel luglio, e ancora una volta il Panormita elogiò l'umanista veronese e invitò l'Aurispa a comporne l'elogio funebre. Si seppe a breve che la notizia era priva di fondamento, e ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...