BORGHI (Borgo), Tobia (del)
Augusto Vasina
Nacque a Verona, probabilmente nel secondo decennio del sec. XV, da Battista. Assai scarsi sono i dati biografici. Le fonti lo ricordano la prima volta nel [...] ss.; F. Ferri, L'autore del Liber Isottaeus, Rimini 1912, pp. 8 s., 25 s., 35 s., 97 s.; C. Perpolli, L'actio Panthea e l'uman. veronese, in Atti e Mem. dell'Acc. di Agric. di Verona, XVI (1915), pp. 8, 87-89; F. Ferri, Il testo definitivo del "Liber ...
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BEMBO, Bonifacio
Armando Balduino
Di famiglia di origine cremonese, visse nella seconda metà del sec. XV; di lui ignoriamo qualsiasi altro dato: l'anno esatto della nascita e i modi e i tempi della [...] , avevano intanto allargato la cerchia delle sue amicizie e gli avevano guadagnato la stima e l'ammirazione di vari umanisti, specialmente veneziani (quella, per es., di Gasparino Borro e della poetessa Cassandra Fedele, che lo invitò calorosamente a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] e annienta proprio quella libertà di immaginare su cui si fonda la poesia. E con sarcasmo irrise la moderna «scienza dell’animo umano», che per poco «non s’espone con angoli e cerchi, e non si tratta per computi e formole numerali» (Discorso di un ...
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BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] e valutare la sua opera letteraria. Anche alla base di tale opera c'è la convinzione, comune a tutti i grandi umanisti della prima metà del Quattrocento, che la cultura, e in particolare la cultura letteraria, debba essere perseguita non come fine a ...
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BANDINI, Domenico (Domenico di Bandino)
A. Teresa Hankey
Nacque ad Arezzo verso il 1335, da Bandino e da Nuta Bianchi. La famiglia apparteneva al ceto mercantile, ma il padre, che non deve essere confuso [...] trivio e nella legge civile sotto la guida di maestro Goro, ad Arezzo e forse anche a Siena. Pare che, come altri umanisti, fosse iniziato alla carriera notarile, ma risulta che già nel 1364 si era dedicato all'insegnamento.
Agli anni tra il 1364 e ...
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Umanista (Diano, Lucania, 1428 circa - Roma 1498). Erudito ed appassionato cultore dell'antichità classica, insegnò alla Sapienza e fu il fulcro dell'Accademia romana, cenacolo di letterati entusiasticamente [...] in una congiura contro Paolo II e accusato di eresia e attività sovversiva. Rinchiuso in Castel Sant'Angelo con altri umanisti, fu processato, torturato e liberato solo un anno dopo. L. riprese l'insegnamento alla Sapienza dal 1473 (ma forse già ...
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RETORICA
Marc Fumaroli
(XXIX, p. 151)
Scomparsa nel corso del 20° secolo dall'insegnamento secondario europeo, la r. negli anni Settanta appariva destinata ad accontentarsi di una breve rubrica bibliografica [...] sopporta che si speculi contro di essa, ma non tollera che si pensi a darle una forma, sia pure una forma umana. La sua doxa presuppone un'antitesi fra spontaneità soggettiva e costrizione, che rende incomprensibile il binomio arte-natura sul quale ...
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COCCIO, Marcantonio, detto Marcantonio Sabellico
Francesco Tateo
Nacque intorno al 1436 a Vicovaro in Sabina, allora sotto il dominio degli Orsini.
Il C. interpreterà il nome del luogo natale come "Varronis [...] fra il 1470 e il '71 e, ancor prima, di Pomponio Leto, al quale si deve il completamento della sua formazione di umanista.
Nel primo periodo della sua permanenza romana il C. compose un gran numero di carmi, che poi distrusse quasi completamente; a ...
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PALEOTTI, Camillo
Irene Iarocci
PALEOTTI, Camillo. – Nacque probabilmente nel 1482 da Vincenzo, giurista, e da Dorotea Foscherari, sposata da Vincenzo in seconde nozze dopo la morte della prima moglie [...] del tempo, tra gli altri Pietro Bembo e Iacopo Sadoleto. Camillo poté in questo modo stringere importanti legami con gli umanisti presenti a Roma e inserirsi tra loro. Agli inizi del 1513 era già ben conosciuto negli ambienti letterari dell’Urbe ...
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Scrittore tedesco (n. forse Norimberga 1469 - m. Colonia 1522 o 1523). Ebreo di nascita, si fece battezzare (1505) a Colonia, dove visse a lungo. Compose una serie di scritti accanitamente antisemitici [...] , cui presero parte, a favore di P., i domenicani di Colonia e, a favore di Reuchlin, i più accreditati umanisti; particolarmente violento fu lo scherno di cui fu fatto segno P. nelle Epistolae obscurorum virorum (1515-17), scritte nell'ambiente ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...