CAPRA, Carlo Giuseppe
Pietro Stella
Quartogenito di Carlo Francesco conte d'Azzano e di Maria Caterina Robbio di San Raffaele, nacque ad Asti il 6 maggio 1712. Si laureò inutroque iure all'università [...] , sussidi ai parroci privi di beneficio adeguato, doti alle fanciulle bisognose. Con testamento del 17 dic. 1772 costituì erede universale l'ospedale di Acqui con l'obbligo di aprire un orfanotrofio. Morì ad Acqui il 22 dic. 1772. Il giansenista ...
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BIANCHI, Ignazio Lodovico
Gian Franco Torcellan
Nacque a Venezia il 25 ag. 1704; il 9 febbr. 1723 professò i voti nell'Ordine dei teatini. Compiuti gli studi di filosofia a Bologna e di teologia a Roma, [...] .
In così delicata e controversa materia il B. non poteva sperare di veder accolte le sue idee dal consenso universale; le vide anzi avversate e derise, trattate come particolarmente originali, impugnate come contrarie alle norme della tradizione ...
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COLETI (Coletti), Giovanni Iacopo
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 2 maggio 1734 da Sebastiano e da Marina Corradini Dall'Aglio. Nella sua famiglia cultura letteraria ed erudizione costituivano una sincera [...] morì a Venezia il 15 ag. 1827.
Fonti e Bibl.: Venezia, Bibl. del CivicoMuseo Correr, ms. Cicogna n. 3216; Biografia universale antica e moderna, XII, Venezia 1823, pp. 375-376; A. Magagna, Elogio funebre di J. C. di Venezia sacerdote della Compagnia ...
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BRUNENGO, Giuseppe
Bartolomeo Genero
Nato a Piverone (prov. di Torino) il 12 gennaio del 1821 da Giacomo e Caterina Grotti, entrò nella Compagnia di Gesù il 15 ottobre del 1835, compiendo i suoi studi [...] , il B. ritornò agli studi più propriamente storici e la morte lo colse mentre lasciava incompiute le Osservazioni sopra la storia universale diCesare Cantù, Roma 1891 (tradotte in francese da O. Onclair, Grenoble 1893).
Morì a Roma l'11 maggio 1891 ...
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bene e male
Anna Lisa Schino
I valori e le norme per giudicare e agire
Per il neonato bene è soddisfacimento dei propri bisogni primari (mangiare, bere, cure, affetto). Per il bambino bene è ciò che [...] dell'idea di bene, cioè partecipa di un bene supremo e occupa il posto assegnato all'interno di un ordine universale. Il cristianesimo ha ripreso questa idea: il fondamento di ogni bene particolare, principio creatore di ogni essere e conoscenza, è ...
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Edificio sacro, luogo consacrato al culto di una divinità e concepito per lo più come dimora, permanente o temporanea, della divinità stessa, che vi può essere rappresentata da un’immagine o da un simulacro.
Archeologia
Il [...] e di altre particolari divinità.
Religione
Il t. come luogo sacro
L’edificio sacro destinato al culto non è un fenomeno universale, ma appare soltanto in determinati tipi di civiltà e religione. La sua assenza non dipende però dal basso livello ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] ellenistici. Il Medioevo rappresentò A. come dio salvatore e medico, o gli dette una posizione preminente nello zodiaco come dio solare. Il Rinascimento e l’età barocca lo posero al centro dell’armonia universale e amarono rappresentarlo come musico. ...
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L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] del nuovo soggetto, spiegava la «Civiltà cattolica» in una serie di articoli che mettevano in luce, in vista soprattutto del suffragio universale, i vantaggi dell’approccio tedesco. Nel Volksverein si indicava dunque la «nuova opera di organizzazione ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] nazionali.
Il mondo globale è quindi per molti aspetti l'inverso dell'idea di cosmopolis avanzata da filosofi e autori universalisti, dagli stoici a Dante Alighieri, da Montesquieu a Kant (v. Conversi, Nationalism..., 2000). L'uno non implica l'altra ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] vede che è essa che ha rivelato l’uomo all’uomo, che essa suppone nel suo Fondatore la cognizione la più universale, la più intima, la più profetica d’ogni nostro sentimento. Rileggendo l’opere de’ gran moralisti cattolici, e segnatamente i sermoni ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...