Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
‘Aurora’ rinascimentale, ‘sole’ illuministico
Michele Ciliberto
In un saggio del 1901 – Das achtzehnte Jahrhundert und die geschichtliche Welt («Deutsche Rundschau», agosto-settembre 1901; trad. [...] genere umano illumina le vicende di tutti i popoli e di tutte le epoche. Per la prima volta la storia universale pervenne a una connessione che nasceva dalla stessa considerazione empirica: essa era razionale in virtù della concatenazione di tutti ...
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Scienza greco-romana. Epistemologia e teorie della Natura nell'eta ellenistica
David Sedley
Epistemologia e teorie della Natura nell'età ellenistica
La filosofia ellenistica
Nel IV sec. a.C. Aristotele [...] , il cui oggetto era lo studio della ‘Natura’ (phìsis). Quest’ultima era concepita dagli stoici come un principio universale e razionale che regolava tutti i mutamenti, e il suo studio aveva uno scopo fondamentalmente etico: consentire ai filosofi di ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] del quale doveva costituire la traccia. Il C. era, inoltre, alla ricerca del modello unificante di un tale lemmario universale, in grado di offrire, in osservanza alle regole mnemotecniche, una serie ordinata di luoghi per la memoria.
E quel modello ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Gottfried Wilhelm Leibniz
Massimo Mugnai
Gottfried Wilhelm Leibniz
Gli anni giovanili
Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia il 1° luglio 1646, da famiglia [...] atteggiamento pragmatico: dà per scontato il raggiungimento di certi risultati, come per esempio la scelta dei caratteri della lingua universale, e si dispone a indagare gli aspetti puramente logico-formali dell'intera impresa, vale a dire i principî ...
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Filosofo e politico (n. Occam, Surrey, fine sec. 13° - m. 1349 o 1350). Entrato nell'ordine francescano, studiò a Oxford, dove nel 1319 era professore. In questo periodo si occupò particolarmente di problemi [...] che ha il suo ultimo fondamento nell'idea dell'infinita potenza di Dio. La realtà è tutta individuale e nessun universale esiste fuori dell'anima; né le "idee" platoniche, né l'aristotelico e tomistico quod quid est (essenza individuata fondamento ...
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chiusura
chiusura [Der. del lat. clausura, dal part. pass. clausus di claudere "chiudere", "atto ed effetto del chiudere" e anche "ciò con cui si chiude"] [ALG] C. algebrica: v. varietà algebrica: VI [...] con A. ◆ [ALG] C. di uno spazio topologico: è definita dai relativi assiomi di c. (v. oltre). ◆ [ALG] [FAF] C. universale di un'espressione: nella logica matematica, data un'espressione contenente certe variabili libere è la nuova espressione che si ...
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GUZZO, Augusto
Filosofo, nato a Napoli il 24 gennaio 1894. Prof. di filosofia al Magistero di Torino (dal 1924), di filosofia morale, all'univ. di Pisa (dal 1932), di filosofia morale (dal 1934) e di [...] vobis, 2 voll., ivi 1939-40) accentuava, nel processo spirituale, il momento normativo o del dover essere, che fosse criterio universale e assoluto per giudicare il valore di ciò che i singoli pensano e compiono. Tale momento si rivelava, nella sua ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] in cui si mostra attento a non suscitare il sospetto dei teologi, Buridano sostiene l’impossibilità sul piano fisico di un diluvio universale, di cui accetta l’esistenza solamente sulla base di un’azione divina, che si pone al di là delle leggi della ...
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Filosofo inglese (Clapham, Londra, 1846 - Oxford 1924). Influenzato da T. H. Green, lettore e ammiratore di Hegel, con Bosanquet e McTaggart tra i maggiori esponenti del neo-idealismo inglese, propose [...] del processo conoscitivo per la quale l'elemento primario non era il dato particolare, ma piuttosto la idea universale che guida e regola l'acquisizione dei dati. Infine in Appearance and reality (1914) sosteneva la contraddittorietà della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] Capograssi lungo questo percorso si scopre come
per tutta la speculazione moderna la vita è comunque o ragione universale o attività universale e il carattere di questa attività è di contenere l’individuo, di avere in sé l’individuo come momento ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...