KERN, Fritz
Silvio FLIRLANI
Storico, nato a Stoccarda il 28 settembre 1884. Studiò storia e giurisprudenza e si laureò a Kiel nel 1909. Nel 1921 divenne professore ordinario di storia medievale, moderna [...] ed universale all'università di Bonn.
Oltre ad opere di carattere esclusivamente storico, K. ha scritto anche di antropologia.
Tra i suoi studî meritano particolare menzione: Acta Imperii Angliae et Franciae ab anno 1267 ad annum 1313. Dokumente ...
Leggi Tutto
SZABÓ de Gáborján, Lőrinc
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato a Miskolc nel 1900.
Giovanissimo, si dedicò all'arte delle traduzioni raccogliendo meritati successi. Nel 1941, pubblicò una ricca antologia [...] di capolavori della letteratura universale Örök barátaink (I nostri amici eterni). Tanta esperienza letteraria non poté non riflettersi nella sua stessa poesia che subì l'influsso di diverse tendenze. Non meno vario fu il suo atteggiamento spirituale ...
Leggi Tutto
Edilizia e costruzioni
Konrad Wachsmann
Elio Giangreco
di Konrad Wachsmann e Elio Giangreco
EDILIZIA E COSTRUZIONI
Costruzioni in acciaio di Konrad Wachsmann
sommario: 1. Introduzione. 2. Punti nello [...] , ma anche la produzione, il trasporto e il montaggio. Il risultato finale sarà la definizione di un modulo basilare e universale. Le analisi di tutti i moduli da coordinare troveranno il miglior mezzo per calcolare tutti i fattori in gioco in un ...
Leggi Tutto
Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] , Holt, Rinehart and Winston, pp. 1-88 (trad. it. Il caso del caso, in E. Bach & R.T. Harms, Universali della teoria linguistica, a cura di Giorgio R. Cardona, Torino, Boringhieri, 1978, pp. 27-131).
Fillmore, Charles J. (1982), Frame semantics ...
Leggi Tutto
ente
Il concetto di ente si definisce in rapporto con quello di essere (➔), di cui, dal punto di vista grammaticale, è participio presente. Parmenide considerò l’«essere» (εἶναι) la forma comune e universale [...] di ogni asserzione di realtà, unica realtà vera, superiore alle contraddizioni del particolare. Di qui il termine di ὄν «quel che è» (in assoluto, e senz’altra predicazione) sentito ancora come participio ...
Leggi Tutto
computazione
computazióne [Adatt. dell'ingl. computation, der. di to compute "calcolare" (→ computazionale)] [LSF] Sinon. di calcolo. ◆ [INF] Dimostrazione di c. e modello di c.: dimostrazione della [...] derivabilità di asserzioni da altre secondo un modello universale di calcolo. ...
Leggi Tutto
{{{1}}}
Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] nel 1546, fornisce il quadro complessivo della filosofia della natura di F. governata dal principio di simpatia universale, una nozione su cui convergono tradizioni filosofiche aristoteliche e platoniche rielaborate alla luce dell'osservazione e dell ...
Leggi Tutto
Termine («spirito popolare») con cui si tradusse in età romantica un concetto già presente in Montesquieu, utilizzato da G.W.F. Hegel per indicare lo spirito che nella storia «è un individuo di natura [...] universale, ma determinato: cioè in generale un popolo». Gli esponenti della Scuola storica del diritto (F.K. von Savigny, G.F. Puchta ecc.) lo usarono (in contrapposizione al giusnaturalismo, che poneva come fonte originaria del diritto la legge ...
Leggi Tutto
MASCHERATA (fr. mascarade; sp. mascarada; ted. Maskerade; ingl. masquerade)
Giovanna Dompè
Accolta intenzionale di persone travestite, con o senza maschera; o festa in cui compaiono tali persone.
Il [...] costume delle mascherate è universale, ma ne variano i modi e le ragioni. Presso i primitivi esse assumono gli aspetti più fantastici, e si accompagnano a danze e cerimonie magiche; ne sono una reminiscenza le mascherate che in diverse feste dell' ...
Leggi Tutto
individuazione, principio di
Criterio o elemento della determinazione ontologica dell’ente singolo che rende ragione della sua unità e indivisibilità e quindi della differenziazione di due cose l’una [...] partire dall’Isagoge di Porfirio e attraverso la mediazione del Commento di Boezio; esso interessa così il problema degli universali nonché, sul piano teologico, la dottrina della Trinità (ogni persona andando individuata e distinta dall’altra al di ...
Leggi Tutto
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...