BUFFOLI, Luigi
Bruno Anatra
Figlio di Francesco e di Santina Scalvi, nacque a Chiari (Brescia) il 20 ag. 1850. Ancor giovane, in seguito a rovesci economici, emigrava a Milano. Qui fu impiegato presso [...] fatto che tale sistema non fu da noi applicato neppure una volta" (La cooperazione...).
Facendo perno sull'Associazione generale degli impiegati di della Lega sin dalla fondazione, fautore della "unionedi tutte le classi nella cooperazione": il B. ...
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GIAMBELLI, Giovanni Zeno
Luca Dell'Aglio
Nacque a Verona il 29 giugno 1876 da Carlo e Luigia Lovagetti. Laureatosi all'Università di Torino, come allievo di C. Segre, dal 1904 fu assistente di geometria [...] per esempio, dedicato in occasione della morte sul Bollettino dell'Unione matematica italiana, né sulle altre maggiori riviste matematiche italiane. Difatto, come è stato di recente affermato, "Giambelli non fu dimenticato, fu rimosso" (A. Brigaglia ...
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Šklovskij, Viktor Borisovič
Daniele Dottorini
Critico letterario, teorico del cinema e sceneggiatore russo, nato a San Pietroburgo il 24 gennaio 1893 e morto a Mosca l'8 dicembre 1984. Š. fu uno dei [...] scritti di Š. sul cinema non costituiscono comunque una teoria sistematica, ma sono difatto un tentativo di penetrare di là della ricostruzione storica, emerge la volontà di ricordare il fermento creativo degli anni Venti in Unione Sovietica, di cui ...
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BUROLO, Marc'Antonio Ceveris conte di
Angela Dillon Bussi
Nato a Torino da Carlo Filippo e da Giulia Beccaria il 2 marzo 1678, primo di otto figli, seguì la carriera paterna di pubblico funzionario. [...] , il B. non aveva avuto prole. Aveva allevato e tenuto come figlio il pupillo, vassallo Carlo Michelangelo Lodi, con cui aveva fatto "una sola famiglia con unionedi redditi a totale e reciproca soddisfazione". Dopo avergli donato parte del feudo ...
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BORGHESE, Paolo
Francesco Malgeri
Nacque a Roma il 13 sett. 1844. Figlio primogenito di Marcantonio e di Teresa de La Rochefoucauld, alla morte del padre assunse il titolo di principe Borghese, dando [...] da altre forze politiche.
Conclusesi con un nulla difatto le riunioni in casa Campello, il B. assunse indirizzi del programma urbanistico dell'Unione romana sono bene esemplificati in una sua circolare (pubbl. su Il Romano di Roma, 7 giugno 1877 ...
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GIACONI, Luisa
Rossella Certini
Nacque a Firenze il 18 giugno 1870 da Carlo e da Emma Guarducci. Di famiglia di origini nobili, ma non ricca, ebbe un'infanzia disagiata, costellata di rinunce e privazioni. [...] di D. Campana a cura di B. Binazzi, Firenze 1928) sono caratterizzate da una metrica abbastanza costante (costituita prevalentemente dall'unionedi che non considerava completo e degno di essere letto, il fatto che questi versi siano stati salvati ...
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GIANNONE, Carlo
Piero Doria
Nacque a Ischitella, sul Gargano, nel 1688, da Scipione e Lucrezia Micaglia. Fratello minore del più famoso Pietro, venne da questo chiamato a Napoli nel 1701. Avviato dapprima [...] di qualche anomalia cerebrale" (Caristia, p. 330), ma, soprattutto, perché egli considerò sempre l'unionedi Con la fuga di Pietro, egli divenne difatto il titolare delle di lui proprietà. Se, per un verso, la posizione radicale di Pietro lo poneva ...
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CARANDINI, Alfonso
Tiziano Ascari
Figlio naturale, poi legittimato, di Paolo Carandini e di una donna ignota, nacque, probabilmente a Modena, nel 1567. Non sappiamo nulla dei suoi anni giovanili. Verso [...] unione con gli Asburgo e aveva agito di conseguenza ottenendo grandi vantaggi. Concludeva dicendo che non cessava di pensava forse anche di preparare in certo modo un'eventuale sua defezione dalla lega francese, cosa che difatto avvenne l'anno ...
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EUTARICO
Herwig Wolfram
Figlio di Viderico, discendeva dal ramo visigoto della stirpe degli Amali. Il nonno, Berimundo, era forse il pronipote del re ostrogoto Ermanarico che, secondo Ammiano Marcellino [...] di cittadinanza romana e nel 519 ascese al consolato con il nome di Flavio Eutarico Ciligia (non è stata chiarita l'origine di questo cognome). Il fatto 'unionedi Matasunta con Germano I nacque, postumo, Germano II, nipote e ultimo discendente di E ...
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CAMERONI, Carlo
Sergio Cella
Nato a Treviglio il 28 ag. 1791 fu indirizzato allo studio della grammatica e della retorica dall'abate G. B. Crippa e successivamente ordinato sacerdote. Funse per dodici [...] i moti milanesi del '48, il C. esortò all'unione delle forze; nel luglio venne inviato come plenipotenziario del governo 29 settembre d'un fondo di 300.000 lire. Il C. ne divenne il vicepresidente e segretario, difatto l'unico amministratore. Ligio ...
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unione
unióne s. f. [dal lat. tardo unio -onis, der. di unus «uno»]. – 1. L’azione e l’operazione di unire, il fatto di unirsi o di essere uniti con uno o più altri individui, enti, oggetti, parti o elementi: l’u. tra l’una e l’altra riva...
trait d'union
trait d’union 〈trè d üni̯õ′〉 locuz. m., fr. (propr. «tratto di unione»). – 1. Lineetta, trattino d’unione, come segno usato sia nella scrittura a mano, sia in tipografia, nella scrittura a macchina e di qualsiasi altro tipo,...