URBANISTICA (XXXIV, p. 768)
Luigi Piccinato
L'intensificazione, il rafforzamento ed il continuo allargarsi dei rapporti di interdipendenza tra tutte le sfere dell'attività conseguenti alla prima rivoluzione [...] solo nei confronti di istituti statali o del Fondo nazionale ebraico: negli altri casi la terra viene ceduta del resto, è mai stato approvato.
Questa inefficienza legislativa, unita alla presenza d'infinite altre leggi (per l'edilizia popolare ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] prese dall'assemblea generale delpopolo prima e dai consigli poi migrazioni dei Germani a interrompere l'unitàdel mondo romano, bensì le invasioni doppia, formata dai borghi contigui di Yahūdiyya ebraico e di Jay sasanide, unificata nel segno ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] cavallo bianco con frecce e arco) che è qui unito a elementi del Cristo cavaliere "fedele e verace" (il mantello intriso di popoloebraico colpito da un flagello (Nm. 16, 11-12). Di analoga complessità è il frontespizio di un manoscritto inglese del ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] Italia continuò a pubblicare sul Roma, Il Popolo d'Italia, La Stampa, Il Mattino, si fecero assertori di una unità operativa con i gruppi dell'ultrasinistra del mondo, Roma 1926; Tre aspetti del problema ebraico, ibid. 1936; Ilmistero del Graal ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] del Savonarola Sante Pagnini, studioso dell’Antico Testamento in ebraico. Anche sulle fonti testuali del riposo durante una tribolata migrazione delpopolo d’Israele. La stesura causò la rottura del legame d’amicizia che aveva unito, con ricadute ...
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Vedi CAPITOLIUM dell'anno: 1959 - 1994
CAPITOLIUM
F. Castagnoli
Dal nome di uno dei monti di Roma, Capitolium, oggi Campidoglio, prendeva nome il tempio di Giove, Giunone, Minerva, innalzato sulla sommità [...] , e divenne il culto nazionale delpopolo romano. Con tale funzione esso fu l'istituzione della colonia nel 137 sul tempio ebraico, rappresentato in monete a tre celle (Cohen podi distinti ma accostati in modo da dare unità al complesso: C. I. L., viii ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] 1989, art. 17), si deve segnalare il settore dei b. c. ebraici. Con un censimento realizzato tra il 1984 e il 1987 dall'Istituto Beni strati più umili dell'Italia unita si sostituì alla visione romantica del mondo popolare solo nell'ultimo quarto ...
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CASTIGLIA
A. Franco Mata
(spagnolo Castilla)
Fra le comunità autonome in cui è suddivisa l'od. Spagna si trovano Castilla-León e Castilla-La Mancha, con le prov., rispettivamente, di León, Salamanca, [...] 'ultima un carattere 'europeo', che - unitamente all'altra corrente autoctona, la mozarabica - mozarabico aveva mantenuto questo popolo scrupolosamente ancorato alle nota anche un influsso ebraico nella recinzione del coro; il programma iconografico ...
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KIEV
H. Faensen
(ucraino Kiiv)
Capitale dell'Ucraina, situata sulla riva destra del fiume Dnepr su un ripiano terrazzato, al margine settentrionale della zona delle terre nere.Nella c.d. Cronaca di [...] zona di dominio delle popolazioni asiatico-nomadi dei ebraico e cattolico-romano. A proposito del suo battesimo delunità della Rus'.La chiesa di S. Cirillo (o della Trinità) del monastero omonimo fu costruita, tra il 1140 e il 1146, per volere del ...
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BARCELLONA
J. Yarza Luaces
(lat. Barcino; catalano Barcelona)
Città della Spagna nordorientale affacciata sul Mediterraneo, capoluogo della Catalogna. B. ebbe notevole importanza nel Medioevo, soprattutto [...] del perimetro delle mura romane. Nella seconda metà del sec. 12° l'ebreo Beniamino di Tudela descrive il quartiere ebraico trasformò in strada urbana e si popolò di case; altre abitazioni furono ; l'opera presenta grande unità, il che fa supporre ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...