MILELLI, Domenico
UmbertoBosco
Poeta, nato a Catanzaro l'11 febbraio 1841, morto a Palermo nella notte tra il 22 e il 23 dicembre 1905. Combattente garibaldino al Volturno e a Digione; insegnante, [...] giornalista, critico, traduttore, il M. vagabondò per tutta Italia, sempre scontento, sempre in lotta con qualcuno: finì con l'adattarsi in umili occupazioni a Catania e poi a Palermo. Non poté mai severamente ...
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MAURO, Domenico
UmbertoBosco
Poeta e patriota, nato a S. Demetrio Corone (Cosenza) il 13 gennaio 1812, morto a Firenze il 17 gennaio 1873. Prese attivissima parte ai moti del 1848 a Napoli e in Calabria; [...] esule successivamente nelle Isole Ionie, a Roma - dove nel 1849 partecipò alla difesa della repubblica - e in Piemonte, fu condannato a morte in contumacia (4 febbraio 1853); seguì Garibaldi a Marsala. ...
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GIULIANI, Giambattista
UmbertoBOSCO
Letterato, nato a Canelli (Asti) il 4 giugno 1818, morto l'11 gennaio 1884 a Firenze, dove dal 1860 copriva la cattedra dantesca presso l'Istituto superiore. Aveva [...] cambiato in Giambattista il suo nome Iacopo entrando tra i somaschi.
Di scarso pregio sono le edizioni da lui procurate della Vita Nuova e del Canzoniere (Firenze 1863), del Convito (ivi 1874-75), delle ...
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RICCARDO da Venosa
UmbertoBosco
Autore di un poemetto drammatico, o commedia elegiaca, Liber de Paulino et Polla, composto tra il 1230 e il 1233, per divertire Federico II, al quale fu offerto. R. [...] nacque a Venosa ai primi del secolo; fu giudice ad contractus; abbiamo ricordo di lui in due documenti, del 1255 e del 1267; forse fu bandito nel 1278 dall'Angiò come partigiano degli Svevi, se pure a ...
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GALILEI, Virginia (suor Maria Celeste)
UmbertoBOSCO
Figlia primogenita di Galileo, nacque a Padova il 13 agosto 1600; monaca dal 4 ottobre 1616 in S. Matteo in Arcetri, vi morì il 2 aprile 1634. Ci [...] restano di lei 124 lettere al padre, di cui era la prediletta; esse abbracciano il decennio 1623-1633. Suor Maria Celeste, credente senza superstizione, sempre preoccupata di star vicina spiritualmente ...
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MICHIELI, Andrea, detto Squarzola o Strazzola
UmbertoBosco
Rimatore veneziano, nato intorno alla metà del sec. XV, morto sulla fine del 1510. Quando dimentica i guai che la vita scioperata gli procura [...] e che gli suggeriscono note di desolata malinconia, il M. è abile autore di rime burlesche e satiriche. Il suo canzoniere, che comprende in 567 tra sonetti e strambotti quasi tutta la sua produzione, è ...
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GORACCI, Luigi
UmbertoBosco
Letterato, nato a Foiano della Chiana (Arezzo) il 17 aprile 1808, morto a Laterina (Arezzo) il 9 marzo 1883. Compiuti gli studî nel seminario di Arezzo, tornò al suo paese, [...] canonico della collegiata e poi priore di S. Cecilia alla Pace, e vi insegnò a lungo. Nella quiete serena della sua vita, lavorò per un quarantennio a tradurre in armoniose ottave le Metamorfosi d'Ovidio, ...
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Capaneo
UmbertoBosco
. Uno dei " Sette contro Tebe ", cioè uno dei sei re greci che con Polinice assaltarono Tebe per scacciarne Eteocle, fratello di Polinice. Protagonista di un episodio dell'Inferno [...] 1907; E. Ciafardini, Due saggi danteschi, Napoli 1925, 36 ss.; F. Matarrese, Interpretazioni dantesche, Bari 1957, 281-297; U. Bosco, La " follia " di D. (1958), rist. in D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 55 ss. Cfr. inoltre le ‛ lecturae ' di ...
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Lamberti, Mosca de'
UmbertoBosco
Uomo politico fiorentino, tra i più autorevoli della prima metà del sec. XIII, appartenente alla potente famiglia ghibellina di cui alla voce precedente. Appare nella [...] dialogo con Mosca " che riconducono il pensiero nostro alla scena tra il poeta e Farinata ". Ma soprattutto è da osservare (U. Bosco, D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 176-196, spec. 194-195) che Farinata e Mosca hanno in comune il doppio duolo: il ...
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lebbra
Bruno Basile
UmbertoBosco
Nella forma lebbre, in If XXVII 95 Costantin chiese Silvestro / d'entro Siratti a guerir de la lebbre, dove designa la nota malattia. La forma è una variante arcaica [...] del più comune ‛ lebbra ' (che si trova nella forma trecentesca lebra come lectio facilior in qualche codice: cfr. Petrocchi, ad l.), la quale è da imputare, forse, più che a necessità di rima, al fatto ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...