Università
Eusebio Ciccotti
L'insegnamento della disciplina del cinema
L'introduzione dello studio del cinema in ambito universitario fu oggetto di riflessione, tra i primi, di G.-Michel Coissac che [...] Covi (dal 1945 padre gesuita), dirigente dell'Azione cattolica e tra i fondatori del cineforum di Padova.
Il cinema entrò nell'u. Magistero di Roma i corsi liberi di filmologia. Furono chiamati a tenere delle lezioni Umberto Barbaro, Pasinetti, ...
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Scrittore, teorico del cinema, soggettista e regista cinematografico italiano (Acireale 1902 - Roma 1959); insegnante al Centro sperimentale di cinematografia dal 1936 al 1943, ne fu commissario dal 1944 [...] dei saggi di B. Balász e di R. Arnheim. Tra le sue sceneggiature: La peccatrice (1940); Via delle cinque lune (1941); Caccia tragica (1947). Postumi i voll.: Il film e il risarcimento marxista dell'arte (1960) e Servitù e grandezza del cinema (1962). ...
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Attore italiano (Livorno 1900 - Roma 1979); figlio d'arte, sulle scene fin da bambino. Secondo brillante con A. Falconi, entrò poi in formazione con G. Rissone e V. De Sica e passò nella Za-Bum di M. Mattoli. [...] Sica-Rissone, infine formò una compagnia propria. Per la dinamica recitazione e l'elegante comicità è da considerare tra i migliori attori brillanti italiani. Ha partecipato anche a numerosi film: Due cuori felici (1932); Oggi sposi (1934); Un mare ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] Oudart (1969), per il quale esso ha un effetto straniante, spezza i codici della rappresentazione, ricorda che si è davanti a uno schermo: mostrare una vocazione realistica sul piano narrativo. Umberto Barbaro individua un antenato del Neorealismo in ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] non furono attori, pur fornendo prove altissime di recitazione, come il Carlo Battisti interprete dell'Umberto D. (1952) di Vittorio De Sica scritto da Cesare Zavattini, o i protagonisti di Nanook of the North (1922; Nanouk o Nanuk l'eschimese) e di ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] di un discorso sull'industria culturale, mirato com'era sul solo cinema muto. E mentre Umberto Barbaro, reduce da esperienze avanguardiste, traduceva Balázs e Vsevolod I. Pudovkin, Luigi Chiarini ‒ con Barbaro figura di spicco del panorama critico e ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] anche alla sua diffusione e salvaguardia. Gli anni Trenta e i primi anni Quaranta furono caratterizzati da una generale tendenza verso una di una eterogenea triade costituita dal teorico marxista Umberto Barbaro, dal filosofo Galvano della Volpe, e ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] . Già si chiude la canzone dei caprai, che la Musa dorica ispira su i flauti dispari 'a cui la cera diede l'odor del miele'. E Batto le lingue dei belligeranti. Ladri di biciclette (1948) e Umberto D. (1952) di Vittorio De Sica rispecchiarono la Roma ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] le basi di una nuova cinematografia vi furono, da un lato, i ponderati richiami di Mario Alicata e Giuseppe De Santis, sempre su Bernari e R. Bilenchi); fu quasi contemporaneamente ripreso da Umberto Barbaro, che lo usò anche in una sua Prefazione a ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] dalle parole alle frasi, dai suoni alle parole.
Umberto Eco intervenne nel dibattito (1968) proponendo di distinguere Collins sul musical (1979) ha trovato in Francia e in Italia i suoi maggiori interpreti.
Jacques Aumont (1983) e André Gardies (1984 ...
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umberta
umbèrta s. f. [der. del nome di Umberto I di Savoia, che portava i capelli così pettinati]. – Solo nella locuz. avv. e agg. all’umberta, con cui è stato a lungo definito un tipo di acconciatura maschile dai capelli tagliati corti alla...
inflazione da avidità (inflazione dovuta all’avidità) loc. s.le f. In senso polemico, situazione nella quale le aziende sfrutterebbero l'inflazione aumentando in modo spropositato i prezzi in modo da andare oltre la copertura dell'aumento dei...