MAFAI (Mafai Volpe), Mario
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 12 febbr. 1902 da Eleonora De Blasis, originaria di Città Sant'Angelo presso Pescara, e da padre ignoto.
Il cognome Mafai, d'invenzione, gli [...] in sé l'inclinazione visionaria e il misticismo del mondo orientale ed ebraico, all'atmosfera internazionale di Londra e Parigi.
All guida il popolo alla mostra "Arte contro la barbarie", promossa dal quotidiano comunista L'Unità alla galleria ...
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VERMIGLI, Piero Mariano (in religione Pietro Martire)
Michele Camaioni
– Nacque a Firenze l’8 settembre 1500. Fu il maggiore dei tre figli di Stefano, un agiato artigiano membro della corporazione o [...] generale del suo Ordine tenuto a Piacenza. Grazie alla limpida eloquenza unita a Emanuele Tremellio fu deputato all’insegnamento dell’ebraico. Egli stesso si dedicò a una però non ai singoli o al popolo, ma unicamente ai magistrati inferiori. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...] cui articola l’analisi del contributo dei popoli barbari alla costruzione del regno d’Italia. Non .
I sette libri sullo Stato ebraico, infatti, non sono un contributo del Sig. Scipione Ammirato, 1637; G.M. Monti, Un avversario cinquecentesco dell’unità ...
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BOSSI, Luigi
Lucia Sebastiani
Nato a Milano il 25 febbr. 1758, secondogenito del marchese Benigno e di Teresa Bendoni, fu destinato alla carriera ecclesiastica. Ricevette privatamente un'istruzione [...] ragguagli sulle condizioni del Piemonte, sullo stato d'animo della popolazione e sull'orientamento Como, Bologna 1934-40, I, pp. 444-445; A. Solmi, L'idea dell'unità italiana nell'età napoleonica, Modena 1934, pp. 52, 152; C. A. Vianello, Pagine ...
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ROSSELLI, Sabatino detto Nello
Mauro Moretti
– Nacque a Roma il 29 novembre 1900, terzo figlio di Giuseppe Emanuele (Joe), musicista, e di Amelia Pincherle Moravia.
Le famiglie dei genitori appartenevano [...] prima della morte del padre) avrebbe impartito un’educazione ebraica. Distante tanto da su repubblicani e socialisti nell’Italia unita, con evidente sfondo politico, apparso di popolo, minoranze accettabilmente organizzate al posto del «consenso ...
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TOMMASI, Natale
Roberto Pancheri
TOMMASI, Natale. – Figlio di Simone, bracciante agricolo, e di Caterina Sighele, nacque a Tavernaro presso Cognola, sulla collina di Trento, il 24 dicembre 1853.
Compiuti [...] del nono decennio progettò anche lussuosi edifici residenziali per Merano (villa Steiner, 1885, poi Sanatorio ebraicodel restauro Tommasi perseguì prevalentemente ipotesi di ripristino dell’unità marmo istriano, in Il Popolo istriano, 4 febbraio 1899, ...
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CASTELNUOVO, Giacomo
Bruno Di Porto
Nacque a Livorno il 26 nov. 1819 dal commerciante Raffaello e da Ester Sonnino, e crebbe nell'ambiente di quella comunità ebraica che era la più libera in Italia, [...] . Attivo anche nell'ambiente ebraico, fondò e presiedette il più comuni e diffuse forme morbose delle popolazioni in studio, e tornava sulla questione completamento dell'unità nazionale.
Partecipò come medico al seguito del re alla guerra del 1866, e ...
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Mesopotamia
Pietro Mander
La terra fra due fiumi dove iniziò la storia
Se si prende la nascita della scrittura come punto di riferimento per separare la storia dalla preistoria, allora i popoli che [...] semitica, della stessa famiglia dell’ebraico e dell’arabo odierni. deve ai popoli della Mesopotamia l’invenzione del mattone di degli dei.
Nel campo delle misure, va ricordato che unità di peso usate per gran parte dell’antichità, anche romana ...
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SERIPANDO, Troiano (in religione Girolamo). – Nato il 6 maggio 1493 a Troia (Foggia)
Michele Cassese
da Giovanni Ferdinando, nobile del seggio di Porta Capuana di Napoli, e da Isabella Luisa Galeota, [...] ebraico, l’aramaico e il greco biblico. Ordinato sacerdote (1513), fu segretario del e monache, e al ‘popolo salernitano’ soprattutto nelle celebrazioni della Curia romana. Sollecitò il senso di unità tra tutti i membri della Chiesa. La riforma ...
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SCHUSTER, Alfredo
Alfredo Canavero
(in religione Ildefonso). – Nacque a Roma il 18 gennaio 1880, primogenito di Giovanni, zuavo pontificio di origine bavarese, e della sua terza moglie, Maria Anna Tutzer [...] l’incarico di insegnare filosofia, ebraico, sacra scrittura, patrologia, latino, unità delle Chiese separate, dove erano stati pubblicati alcuni articoli ritenuti non del , il clero, i cantori, il popolo, ciascuno avesse la propria parte distinta da ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...