Vedi Palestina dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Che cosa comprenda esattamente la definizione di Palestina o Territori palestinesi sarà chiaro soltanto se e quando avrà termine il processo [...] n.181 delle Nazioni Unitedel 1947 che prevedeva l’istituzione di uno stato ebraico, uno stato arabo e con Israele, sulla base della strategia “due Stati per due popoli”, per essere arrivato alla creazione di uno Stato palestinese. Tuttavia, ...
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BARCELLONA
J. Yarza Luaces
(lat. Barcino; catalano Barcelona)
Città della Spagna nordorientale affacciata sul Mediterraneo, capoluogo della Catalogna. B. ebbe notevole importanza nel Medioevo, soprattutto [...] del perimetro delle mura romane. Nella seconda metà del sec. 12° l'ebreo Beniamino di Tudela descrive il quartiere ebraico trasformò in strada urbana e si popolò di case; altre abitazioni furono ; l'opera presenta grande unità, il che fa supporre ...
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LUBICH, Chiara
Paolo Marangon
Fondatrice del movimento dei Focolari, nacque a Trento il 22 gennaio 1920 da Luigi Lubich e Luigia Marinconz, secondogenita di quattro figli: Gino, il maggiore, Liliana [...] del Partito popolareebraiche di Argentina e Uruguay, evidenziando i punti comuni tra la spiritualità del movimento e il patrimonio religioso ebraico i tempi di guerra…». Agli albori dell’ideale dell’unità, Roma 2007; Vivere. La Parola che rinnova, ...
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Vedi Palestina dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Che cosa comprenda esattamente la definizione di Palestina o Territori palestinesi sarà chiaro soltanto nel momento in cui il processo politico [...] n.181 delle Nazioni Unitedel 1947 che prevedeva l’istituzione di uno stato ebraico, uno stato arabo e una struttura semipresidenziale: il presidente è eletto direttamente dal popolo, mentre il potere legislativo è esercitato dal Consiglio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandro Cavagna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Cinquecento il tessuto della cristianità si lacera in diverse chiese [...] civili; di incanalare la religiosità popolare verso forme di devozione prossime alla che riporti la Chiesa all’unità: molti principi tedeschi hanno infatti ebraica, mentre l’operato del cardinale Ximenes de Cisneros (1436-1517), grande riformatore del ...
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STEFANO V, papa
Lidia Capo
STEFANO V, papa. – Nacque a Roma dal nobile Adriano, della regione via Lata (così il Liber pontificalis, a cura di L. Duchesne, 1892, p. 191) non prima dell’850, dato che [...] una nuova lingua sacra (solo l’ebraico, il greco e il latino lo i confini dell’antico impero, un’unità di lingua e cultura che consentiva al (p. 196) e da una cura per il bene del suo popolo, che è la sola ragione per cui interrompa le preghiere ...
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Scrittura
Francesco Spagna
Il termine scrittura (derivato del latino scribere, "scrivere") è la rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche. L'insieme [...] invenzione unica e indipendente, compiuta da un popolo semitico nordoccidentale, i fenici. L'uso 1987). La riduzione del suono in unità fonetiche separate e . Anche la religione ebraica prevede un diretto coinvolgimento del corpo nel ricevere le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La letteratura ebraica e le origini della letteratura cristiana
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La precoce traduzione [...] la dignità del suo popolo nel Contro Apione, testo importante come manifestazione dell’orgoglio ebraico rispetto alla difesa della nuova religione, spesso unita ad un attacco contro le credenze ed i costumi del paganesimo, visti come assurdi e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La linguistica del XIX secolo ruota attorno a due princìpi fondamentali: il mutamento [...] spirito evangelizzatore del cristianesimo e al frantumarsi dell’unità linguistica lingue che oggi diciamo semitiche (arabo, ebraico, punico) ecc. I tempi si erano vent’anni dopo fu ripresa e resa popolare in Germania da Friedrich Schlegel nel 1808 ...
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Lorenzo Vidino
Marco Arnaboldi
Combattenti d’esportazione
Il fenomeno dei foreign fighters, tutt’altro che recente, ha subito una brusca accelerata con l’acuirsi del conflitto siro-iracheno. E l’Occidente, [...] 15% del totale: secondo gli ultimi studi si tratta di una tendenza in crescita, unitamente a sposa la causa di un popolo (il suo stesso popolo, la umma, nel caso di autonoma (emblematico l’attentato al Museo ebraico di Bruxelles da parte di Mehdi ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...