CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] caduta del regime napoleonico, ma giustifica e fonda il ritorno sul consenso delpopolo, il mondo greco e il mondo ebraico-orientale, se non ha felicemente nulla la nuova Italia combattente "varia ed unita", pur sostenendo, altrimenti dalla maggior ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] e morale (En Folkefiende, Un nemico delpopolo, 1882; Naar vi døde vaagner, Quando dell'unitàdel mondo (Sonne und Mond, 1962).
Enciclopedia del cuore e del affettiva ch'egli vedeva nell'intatta famiglia ebraico-orientale. Come l'agrimensore K. o ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] città, di come Mosè gestì l'esodo ebraico, delle azioni dei consoli e dei tribuni delle decisioni, della finale sovranità delpopolo in assemblea, salvo poi a proclamato la necessità di ordine, di unità di comando, di tempestività di decisione, ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] ebraico e nel secondo rivendica la funzione unica del storia dei papi quella del sacerdozio e quella delpopolo di Dio.
Guadagnatasi presto (con bibl.); Storia d'Italia (Einaudi), Le regioni dall'Unità a oggi. Le Marche, a cura di S. Anselmi, ...
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Omero
Emanuele Lelli
Il leggendario cantore
Dall’età classica, passando per il Medioevo e il Rinascimento e arrivando all’Età moderna e contemporanea, Omero è considerato il più grande poeta della [...] della guerra, e l’Odissea, il poema del viaggio, che descrivono scene in cui gli antichi quello che la Bibbia è per il popoloebraico. Per la successiva poesia greca e poi Omero è stato legato a quello dell’unità dei due poemi, cioè alla cosiddetta ...
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GLIUBICH (Ljubić), Simeone (Šime)
Rita Tolomeo
Nacque a Cittavecchia (Starigrad) nell'isola di Lesina (Hvar) il 24 maggio 1822 da Pietro e da Apollonia Scutteri, una francese originaria di Marsiglia.
In [...] Karaman, il G. apprese tra l'altro l'ebraico e l'antico slavo ecclesiastico. In quegli anni entrò di un'Italia unita cresceva infatti la srpskog naroda (Miscellanea di storia, lingua e letteratura delpopolo serbo), XXVI (1964), pp. 22 s.; I ...
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Ḥabībī, Imīl
Cristiana Baldazzi
Scrittore palestinese, nato a Haifa il 29 agosto 1922, morto a Nazareth il 2 maggio 1996. Tra i fondatori (1943) della Lega di liberazione nazionale (organizzazione sorta [...] ebraico, Ḥ. partecipò alla fondazione del partito Rakah, Nuova lista comunista. Direttore del quotidiano al-Ittiḥād (L'unità), organo del guerra dei Sei giorni (1967), che per il popolo palestinese ha significato la catastrofe, viene riconsiderata da ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] del creatore
Con il tempo e lo spazio il Libro. Ovviamente «il Libro incrollabile della cultura ebraicodel primo Novecento, unita nel rifiuto del giolittismo e del A. Asor Rosa, L’epopea tragica di un popolo non guerriero, in St.It.Annali, XVIII, ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] il suo popolo, ma è anche la donna che ha coscienza della propria bellezza e del fascino da essa non riesce a dare alla tragedia quella unità per cui, ad esempio, è un ebraico, giureconsulto insigne, vigile e benemerito difensore dei diritti del ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] dalla fine del sec. XIX) si designa la lingua delle comunità ebraiche stanziate nelle valli del Reno tardi e su altre basi.
L'unità linguistica di questa sorta di lingua missionaria era rivolta soprattutto al popolo, alla nuova borghesia cittadina e ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...