FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] sempre più difficile l'autonomia politica delpaese e la sua neutralità, continuamente unificazione amministrativa italiana. Guida alla mostra, Firenze 1965, pp. 1226; G. Mori, L'industria del ferro in Toscana dalla Restaurazione alla fine del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] «attaccabrighe» – e degli effetti perversi della stessa unificazione. Napoli, «odiosissima città», appare specchio della «miseria tra le classi. E la cognizione delle gravi condizioni delPaese lo induce a una prima requisitoria contro il capitalismo, ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] allora su tutte le associazioni democratiche e operaie delpaese.
Nel novembre lo troviamo a Pisa chiamato da L. Castellazzo la via risolutiva in un ardito tentativo d'unificazione di tutte le associazioni democratiche e operaie italiane sotto il ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] generale sulla situazione economica delpaese nel 1961 presentata da Ugo La Malfa nella primavera del 1962. Attiva fu la prassi delle audizioni conoscitive. Contrastò poi il processo di unificazione socialista che portò alla fusione tra il PSI e il ...
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CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] 1897 presidente della giunta governativa per le operazioni di unificazione dei debiti delle province e dei comuni della Sicilia lo legavano le preoccupazioni per la sorte internazionale delpaese.
Al Senato, dove era membro della commissione ...
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DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] una politica di epurazione del vecchio apparato burocratico. Obiettivi principali furono l'unificazione e centralizzazione dei poteri della scuola, che era ormai all'ordine del giorno del regime e delpaese. Come segno dei tempi viene citato il fatto ...
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CINGOLANI, Mario
Alessandro Albertazzi
Nacque a Roma il 2 ag. 1883 da Pollione e da Giuseppa Deserti. Laureatosi nell'università di Roma in chimica, intraprese in questo campo un'apprezzata attività [...] a svolgere la relazione sulla "situazione politica delPaese e i limiti della collaborazione parlamentare", che era Storia del Partito popolare italiano, Napoli 1971, ad Indicem; R. Ruffilli, La questione regionale dall'unificazione alla dittatura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] a Giuseppe Bruni (senza data, ma del giugno 1915):
Oggi che anche il nostro paese partecipa alla guerra io pensavo che tali divergenze .
Enriques sostenne la via verso una concreta unificazionedel sapere su basi scientifiche, nella quale risultava ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] del D., fu una singolare figura di erudito; pubblicò un Saggio di lessilogia italiana (Lecce 1871), inserendosi nel dibattito sul problema della lingua successivo all'unificazione a suo avviso i veri problemi delpaese. Indicò il momento degli avanzi ...
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ELLERO, Pietro
Cristina Vano
Nacque a Cordenons (presso Pordenone), nel Lombardo-Veneto austriaco, l'8 ott. 1833 da Sebastiano e da Anna Poletti. La famiglia, friulana e cattolica, le cui origini secentesche [...] appassionata partecipazione agli ideali risorgimentali dell'unificazione nazionale e che raccoglieva "verità spiacevoli di critico vigile e schietto della politica e del sistema istituzionale delpaese, non mancò di pronunciare "verità scottanti con ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
eurofobico
s. m. e agg. Chi o che manifesta timore e contrarietà nei confronti del processo di unificazione europea. ◆ Il ministro [Renato] Ruggiero, con una foga più politica che diplomatica, ha preso di petto gli euroscettici italiani. Che...