pace/pacifismo
Nella storia del pensiero filosofico la p. è stata concepita in termini negativi o positivi. Nel primo caso essa indica semplicemente l’assenza del conflitto, configurandosi quindi come [...] la voce d’un solo, principe del roman popolo e comandatore, fu ordinato, sì come testimonia Luca evangelista. E però [che] p. universale era per tutto, che mai, più, non fu né fia, la nave de l’umana compagnia dirittamente per dolce cammino a debito ...
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SARTORI, Giovanni Leonardo (Giovanni Leone Nardi, Giovanni Leonardi, Giovanni Leonardo Sertori). – Nacque a Chieri (Torino)
Lucia Felici
verso il 1500, membro di una famiglia di agiati proprietari fondiari, [...] , rese il suo pensiero molto radicale ed eversivo nei confronti di tutte le Chiese costituite. Di grande impatto anche il suo universalismo, fondato sulla ricerca di un accordo con le altre fedi in un clima di tolleranza. In particolare, nella Lucida ...
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ANGILBERTO
Margherita Giuliana Bertolini
Salito alla cattedra di S. Ambrogio il 27 od il 28 giugno 824, la resse per oltre trentacinque anni. Fu uno dei più importanti presuli milanesi: si deve ad A [...] visto come segno di fedeltà di A. agli schemi che hanno costituito l'elemento di continuità del dominio carolingio: l'universalismo cioè e l'osservanza dei patti di famiglia, ripetutamente violati da Lodovico il Pio. Fu comunque lo stesso A. che ...
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MANCINI, Poliziano
Ugo Piscopo
Figlio di Iacomo di Giovanni, nacque a Montepulciano presumibilmente nel 1579.
La data di nascita si desume da un medaglione sui frontespizi dei due volumi del M. stampati [...] principi e popoli sia sul terreno politico sia su quello religioso. L'asse del racconto è costituito dall'ideologia dell'universalismo totalitario cattolico, che ha come scopo l'operare con tutti i mezzi, compresi quelli bellici, per il trionfo della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella vita di Federico II, re di Sicilia e imperatore, le vicende della guerra, contro i Comuni e i pontefici, [...] a quello ecclesiastico. La teoria papale della plenitudo potestatis sostenuta dalla curia romana afferma, infatti, la pienezza assoluta e universale del potere del pontefice di Roma ed è venuta emergendo in modo deciso e netto già nel Dictatus papae ...
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REBECCHINI, Salvatore
Paola Acanfora
REBECCHINI, Salvatore. – Nacque il 21 febbraio 1891 a Roma da Gaetano e da Giulia Langeli.
Entrambi i genitori appartenevano a influenti famiglie romane, profondamente [...] sottolineò il delicato compito che spettava a Rebecchini e ai suoi uomini: la perpetuazione della missione cristiana e universale di Roma.
A questa missione Rebecchini venne nuovamente chiamato nelle elezioni del 25 maggio 1952. Dopo il fallimento ...
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BERGANTINI, Gian Pietro
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Venezia il 4 ott. 1685. Ancor giovane si trasferì a Bologna per studiare nel collegio dei gesuiti S. Luigi Gonzaga; dopo otto anni trascorsi a Bologna, [...] fautore di idee ben vive nel suo tempo, quando, per esempio, egli mostra di aspirare a un più moderno universalismo linguistico entro la frattura delle province italiane. Si aggiungano poi le sue convinzioni circa la "chiarezza" e la "barbarie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Medioevo e modernità: le diverse fondazioni di due civiltà giuridiche
Paolo Grossi
Alle radici della civiltà giuridica medievale
Quando cominciò a fiorire, alla fine dell'11° sec., diramandosi poi da [...] politiche dei frammentati poteri politici che si erano consolidati nel corso del tempo, bensì di una scienza a proiezione universale, un vero e proprio ius commune europaeum che si distendeva sino agli estremi confini della repubblica cristiana. E il ...
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Chabod, Federico
Emanuele Cutinelli-Rendina
Nato ad Aosta nel 1901 e morto a Roma nel 1960, C. fu tra i massimi storici del 20° sec., i cui studi spaziarono dalla storia tardo-medievale alla contemporaneistica, [...] di premessa, in quanto fu bensì con lui che divenne non più proponibile, nella storia del pensiero politico europeo, l’universalismo medioevale, ma il suo interesse andava piuttosto all’unità statale che non alla nazione. E quindi, se anche in lui ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Paolo Tocco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
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Nel basso Medioevo, l’Impero germanico è il più prestigioso dei regni. Con [...] di Sicilia, Costanza d’Altavilla.
Federico II e l’Italia
Federico II (1194-1250) è l’ultimo interprete dell’impero universale. Eredita il Regno di Sicilia ed è eletto imperatore nel 1215, per essere incoronato nel 1220. Si dedica con grandi energie ...
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universalismo
s. m. [der. di universale1]. – 1. Tendenza di una dottrina (religiosa, politica, ecc.) a proporsi come universale, cioè valevole per tutti gli uomini: l’u. della religione cristiana, l’u. politico del medioevo. 2. Orientamento...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...