TOAFF, Alfredo Sabato
Ariel Toaff
– Nacque a Livorno il 16 novembre 1880, da Cesare Ezechia (Hizkiyah), di professione contabile, e da Allegra, figlia del rabbino livornese Isaac (Isach) Millul.
Il [...] , la Pasqua ebraica, pronunciò una predica sinagogale in cui paragonò l’umiliante schiavitù delpopolo di Israele in 120 s.).
Fonti e Bibl.: Livorno, Archivio della comunità ebraica, unità 163, fondo Alfredo Sabato Toaff; Alfredo Sabato Toaff, nella ...
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NAVA, Gabrio Maria
Elena Riva
– Nacque il 17 aprile 1758 a Barzanò (Lecco), pieve di Missaglia e diocesi di Milano, da don Nicolò, capitano di cavalleria dell’armata imperiale asburgica, e dalla nobile [...] del palazzo vescovile, che affiancò alle altre di greco, ebraicounità dei cattolici – Napoleone convocò a Parigi il Concilio nazionale dei vescovi dell’Impero e del pp. 228 s., 355-360; G. Losio, Amici delpopolo, Brescia 1888, pp. 77 s., 82-85; A. ...
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LEVI, David
Fulvio Conti
Figlio di Salomone Vita e di Milca Pugliese, nacque a Chieri (presso Torino) il 6 nov. 1816, anche se in un suo scritto autobiografico (Ausonia. Vita d'azione, dal 1848 al 1870, [...] dal 1830 al 1835, il collegio ebraico di Vercelli, uno fra i migliori istituti alla Libertà e all'Italia delpopolo stampato a Milano. Allo 193-199; F. Conti, Massoneria e società in Toscana dopo l'Unità (1860-1890), ibid., pp. 203, 206 s., 265 s.; A ...
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OLPER, Samuele Salomone
Gadi Luzzatto Voghera
OLPER, Samuele Salomone. – Nacque a Rovigo il 30 maggio 1811, primo dei quattro figli di Leon, originario di Venezia, e di Benedetta Finzi.
Dopo aver frequentato [...] unitamente al Collegio rabbinico alsaziano di Metz – il primo esempio in età moderna di scuola dedicata alla formazione dei rabbini. Voluto fortemente dalle autorità dell’Impero asburgico, che esercitarono forti pressioni sulle comunità ebraichedel ...
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SUZZARA VERDI, Paride
Maurizio Bertolotti
– Nacque a San Giorgio, provincia di Mantova, il 1° aprile 1826 da Carlo Suzzara e da Matilde Dall’Acqua.
Ebbe cinque fratelli: Angelica, Annibale, Teodoro, [...] sconfitta, Tullio prima e Ciro poi emigrarono negli Stati Uniti d’America dove divennero medici stimati. Paride si laureò analogia tra il popoloebraico e la nazione italiana, che era uno dei motivi di Marzo 1821, l’autore del Cantico preferiva il ...
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CERBONI, Tommaso Maria
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lucca il 25 marzo 1723 da Bernardino e da Maria Lucrezia Cerboni e fu battezzato con il nome di Carlo. Dopo aver compiuto i primi studi nella città [...] approfondendo in particolare la conoscenza del greco e dell'ebraico e delle discipline filosofiche e solo ogni partecipazione delpopolo cristiano ma tema della suprema potestà di giudizio del papa (pp. 1-184) e dell'unità della Chiesa (pp. 185-202 ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] in ebraico che uscivano dalla tipografia del Bomberg la lega smalcaldica et protestanti unitamente, può fondar la risposta della 1926), pp. 42-90; B. Croce, La lirica cinquecentesca, in Poesia popolare e poesia d'arte, Bari 1933, pp. 375-384; C. Bo, ...
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PIO VII, papa
Philippe Boutry
PIO VII, papa. – Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato [...] le sue conoscenze del latino, del greco e dell’ebraico e venne avviato alla Sede apostolica e all’unità della Chiesa. Una delegazione composta di misurare il fervore e l’attaccamento delle popolazioni, per le quali incarnò, nei rovesci della ...
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FOA, Vittorio
Andrea Graziosi
Nacque a Torino il 18 settembre 1910, terzogenito di Ernesto Ettore (1871-1966) e di Lelia Della Torre (1883-1968).
I fratelli maggiori, Anna (1908-2006) e Giuseppe (1909-1996), [...] di una politica economica tesa al benessere popolare, incarnatasi nella richiesta di un piano dei fondatori del PSIUP (Partito socilista italiano di unità proletaria), che sua natura» (prefazione all’edizione in ebraico di Totem e Tabù, 1930).
Chi ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] a Napoli dove alternò l'insegnamento dell'ebraico e della Scrittura con la predicazione, svolta persuasione espressa con cautela unita a chiarezza, anzi . Lettera confidenziale del p. C. a Pio IX, Roma 1877 (estratto dal giornale Il Popolo romano); Le ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...