Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] che – prima delle guerre giudaiche del 70 e del 135 d.C. – la popolazioneebraica dell’Impero fosse composta da circa 4 qualsiasi è entrato nella loro empia setta e si è unito alle loro assemblee incorrerà con quelli stessi nelle pene meritate ...
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Millenarismo
Luciano Pellicani
Millenarismo e utopismo
Il termine 'millenarismo' è stato coniato per designare la credenza, diffusasi fra le prime comunità cristiane, nell'imminente avvento del Regno [...] riformulazione della sequenza che avrebbe dischiuso al popoloebraico le porte del Regno di Dio in terra. Quasi rivoluzionaria e la coscienza borghese); b) tre tempi: l'unità originaria, la caduta dell'umanità nel mondo dell'alienazione e ...
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KANTORÓWICZ, ERNST HARTWIG
RRoberto Delle Donne
Nacque a Posen (oggi Poznań) da un'agiata famiglia di industriali ebrei il 3 maggio 1895. Nella città natale, allora capitale dell'omonima provincia prussiana, [...] ebraico o lo yiddish. Anche se era solito pronunciare il suo cognome alla polacca, K. restò estraneo alla lingua e alla cultura di questo popolo. I genitori di Ernst, Joseph e Clara Hepner, vollero infatti educarlo alla cultura e ai valori delpopolo ...
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Massoneria
Giuseppe Giarrizzo
Introduzione
Il termine 'massoneria' ('frammassoneria'), entrato nel lessico italiano agli inizi del Settecento, traduceva la voce francese franc-maçonnerie, derivata a [...] Spagna e in Germania, in cui si denuncia il blocco satanico ebraico-massonico (secondo J. Katz la presenza di tale tema nell'antisemitismo nei diversi paesi. Negli Stati Uniti, che ospitano oggi più del 60% delpopolo massonico, le logge conservano un ...
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Cecilia Gatto Trocchi
Magia
L'anima inquieta dell'Occidente
La compulsione all'irrazionale
di Cecilia Gatto Trocchi
24 gennaio
L'organizzatrice di televendite Vanna Marchi, sua figlia e altre cinque persone [...] alla cabala (costruzione simbolica del misticismo ebraico medievale) e alle filosofie indiane Uniti essere seguiti da un gatto nero è di buon augurio). L'antropologo G. Pitrè nel suo libro dedicato agli Usi e costumi, credenze e pregiudizi delpopolo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] cristiana e la sapienza ebraica e pagana si risolveva faccende politiche» e la «bilancia» del giudizio popolare si contrappone così il vincolo virtuoso tale quasi molteplice unità viene ricondotta infine alla semplicissima unitàdel primo principio; a ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] tradizione ebraico-cristiana, ed ereditavano quindi dall'Antico Testamento la fede nella centralità delpopolo ebreo uniforme, ma rimanendo irriducibili l'una all'altra. L'unitàdel processo storico si risolve così nella pluralità delle culture.Questa ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] tradizione devono per più di un millennio tenere unite in una sorta di sutura le ferite aperte. del 1967 sul rapporto bimillenario fra ebraismo e cristianesimo, lo storico ricorda ancora il ruolo chiave di Eusebio che «ha destituito il popoloebraico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] grandi filosofi e teologi, ma tutti rigettano l’unità dell’Ente e delle creature, e professano il dal 9° all’11° sec. fu Baghdād, e quello ebraico, il cui centro dall’11° al 12° sec. fu quello di borghesi e uomini delpopolo, creatori di nuovi spazi, ...
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Forme del sacro
Luigi Berzano
Premessa
Questo secolo inizia con un nuovo spettro che si aggira nel cuore di tutte le società moderne avanzate. Lo spettro del sacro. Le sue forme sarebbero quelle del [...] del secolo scorso. Secondo la teologia dialettica, il Dio monoteistico ebraico stessa istanza che è alla base del sistema popolare della magia. Esso infatti si del mondo sono le seguenti: unitàdel mondo vivente e parentela tra tutte le specie; unità ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...