Consumi
George Katona
di George Katona
Consumi
sommario: 1. Il mutato ruolo del consumatore. 2. Dati statistici: a) ripartizione del PNL e delle spese dei consumatori; b) le spese discrezionali; c) [...] più o meno i quarant'anni. Se i figli vanno al college (negli Stati Uniti è il caso di più del 40% dei giovani compresi tra i 18 e i istruzione, per sé e per i propri figli, è divenuta centrale, e il progresso in questi campi è divenuto una parte ...
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Il processo o l’atto mediante cui i beni economici sono utilizzati e, nel caso di beni materiali, integralmente o parzialmente distrutti per appagare un bisogno ( c. di godimento) o per produrre nuovi beni ( c. produttivo o riproduttivo). Si dicono, in accezione particolare, c. improduttivi i c. che ... ...
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Giulia Nunziante
Scegliere cosa, quanto e quando acquistare
Il consumo è la somma delle spese per l'acquisto di beni (generi alimentari, vestiti, automobili) e servizi (cure mediche, affitto della casa). Le scelte di consumo dipendono da vari elementi, come il livello del guadagno attuale e futuro ... ...
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CONSUMI
Stefano Zamagni e Gerardo Ragone
Economia
di Stefano Zamagni
Introduzione
Definendo il consumo come l'atto economico mediante il quale i beni vengono distrutti per soddisfare bisogni oppure per produrre nuovi beni, si ha una prima distinzione importante tra il consumo realizzato nella ... ...
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(XI, p. 224; App. IV, I, p. 513)
Teoria del consumo. - In questi ultimi anni la ricerca teorica ed empirica sul c. ha fatto consistenti passi in avanti, anzitutto grazie alla sempre più ampia disponibilità di statistiche sui c. aggregati e su gruppi di beni, che hanno consentito confronti diretti con ... ...
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Teoria del consumo. - Il c. di una collettività viene usualmente definito come la parte del reddito nazionale non risparmiata.
Lo studio delle motivazioni che portano a consumare costituisce uno dei capitoli centrali della teoria economica da sempre, ma certamente alla trattazione fattane da J. M. Keynes ... ...
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Il consumo è, secondo la classica espressione dello Smith, il solo fine e oggetto di ogni produzione; esso sarebbe dunque l'atto conclusivo di tutto il processo economico, l'utilizzazione definitiva, cioè l'erogazione della ricchezza.
Si suole spesso distinguere tra consumo produttivo e consumo improduttivo, ... ...
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Economia internazionale
Enzo R. Grilli
Sommario: 1. Premessa. 2. Sviluppi istituzionali. 3. Cambiamenti strutturali. 4. Risultati e tendenze. 5. Eventi economici di maggiore importanza. 6. Il clima [...] componenti, sono passati infatti solo cinque anni. Nel contempo, l'Europa centrale ha abbandonato il sistema politico socialista e la Germania ha ritrovato la sua unità, perduta dopo la seconda guerra mondiale.
La reintegrazione di questi paesi nell ...
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Globalizzazione
Henri Bartoli
sommario: 1. Introduzione. 2. La globalizzazione: un processo a più dimensioni. 3. Gli attori della globalizzazione: a) le imprese e i gruppi multinazionali, attori primari [...] di condurre una politica autonoma è divenuta uno dei temi centrali di riflessione della Banca Mondiale, e l'Istituto di azioni e obbligazioni è passato dall'11,8 al 109,3% del PIL negli Stati Uniti, dal 12,5 al 90,8% in Germania e dall'1 al 118,4 ...
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Corporatismo
SStefano Gorini
di Stefano Gorini
SOMMARIO: 1. Concetti e tipologie di indagine. ▭ 2. L'indagine economica: creazione efficiente della ricchezza, competizione, cooperazione. ▭ 3. La cooperazione [...] della rendita', ossia l'ammontare di riduzione del PIL per unità di rendita acquisita. Nell'accettabile ipotesi che α(r) liberali a capitalismo avanzato vengono studiate a partire dal ruolo centrale che in esse svolgono non tanto i singoli individui ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] di commercio con la Svizzera e con gli Imperi Centrali.
Le limpide analisi meridionalistiche del D. si unirono figli, James, Etta e Lucia; con la moglie si recò negli Stati Uniti.
Fu un'esperienza culturale che influì molto sul suo modo di pensare e ...
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COLONIZZAZIONE E DECOLONIZZAZIONE
David K. Fieldhouse
Lawrence Rosen
Economia e politica
di David K. Fieldhouse
Introduzione
Lo Shorter Oxford dictionary definisce la colonizzazione come "l'azione [...] dell'Europa, dell'Africa, dell'Asia, dell'America centrale e meridionale hanno fatto parte di qualche impero molto tempo la virtuale divisione del mondo tra le potenze europee, gli Stati Uniti e il Giappone, pattuita dopo il 1880 circa (un po' come ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] celebrare ciò che le avvicina, le integra e le può tenere unite. Il legame sociale riposa su regole che ci diamo, che reggono beni e delle attività. Se, invece, la struttura centrale si occupa soltanto della tutela, allora la valorizzazione può ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] il Lozi o il Baganda: vengono definiti tribali perché le loro unità costitutive sono i clan e perché la loro tecnologia non è spagnoli nel XVI secolo, in Messico, nell'America centrale e meridionale e nei Caraibi non esistevano società contadine, ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] a tre fasi. Originariamente, vi è l'unità di uomo e natura. A questa unità succede, nella storia, la separazione dell'uomo dall del lavoro prende la forma di merce, che è il problema centrale nella teoria del valore di Marx, qui non esiste più. La ...
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Relazioni industriali
Gian Primo Cella
Tiziano Treu
sommario: 1. Le relazioni industriali: questioni teoriche e di definizione. 2. Il modello pluralista. 3. Il modello statalista. 4. Il modello partecipativo [...] alcune condizioni necessarie o tipiche per evolvere verso modelli partecipativi: movimento sindacale unito, forte controllo delle organizzazioni centrali (sindacati e imprenditori) sulla base, governi pro-labor e stabili, pubblica amministrazione ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...