Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] politico.
Né sembra sul punto di entrarvi nel corso del XVIII secolo, quando è piuttosto l’idea di una cosmopolis universale ad attrarre intelletti di prim’ordine, come Voltaire, Kant, Anacharsis Cloots e molti altri ancora. Ma proprio mentre l’idea ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sacchi, Bartolomeo detto il Platina
Francesco Tateo
Bartolomeo Sacchi, detto il Platina
Sia nell’ambito dell’Umanesimo romano, sia in quello dell’intero Umanesimo italiano ed europeo, il Platina assume [...] la considerazione di Roma come città-Stato, oltre e più che come centro religioso della Chiesa, ossia di un’istituzione universale. Di qui deriva che, nonostante il rischio di risolversi in un’opera agiografica per la materia stessa e la tradizione ...
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Assiri e Babilonesi
Pietro Mander
La nascita delle prime città e della scrittura
L'antica Mesopotamia, la regione estesa tra Tigri ed Eufrate che corrisponde pressappoco all'odierno Iraq, è considerata [...] essi sconfissero i popoli dell'Iran, ampliando ulteriormente i propri domini.
Questo smisurato impero fu il prototipo degli imperi universali, quali furono, successivamente, quello dei Persiani (559-330 a.C.), quello di Alessandro Magno (356-323 a.C ...
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CAPRA, Alfonso
Gino Benzoni
Nacque a Vicenza, nel 1562, dal conte Girolamo di Giovanni e dalla nobildonna Beatrice di Domenico Almerico. Ebbe due sorelle, Isabella e Altadonna, quest'ultima sposa a [...] , fuori di matrimonio, da qualche Capra povero e suo padre".
Il C. morì il 27 febbr. 1638, lasciando "heredi universali... ugualmente et conugual portione" dei suoi beni (il grosso era costituito da tre "possessioni" del valore di 15.000 ducati ...
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Roma
Girolamo Arnaldi
Dell''idea di Roma', strettamente congiunta con il progetto politico di una renovatio, di una 'rinascita', variamente intesa e sognata, di Roma antica, sono stati volta a volta [...] ', di cui si sono fatti entrambi portatori, ha, sì, tratti comuni, come il rilievo che danno tutti e due all'universalità del diritto romano, ma anche motivazioni, accenti e funzioni diversi (a differenza di Corrado III e del Barbarossa, Federico II ...
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Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] interpretativo, ciò implica mettere da parte le ambizioni politologiche o sociologiche di produrre un 'pensiero-mondo', una chiave universale in grado di decifrare o addirittura di predire le guerre e ogni genere di conflitto fra gruppi umani. Morta ...
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La scienza in Cina: i Ming. Introduzione
Francesca Bray
Introduzione
Sulla scienza cinese nel periodo Ming (1368-1644) esistono due punti di vista prevalenti e tuttavia discutibili: secondo alcuni in [...] fallacie interpretative o le alterazioni dei testi, ma più frequentemente insistettero sulla necessità di modulare i principî universali in funzione delle peculiarità temporali e spaziali. I principî non erano leggi naturali nel senso occidentale, ma ...
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Agiografia e culto costantiniano delle Chiese d’Oriente
La figura di Costantino tra l’invasione araba e la quarta crociata
Thomas Pratsch
In epoca mediobizantina, tra il VII e il XII secolo1, quando [...] necessariamente a dover parlare anche del regno di Costantino. A titolo di esempio qui si osservi nel dettaglio la cronaca universale di Giovanni Malalas (VI secolo).
In questa cronaca Costantino viene nominato per la prima volta già nel IV libro a ...
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Storia comparata
Jürgen Kocka
Definizione
La storia comparata consiste nell'analizzare sistematicamente, alla luce di determinate problematiche, le analogie e le differenze tra due o più fenomeni storici, [...] e Johann Heinrich Gottlob Justi. Nell'ambito dell'illuminismo scozzese e francese si affermò l'idea di una storia universale articolata in stadi di sviluppo, e da qui nacque un 'metodo comparativo', basato sul presupposto che le società sviluppate ...
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CARTA, Giovanni Battista
Carla Filosa
Nacque a Modena il 17 genn. 1783 da Antonio e da Angiola Brancolini. Unico figlio superstite di una famiglia modesta (suo padre era barbiere), dopo aver frequentato [...] pubblica e statistica di F. Lampato. Dal 1826pubblicò il suo lavoro più importante, il Manuale di geografia moderna e universale (Milano 1826-1831, in quattro volumi), lodato dall'Antologia del Vieusseux (t. XXVIII [1827]) p. 105) e dalla Biblioteca ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...