Finanziere ungherese naturalizzato statunitense (n. Budapest 1930). Nato da un'agiata famiglia ebrea ungherese, fu costretto dalle persecuzioni naziste a emigrare a Londra, dove studiò filosofia presso [...] la London school of economics sotto la guida di K. Popper. Trasferitosi nel 1956 negli USA, ha lavorato come analista di titoli finanziarî, fondando, nel 1969, la società finanziaria Quantum Fund. Dotato ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1950 - ivi 2016). Tra i maggiori rappresentanti della letteratura magiara contemporanea, ha sempre prediletto uno stile colto e ricco di raffinate sottigliezze linguistiche, [...] costruzione del nulla (1992). Con il romanzo Harmonia caelestis (2001; trad. it. 2003), che gli è valso il premio ungherese per la letteratura e il premio Sándor Márai, ha raggiunto un notevole successo internazionale. Sulla scorta di questo romanzo ...
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Chimico ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1927 - Los Angeles 2017). Fu insignito del premio Nobel per la chimica nel 1994, per i suoi studi che hanno condotto all'identificazione di importanti [...] del dipartimento di chimica organica e direttore associato dell'Istituto centrale di ricerca dell'Accademia delle scienze ungherese, è espatriato nel 1956 durante la repressione sovietica. Trasferitosi negli USA, dopo aver svolto attività di ricerca ...
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Pittore ungherese (Rézbánya 1856 - Budapest 1906). Studiò a Parigi. Tornato in patria dipinse con brio varî quadri di genere e una serie di paesaggi. ...
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Filosofo ungherese (Budapest 1885 - ivi 1971). Fu uno dei principali esponenti del marxismo del Novecento. In Storia e coscienza di classe (1923) sottolineò il profondo nesso tra G.W.F. Hegel e K. Marx [...] che lo avvicinò al marxismo. Tornato in Ungheria e iscrittosi al partito comunista, partecipò nel 1919 alla repubblica sovietica ungherese di B. Kun, come commissario del popolo all'istruzione. Emigrò quindi in Austria e in Russia; di qui tornò ...
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Architetto ungherese (Budapest 1855 - Zurigo 1928); studiò in patria, a Berlino e in Italia; fu uno dei più notevoli esponenti dell'eclettismo architettonico del 19º sec. in Ungheria. ...
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Pittore ungherese (Pest 1869 - Londra 1937) naturalizzato inglese. Studiò a Budapest, a Monaco e a Parigi con J. Lefebvre. Fu brillante ritrattista, apprezzato dall'aristocrazia inglese e francese. ...
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Ecclesiastico ungherese (Zalalövő, Zala, 1910 - Esztergom 1986); sacerdote (1934), amministratore apostolico di Veszprém (1972-74) e poi di Esztergom (1974-76), dal 1976 arcivescovo di Esztergom e cardinale. ...
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Musicista ungherese (Budapest 1907 - Bruxelles 1998). Allievo di J. Hubay e Z. Kodály, svolse attività di concertista di violino in Europa e in America, soprattutto eseguendo musica contemporanea. ...
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Scrittore ungherese (Temesvár 1435 - Buda 1504). Francescano, difese nelle sue prediche (Stellarium, Pomerium), la religiosità medievale e le tradizioni ascetiche contro lo spirito liberale del Rinascimento. ...
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ungherese
ungherése agg. e s. m. e f. – 1. Dell’Ungheria, stato e territorio dell’Europa centro-orientale: la Repubblica u.; il popolo u., la popolazione u., e, come sost., cittadino, abitante dell’Ungheria: un U., gli U., mio fratello ha...
orbanizzare v. tr. Conformare ai modelli, alle proposte e alle scelte del politico ungherese Viktor Orbán || orbanizzarsi v intr. pron. Conformarsi alla linea politica e ai comportamenti del politico ungherese Viktor Orbán. ♦ Matteo Renzi bolla...